Domenico Morelli

Figura araba

Codice :  ARAROT0054948

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Domenico Morelli

Figura araba

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Domenico Morelli - Figura araba

Caratteristiche

Figura araba

Artista:  Domenico Morelli (1823-1901)

Titolo opera:  Figura araba

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Soggetto:  Soggetto Orientale

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tavola

Descrizione : Figura araba

Olio su tavola. Firmato in basso a destra. Sul retro timbro della Galleria d'arte G.Cerruti di Milano. Domenico Morelli, pittore napoletano, nonchè politico del nuovo Regno d'Italia (senatore nella XVI legislatura), si cimentò inizialmente nella produzione di soggetti storici di stampo romantico; in seguito al contatto con i macchiaioli e all'amicizia con Filippo e Giuseppe Palizzi, arrivò gradualmente ad assumere uno stile meno accademico e più libero, soprattutto nell'uso del colore, creando un suo stile personale che unisce armoniosamente il verismo ed il tardo-romanticismo a modelli neoseicenteschi. Dal 1874 al 1883 circa, Domenico Morelli dipinse quadri aventi per soggetto scene orientali, pur non essendo mai stato in quei luoghi, inserendosi così nella corrente degli orientalisti italiani . L'opera proposta è presentata in cornice di fine '800.

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 41
Larghezza: 51
Profondità: 7

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 18
Larghezza: 28

Informazioni aggiuntive

Artista: Domenico Morelli (1823-1901)

Domenico Morelli, nato a Napoli nel 1823, iniziò a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1836, allievo dei pittori Costanzo Angelini e di Camillo Guerra, che lo educarono secondo i principi del più rigoroso e freddo stile accademico. I suoi primi dipinti, risentendo dell'insegnamento ricevuto, sono di soggetti storici, ma, dopo l'Accademia, Domenico Morelli fu influenzato dall'ideale romantico, con numerosi influssi medievali. Dopo aver conosciuto altri pittori, anche stranieri, durante i suoi viaggi di studio, il giovane pittore si lasciò affascinare dal poeta inglese Byron, iniziando il cammino artistico che lo rese celebre presso i contemporanei, sviluppando una ricca tematica a soggetto letterario, religioso e simbolico. Nel 1848 vinse un concorso che gli permise di recarsi a studiare a Roma dove, coinvolto nei moti del 1848 per l'indipendenza, fece l'esperienza del carcere. Nel 1855 partecipò all'Esposizione Universale di Parigi e, di ritorno a Firenze, prese parte ai dibattiti dei macchiaioli sul realismo pittorico al Caffè Michelangiolo. Dal contatto con i Macchiaioli e l'amicizia con i pittori Filippo e Giuseppe Palizzi, il Morelli imparò ad apprezzare tutta la bellezza artistica del dipinto dal vero, che lo portò gradualmente ad assumere uno stile meno accademico e più libero, soprattutto nell'uso del colore, creando un suo stile personale che unisce armoniosamente il verismo ed il tardo-romanticismo a modelli neoseicenteschi. Nonostante il duro studio non riescì a farsi notare che nel 1861, quando espone a Firenze "Gli Iconoclasti". Nei seguenti anni sessanta Morelli diventò finalmente uno tra i pittori italiani più conosciuti, apprezzato per le eccezionali qualità di colorista e gli effetti drammatici che riesce ad infondere nella sua pittura. Nominato consulente del Museo di Capodimonte per le nuove acquisizioni di opere, si trovò tra gli esponenti della società meridionale che lavorarono in favore dell'ammodernamento delle istituzioni artistiche e della salvaguardia del patrimonio locale. Nel 1868 Domenico Morelli ottenne la cattedra d'insegnamento all'Accademia (dove aveva studiato); in questo periodo il suo interesse si appuntò principalmente sui temi religiosi, mistici e soprannaturali; è di questo periodo uno dei suoi lavori più famosi, l'"Assunzione" del Palazzo Reale di Napoli. Per questa sua religiosità, fu uno degli artisti che collaborarono alle illustrazioni della Bibbia di Amsterdam (1895) e, dal 1899 sino alla morte avvenuta a Napoli, 13 agosto 1901, fu direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Le rivoluzioni in Europa tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, accelerando cambiamenti sociali, politici ed economici, favoriscono la nascita di un nuovo movimento artistico, il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l'amor di patria e che, distaccandosi dalle forme del Neoclassicismo, propone uno stile che mostra le emozioni profonde dell'uomo, suscitate dalla vita reale. In particolare nella pittura si impongono i soggetti storici, le scene di vita popolare e di lotta patriottica, il paesaggio come espressione dell'amore per la natura e i soggetti orientalisti. Per esprimere emozioni e sentimenti, si cominciano ad utilizzare colori vivi, si sfumano i contorni, aumentano i contrasti di luci, per arrivare poi progressivamente ad una pittura, con i Macchiaioli prima econ gli Impressionisti poi, “en plein air”, pura esaltazione delle emozioni, degli effetti cromatici, delle impressioni soggettive.
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Soggetto: Soggetto Orientale

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Olio su Tavola