
Cos’hanno in comune il rosso Ferrari, il verde Tiffany e l’arancione di Hermes?
Sono colori che, grazie ad un sapiente lavoro di comunicazione, si sono talmente incollati all’identità di questi grandi brand da diventare tutt’uno con essi e facilmente rintracciabili nella memoria di tutti noi, anche di chi non è particolarmente appassionato di macchine o moda.



La serialità che forma il colore
Certe tinte diventano inseparabili dagli oggetti che le indossano. Può sembrare ovvio pensare ai colori in questo modo, eppure non lo è affatto. Oggi percepiamo, pensiamo e parliamo di colori con modalità del tutto nuove e che si sono formate solo in tempi recentissimi.
Nella società attuale il colore non è più solo una sensazione o una caratteristica delle cose, ma spesso è un’astrazione, un’aspettativa, un’idea. È il risultato di un processo in serie.

Da un lato c’è la serialità nella produzione. Se ci guardiamo in giro la maggior parte degli oggetti che ci circondano sono stati prodotti in serie, cioè fabbricati e commercializzati in un numero elevato di esemplari: la Ferrari, ma anche una matita, uno snack, un divano o una finestra.
Dall’altro lato Internet e i social network ci hanno abituati ad una moltiplicazione esponenziale dei discorsi che hanno costruito una società “delle immagini” basata su copie e riproduzioni su centinaia di supporti in contemporanea contribuendo a creare idee e immagini condivise degli oggetti.
Ed ecco spiegato perché quando pensiamo al rosso Ferrari stiamo tutti pensando proprio a quel rosso lì, uguale per me, per te, per tutti. E lo stesso vale per il verde di Starbucks, il giallo del Post-it, il blu di Facebook.
Il boom economico e gli anni 60
Il design si caratterizza proprio per la standardizzazione (o serializzazione) dei processi, necessaria per produrre volumi elevati di uno stesso oggetto – come ad esempio tante Ferrari tutte uguali. A concorrere all’avanzata della serialità nel design un posto di estremo rilievo ce l’hanno le innovazioni tecnologiche introdotte nelle fabbriche.
Tra la metà degli anni ‘50 e per tutti gli anni ‘60 si assiste all’esplosione di nuovi materiali, primi tra tutti la plastica. Il basso costo della plastica, unito all’estrema duttilità del materiale, permettono sperimentazioni nuove di forme e colori che si esprimono in un design democratico che irrompe nel quotidiano e nell’immaginario di un’intera società dove le comodità non sono più percepite come privilegio per pochi ma possibilità per molti.

È così che i nuovi materiali (primi tra tutti la plastica), i nuovi colori e le forme inedite, entrano nell’immaginario di milioni di persone e contribuiscono a creare lo stile di vita moderno e quell’allure di design “made in Italy” ancora oggi iconico e ricercato.


I codici dei colori
Non è un caso che tra gli anni ‘50 e ‘60 nascano sistemi di codifica del colore – come il celeberrimo Sistema Pantone – che rappresentano una rivoluzione nel mondo del design e della produzione perché offrono un sistema universale per selezionare e riprodurre colori coerenti e definiti in tutto il mondo.
Torniamo al nostro rosso Ferrari. Se per caso voleste dipingere le pareti di casa con il suo rosso acceso, vi basterebbe cercare su Google “codice Pantone rosso Ferrari”, trovare che questo codice è il Pantone 185 C, andare al colorificio ed esporre la vostra richiesta al venditore che vi proporrà quella tinta esatta o una praticamente identica.

È proprio questo il punto: grazie al design e alla produzione in serie il colore è diventato oggi un alfabeto universale con il quale si è costruito un linguaggio democratico attraverso il quale ci si parla e ci si intende ormai in tutto il mondo e in tutti gli ambiti.
Colore e design in mostra (mercato)
Se siete appassionati di design e state cercando il vostro prossimo arredo, rigorosamente colorato, non perdete l’occasione di visitare la mostra mercato “Design in Technicolor”.
Nel negozio milanese della Cooperativa Di Mano in Mano trovate decine di arredi e complementi dai colori sgargianti che sono stati ricercati, selezionati e restaurati dai nostri professionisti in oltre un anno di lavoro.

Design in Technicolor
- 10 e 11 maggio
- Milano, viale Espinasse 99
- Orario continuato dalle 10.00 alle 19.00
Per tutte le info clicca QUI .