Marco Pacini
Meltemi Press

La recente accelerazione della crisi climatica e ambientale non trova soluzioni adeguate. L'ipotesi da cui prende le mosse il saggio di Marco Pacini è che per imboccarne una via d'uscita risulti indispensabile la pratica di un pessimismo attivo e creativo, anziché la predicazione di un ottimismo ottuso. In altre parole, sarebbe necessario maturare culturalmente e psicologicamente un "pensiero della fine" così da poterla evitare, un pensiero che si sottragga ai cortocircuiti responsabili dell'inazione o, peggio, di azioni prigioniere di una sorta di doppio legame tra doveri green e standard di vita irrinunciabili perché presunti sostenibili. La maturazione di un pensiero in grado di sostenere la sfida dovrà partire dalle parole che nutrono il discorso pubblico, così da sottoporle a uno "stress test" in quello che Bruno Latour ha definito "nuovo regime climatico".

Anna Serlenga
Meltemi Press

Nelle prime settimane del 2011, la Tunisia si infiamma di una rivolta che, come un rapido contagio, travalica i confini del Paese e si estende in tutto il Nordafrica e oltre. Presto definite "Primavere arabe", queste rivolte esplodono ancora oggi in molteplici forme, caotiche e radicali, come guerre civili e contro dittature militari, dalla Siria all'Egitto. Questo volume vuole essere un tentativo di ricostruzione di alcune esperienze che attraverso le arti performative si configurano come espressioni del contemporaneo e delle sue istanze nei territori dove una generazione di giovani è scesa in strada per rivendicare libertà e diritti. Seppur con esiti molto diversi, ciò che resta dell'onda di proteste del 2011 nell'area sud-mediterranea è la conquista di alcuni diritti fondamentali che ha permesso di raggiungere territori prima inaccessibili. Tra questi diritti, la libertà di espressione come condizione non più negoziabile, che il più delle volte si traduce attraverso le arti performative.

Max Gerard
Draeger Frères Editeur

AA.VV.
Società  per le Belle Arti ed Esposizione Permanente

AA.VV.
Edizioni Alfa

Maynard Solomon
Mursia

Con questa edizione del Diario, relato agli anni 1812-1818, un'ampia cerchia di lettori ha accesso per la prima volta a uno dei documenti più importanti della vita del grande musicista. Nel diario Beethoven parla della propria arte, degli avvenimenti del proprio tempo, riflette su progetti di composizioni e su viaggi per concerti, si interroga su questioni di tecnica musicale, lamenta le controversie legate all'affidamento e all'educazione del nipote Karl. Da queste pagine emerge ancora una volta il turbamento generato dalla crescente sordità e dalla conseguente solitudine.

William Lloyd MacDonald, John A. Pinto
Yale University Press

"The great Villa constructed by the Emperor Hadrian near Tivoli between A.D. 118 and the 130s is one of the most original monuments in the history of architecture and art. The inspiration for major developments in villa and landscape design from the Renaissance onward, it also influenced such eminent twentieth-century architects as Le Corbusier and Louis Kahn. In this beautiful book, two distinguished architectural historians describe and interpret the Villa as it existed in Roman times and track its extraordinary effect on architects and artists up to the present day." "William L. MacDonald and John A. Pinto begin by evaluating the numerous buildings composing the complex, and then describe the art, decorated surfaces, gardens, waterworks, and life at the Villa. The authors then turn to the ways the Villa influenced writers, artists, architects, and landscape designers from the fifteenth century to the present. They discuss, for example, Piranesi's archaeological, architectural, and graphic Villa studies in the eighteenth century; connections between Hadrian's Villa and the English landscape garden; the array of European verbal and artistic depictions of the Villa; and architectural studies of the Villa by twentieth-century Americans."--BOOK JACKET.Title Summary field provided by Blackwell North America, Inc. All Rights Reserved

Vladimir Bukovskij
Spirali

s.a.
Marchi e Bertolli editori

Giorgio Mascherpa
Istituto Finanziario per l'arte, Finarte

Giuseppe Novello
Arnoldo mondadori editore

AA.VV.
Fabbri editori

AA.VV.
Fratelli Alinari

Fabio Novembre
Rizzoli International

Marta Ottaviani
Ledizioni

Perché negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più di troll e bot russi? Cosa sono e quale strategia nascondono questi attacchi informatici? L'avvento al potere di Vladimir Putin, nel 2000, ha aperto una nuova fase nella storia della Russia, portando il Paese a nutrire maggiori ambizioni nell'arena internazionale non più sostenibili con le vecchie strategie. La cosiddetta 'Dottrina Gerasimov', che prende il nome dal Generale che l'ha teorizzata, è il punto di partenza della guerra non convenzionale che vede come strumenti principali internet, le nuove tecnologie e i social network. Una guerra occulta, che si combatte anche in tempo di pace e che ha, fra i suoi obiettivi, la manipolazione dell'opinione pubblica e l'uso dell'informazione come arma a largo spettro. In questo libro Marta Ottaviani illustra come Mosca sia riuscita a influenzare alcuni grandi conflitti e appuntamenti internazionali attraverso attacchi hacker ai danni di molti Paesi europei e legioni di troll al soldo del Cremlino, che operano per accrescere la popolarità di Putin e screditare gli oppositori. L'obiettivo è quello di far filtrare la versione dei fatti russa, ribaltando la realtà.

Paire de fauteuils, rembourrage à ressorts et coussins en plumes, revêtement en velours (d'origine d'époque).

Fin du XIXe Siècle

Bureau anglais de la fin du XIXe siècle, en acajou à deux montants piédouche, avec deux tiroirs dans la bande inférieure se terminant par des étagères latérales, le plateau est recouvert de cuir marocain avec une bordure à clé grecque dorée. Intérieur en chêne.

Fin du XIXe Siècle

Table à voile de style Boulle de la seconde moitié du XIXe siècle, plateau galbé et fin balustre à trois pieds ondulés, toute la surface est laquée et dorée pour imiter les tables marquetées d'ébène, d'écaille et de laiton.