LIBROS DE FILOSOFÍA - Página 4

Cartesio
Editori Laterza

Roy Bhaskar
Verso

David Roger Oldroyd
Il Saggiatore

Carlo Giacon
Zanichelli

Blaise Pascal
Rusconi

R. Torretti
D.Reidel publishing company

Geometry has fascinated philosophers since the days of Thales and Pythagoras. In the 17th and 18th centuries it provided a paradigm of knowledge after which some thinkers tried to pattern their own metaphysical systems. But after the discovery of non-Euclidean geometries in the 19th century, the nature and scope of geometry became a bone of contention. Philosophical concern with geometry increased in the 1920's after Einstein used Riemannian geometry in his theory of gravitation. During the last fifteen or twenty years, renewed interest in the latter theory -prompted by advances in cosmology -has brought geometry once again to the forefront of philosophical discussion. The issues at stake in the current epistemological debate about geometry can only be understood in the light of history, and, in fact, most recent works on the subject include historical material. In this book, I try to give a selective critical survey of modern philosophy of geometry during its seminal period, which can be said to have begun shortly after 1850 with Riemann's generalized conception of space and to achieve some sort of completion at the turn of the century with Hilbert's axiomatics and Poincare's conventionalism. The philosophy of geometry of Einstein and his contemporaries will be the subject of another book. The book is divided into four chapters. Chapter 1 provides back ground information about the history of science and philosophy.

Platone
Sumptibus Ricardi Priestley

Giuliano Pontara
Editori Laterza

Giorgio Brianese
Paravia

Umberto Curi
Raffaello Cortina editore

Karl Rosenkranz
Edizioni Olivares

Jean Daniélou
Edizioni Archeosofica S. Palamidessi & C.

Vladimiro Giacché
DeriveApprodi

Massimo Mori, Salvatore Veca
Carocci editore

Illuminismo si dice in molti modi. I suoi problemi sono molteplici e polivalenti, così come le soluzioni che ne sono state date. Più che l'età del trionfo della ragione è la risposta a un'epoca di crisi, nel senso non negativo di un'età di transizione e di grandi trasformazioni. E' una filosofia che ricerca delicati equilibri tra ragione e sensibilità, tradizione e innovazione, ottimismo e scetticismo, realismo e utopia. L'impatto con la nuova scienza newtoniana, pur essendo un momento essenziale, lascia spazio a differenziazioni e a momenti più critici. La religione non è solo oggetto di critica razionalistica, ma anche di reinterpretazione e rifondazione. Il rapporto con la tradizione, o meglio con le tradizioni, non è solo di rifiuto, ma spesso funzionale alla ripresa selettiva di molti elementi del passato. Il volume ha una duplice funzione: da un lato confutare l'immagine monolitica e stereotipata di un illuminismo che difende una ragione astratta e "strumentale", incapace di un pensiero autenticamente critico e riflessivo; e dall'altro mostrare come l'eredità illuministica, debitamente reinterpretata, possa fornire ancora oggi prospettive costruttive seppur problematiche.

Robin Le Poidevin, Murray MacBeath
Oxford University Press

This volume provides a balanced set of reviews which introduce the central topics in the philosophy of time. This is the first introductory anthology on the subject to appear for many years; the contributors are distinguished, and two of the essays are specially written for this collection. In their introduction, the editors summarize the background to the debate, and show the relevance of issues in the philosophy of time for other branches of philosophy and for science. Contributors include J.M.E. McTaggart, Arthur N. Prior, D.H. Mellor, Sydney Shoemaker, Graeme Forbes, Lawrence Sklar, Michael Dummett, David Lewis, W.H. Newton-Smith, and Anthony Quinton.

AA.VV.
Tilgher

Paul Feyerabend
Laterza

Jacques Derrida
Mimesis

È il lavoro rischioso di un ripensamento, quello a cui Gerard Farasse invita Jacques Derrida in questo colloquio. "Déplier Ponge": distendere il cantiere dell'opera di Ponge, di piega in piega; spiegarne i perni che ne mettono in funzione il dispositivo ma, ad un tempo, decifrare le chiavi che ne schiudono nuove pieghe nascoste. Dopo la gravitazione di "Signéponge" intorno alla firma, Derrida replica al Ponge ingaggiato dalla legge insaziabile della cosa. Derrida replica Ponge, ma in una ripetizione che rilancia; lo ripiega e lascia emergere il suo tremore. Onora il debito procedendo obliquamente, nella trattazione della costellazione dei motivi che reggono e travagliano l'evento dell'opera di Ponge. Quando afferma: "[...] io condivido con Ponge la preoccupazione di rimarcare nel testo o nel discorso il momento del suo evento", Derrida confessa l'inevitabile responsabilità: far affiorare - in una respirazione operata dallo spiegarsi e ripiegarsi dei temi-pieghe pongiane l'evento della cosa quale domanda muta e infinita che nel ritrarsi ci mozza il respiro.

Franco Spisani
Centro superiore di logica e scienze comparate

Franco Spisani
Centro superiore di logica e scienze comparate

AA.VV.
Tilgher

AA.VV.
Tilgher

Francesco Barone
Gius. Laterza & Figli

Benedetto Croce
La Locusta