Natale Tedesco
EPOS

Giacomo Quarenghi
Electa

Charles Diehl
Editori Laterza

Simon Foster
Mondadori

Nell'aprile del 1945 gli Alleati tentarono di prendere l'isola di Okinawa, ultimo baluardo nel Pacifico in difesa dell'impero nipponico. Una delle azioni più importanti del secondo conflitto mondiale, in cui la flotta statunitense affrontò i continui attacchi dei kamikaze subendo gravi perdite. Il volume di Simon Foster offre una ricostruzione documentata di quegli ottantuno giorni di feroce battaglia.

Benedetto Croce
Adelphi

"La scrissi nell'occasione che ebbi a studiare le carte dei Poerio-Imbriani: uno dei non so quanti archivi privati di uomini del Risorgimento e di letterati, che io ho preso cura di ricercare, ordinare ed esaminare" annota Croce a proposito di questa monografia dedicata ai Poerio. Ma la pacata semplicità di uno studioso della grandezza di Croce rischia oggi di risultare fuorviante: perché questo scritto, frutto di un accurato scavo d'archivio non meno che di una vastissima documentazione, è in realtà il racconto - limpido e trascinante nel suo intreccio di filosofia, politica e letteratura - di settant'anni fra i più tumultuosi e risolutivi della storia d'Italia, dall'ultimo scorcio del Settecento al 1866. Rivivremo così la giovinezza wertheriana di Giuseppe Poerio che, giunto a Napoli nel 1795 dopo studi impregnati della più moderna cultura europea, contribuisce in maniera decisiva al trionfo francese e repubblicano, si batte valorosamente contro i sanfedisti e viene condannato al carcere a vita nella fossa della Favignana (lo salva l'indulto, nel 1801); poi la sua evoluzione politica, tipica di un'intera generazione, giacché nel prendere via via le distanze dalle astrattezze giacobine Poerio rivaluta la reazione popolare antifrancese e abdica all'odio antimonarchico, alimentando il partito liberale moderato; infine il suo esilio con i sodali in Toscana e in altri Paesi europei.

Giuseppe Lodigiani
Iperborea

Errico Malatesta
Spartaco

Malatesta fu sempre restio a scrivere le sue memorie nonostante le pressioni di amici e compagni di partito. Riteneva molto più utile impegnarsi nella propaganda per la rivoluzione, senza vivere di propaganda. Era convinto che "il più grande pericolo per il movimento operaio è la tendenza dei leaders a considerare la propaganda e l'organizzazione come un mestiere". Il rifiuto dell'autobiografismo era anche rifiuto dell'eccesso di individualismo, a difesa dei principi anarchici anti-personalistici. Questo volume raccoglie brani tratti da lettere ad amici, da autodifese nei processi, da articoli di giornale. Scritti di carattere pubblico, dunque, che prospettano azioni da compiere nel futuro e spiegano perché quell'autobiografia non fu mai scritta.

Ranuccio Bianchi Bandinelli, Antonio Giuliano
BUR Rizzoli

Germana Gandino
Nella sede dell'Istituto Palazzo Borromini

Vittoria Coen, Anthony Iannacci
Società Editoriale Grafiche AZ

AA.VV.
Paris Musées

Ce catalogue est publié à l'occasion de l'exposition"Fortuny, un espagnol à Venise" présentée au Palais Galiera, Paris, du 4 octobre 2017 au 7 janvier 2018.00Les robes, d'habitude, n'ont qu'un avenir, avant qu'elles soient portées... Celles-ci semblent déjà avoir un passé qui ajoutera sa grâce mélancolique à la beauté de celle qui s'en parera demain. Gérard d'Houville a propos de Mariano Fortuny dans "Un magicien", Le Figaro, 1er mai 1911 0.

Irina Zucca Alessandrelli, Antonello Negri
Silvana Editorale

AA.VV.
Banca euromobiliare

Parma Tercer Cuarto del Siglo XVIII

Tapa barroca de nogal, frente movido con dos cajones tripartitos, delantal movido y pies con tallas de hojas. Solapa con cajón interior de cuatro cajones y compartimento abierto, estante superior añadido para cerrar el estante vertical original. Interior y trasera de álamo, tiradores y pomos de bronce. Parma, tercer cuarto del siglo XVIII.

Domenico Morelli
Bibliopolis

Buffet con cajones vistos bajo la encimera, con frente en grissinato, puertas batientes y compartimento de barra en el centro, con puertas correderas de cristal transparente con adornos y revestidas de cristal espejado. Chapa de madera de cerezo, figuras decorativas con incrustaciones.

Italia Años 80-Años 90

Jarrón de cristal policromado con forma de ánade real. La escultura presenta la firma grabada del artista debajo de la base.

G. Sena Chiesa
L'Erma di Bretschneider

Lámpara de techo, en aluminio esmaltado y cromado.

Italia Finales del siglo XIX.

Altar de madera revestido de papel policromado. Piezas removibles. En el centro, impresión en acuarela de J. Pachmeyer de Praga que representa a Santa Ana con María, fondo de papel perforado y dorado.

Piamonte Segundo Cuarto Siglo XIX

Librería Luigi Filippo de nogal. Soporte con puertas de cristal y par de cajones, estantes interiores regulables mediante cremallera. Base con tirador de cajón en banda bajo estante y puertas paneladas, montantes con gubias. Faltan los pies. Piamonte, segundo cuarto del siglo XIX.

Italia Segunda mitad del siglo XX

Tondo de bronce conmemorativo que representa un rostro en relieve medio de la noble benefactora Anna Buttafava Oltrona Visconti. 1882-1968. Escrito grabado en el borde Vico Sormani di Pomelasca 16-V-1977.

310x200cm

Alfombra de lana de Bukhara, de nudo fino y hecha a mano.

Francia Segunda Mitad del Siglo XIX

Reloj de sobremesa en bronce dorado rematado por una figura femenina de la época clásica. Esfera de bronce con horas en números romanos.