Sylvia Plath
Giangiacomo Feltrinelli Editore

Valentino Braitenberg
Bollati Boringhieri

AA.VV.
Tea - Tascabili degli Editori Associati

Mohsin Hamid
Giulio Einaudi Editore

Ibio Paolucci
Edizioni Arterigere

Ǧalāl-al Dīn Rūmī
Rizzoli

Italien, XX Jhd

Bronze patinierte Metallskulptur auf schwarzem Marmorsockel, die einen jungen Fischer darstellt. Unten ist die Signatur des Autors eingraviert.

Sebastiano Vassalli
Calypso

Pubblicato nel 1986 da Einaudi, subito esaurito e non più ristampato, "L'alcova elettrica" è uno sguardo inconsueto sul futurismo, visto attraverso un processo per oltraggio al pudore contro "Lacerba", rivista fiorentina rea di avere pubblicato nel 1913 un "Elogio della prostituzione". "Lacerba" nasce come pubblicazione di varia cultura, nel genere del "Marzocco" e della "Voce". Ma non vende: pur di sopravvivere abbraccia allora la causa futurista. Quando l'innocuo elogio della prostituzione finisce in tribunale si scatena il putiferio: da un lato i casinisti marinettiani, dall'altro la "morale borghese e pretina". In mezzo, lo strepitoso successo di vendite del giornale. Tra un Papini futurista contro voglia ("i futuristi sono delle zucche vuote che fanno chiasso battendo una contro l'altra proprio perché sono vuote. Fossero piene non si sentirebbero") e "cattolici d'assalto" che elogiano "l'arbitrio poliziesco", unica salvezza contro la decadenza, "L'alcova elettrica" appassiona e diverte, documentando con rigore un aspetto insolito del futurismo.

Italien, Anfang des XX Jhs

Häufig verwendete Servierplatte aus Keramik mit stilisiertem Blumen- und Blattdekor. Unter dem Sockel die Marke des Herstellers.

Calogero Messina
Herbita Editrice

Walter Kornfeld
Editrice Morcelliana

Francesco Roncalli
G. C. Sansoni Editore

AA.VV.
The Solomon R. Guggenheim Museum

During the late 1960s and 70s, a paradigm shift occurred within visual culture: photography and the moving image were absorbed into critical art practices. In particular, these mediums were used to record ephemeral or performative events and to render visible conceptual systems or to question the supposed objectivity of representation itself. This volume focuses primarily on artworks from the last decade and proposes that the extensive use of reproducible mediums in today's art has its roots in an earlier formative period. By the end of the 70s, many artists turned to photography as a vehicle through which to critique photographic representation and to subvert an art system premised on the notion of the original. While this practice came to define much of the 80s postmodern art, its legacy for the 90s was essentially the license to indulge in photographic fantasy, image construction, and cinematic narrative. Artists working today freely manipulate their representations of the empirical world or invent entirely new cosmologies. They process their subject matter through conceptual systems or use digital processes to alter their images. Some directly intervene in the environment, subtly shifting components of the found world and establishing their quiet presence in it; others fabricate entire architectural environments for the camera lens. This current state of the arts and its recent history are represented via more than 150 works by 55 artists, including Nam June Paik, Kara Walker, Felix Gonzalez-Torres, Marina Abramovic, Vito Acconci, Ana Mendieta, Bruce Nauman, Robert Smithson, Christian Boltanski, Sophie Calle, Fischli & Weiss, Ann Hamilton, Robert Mapplethorpe, Annette Messager, Cindy Sherman, Bernd and Hilla Becher, Elger Esser, Andreas Gursky, Candida H fer, Thomas Ruff, J rge Sasse, Thomas Struth, Olafur Eliasson, Roni Horn, Gabriel Orozco, Hiroshi Sugimoto, Matthew Barney, Gregory Crewdson, Anna Gaskell, Sam Taylor-Wood, Oliver Boberg, James Casebere, Thomas Demand, Vanessa Beecroft, Wolfgang Tillmans, Patty Chang, Trisha Donnelly, Stan Douglas, Pierre Huyghe, William Kentridge, Steve McQueen, Shirin Neshat, John Pilson and Gillian Wearing.

Marcello la Matina
L'Epos

s.a.
Collection by Luigi Brivio

Alda Merini
Frassinelli

Alda Merini evoca la Vergine Madre indagando soprattutto il suo aspetto più umano e femminile: la maternità. Un'opera su una delle figure più enigmatiche della cristianità, che ha appassionato scettici e credenti di tutti i tempi. Questo libro ci consegna una Vergine diversa da come eravamo abituati a pensarla: quella che ci viene incontro in queste pagine è una donna giovane, fragile, umanissima perché l'autrice non ne rappresenta la storia e la vita, ma evoca la sua interiorità, il suo smarrimento il suo stupore.

Paolo Pino
Edizioni Daria Guarnati

Luciano Artusi
Edizioni Polistampa

English summary: A fascinating and accurately researched study of Florentine heraldry, evoking the families, institutions, corporations and individuals that played a role in the city's past, taking pains to explain the crests that adorn Florence's palaces through curious anecdotes and historical facts. Italian text. Italian description: Il volume descrive le antiche insegne araldiche della grande Firenze del Medioevo e del Rinascimento, fatte di segni, figure e colori. Ognuna di esse nasconde un patrimonio di saggezza, filosofia, vita, lavoro e politica. L'autore ha condotto precise ed accurate ricerche nel variegato settore dell'araldica pubblica, analizzando i numerosi stemmi e le immagini ricorrenti sui palazzi di Firenze, evocanti famiglie note, istituzioni, corporazioni o personaggi che hanno rivestito un ruolo di primo piano nella vita della citta, restituendo cosi al lettore il senso autentico di tante microstorie, specchio del vivere dei fiorentini d'altri tempi, quando gli stemmi davano senso e dignita all'esistenza. Il libro traccia un vero e proprio itinerario nell'affascinante ma spesso oscuro mondo dell'araldica e descrive le insegne sia sotto l'aspetto simbolico, sia attraverso divertenti e curiosi aneddoti o fatti storici. E ripartito in sezioni che permettono di inquadrare agevolmente le varie corporazioni della citta. Dopo un'accurata introduzione, nella quale l'autore spiega la nascita della scienza dell'araldica e delle principali tradizioni fiorentine, vengono passati in rassegna i vari raggruppamenti di stemmi: aeI quartieri' (Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella e San Giovanni, a loro volta ulteriormente suddivisi in microzone), aeArti e Mestieri' (ripartite in Arti Maggiori e Arti Minori, in base al loro peso politico ed economico), aeUffici e Magistrature' e infine un'ultima sezione, dedicata agli stemmi degli Antichi Spedali e delle Confraternite. Un volume per riscoprire tradizioni sepolte nella memoria storica della citta, ma ancora ben presenti nel suo assetto urbano, una guida di facile e piacevole lettura per chi gia conosce la materia e per chi vi si accosta per la prima volta. I edizione: dicembre 2006 I ristampa: ottobre 2

Giuseppe Nuvolari
Editoriale Sometti

Bernardo di Chiaravalle
Scriptorium Claravallense - Fondazione di Studi Cistercensi

Enrico Bonari, Paolo Ceccon
Franco Angeli

Tatjana Sekulic
Carocci editore

Nel suo volume sui Balcani Tatjana Seculic risponde a queste importanti questioni che la storia dell'Europa sud orientale degli ultimi dieci anni ha reso drammaticamente attuali. Ripercorrendo le vicende della ex Yugoslavia e la sua odierna realtà, il testo mostra come la forma democratica liberale sia non solo possibile in uno stato multietnico, ma risulti anche la migliore via per la salvaguardia delle singole nazionalità.

Giulio Zucchi
Franco Angeli

L'evoluzione delle conoscenze circa le relazioni economia-ambiente e lo studio dei possibili strumenti d'intervento sono alla base di ogni tentativo di conciliare lo sviluppo delle attività economiche con la tutela delle risorse naturali. Questo lavoro si propone di dare un contributo positivo in tale direzione per quanto riguarda il settore agricolo. I singoli studi qui riportati costituiscono una sintesi di diversi filoni di ricerca sviluppati, nell'ambito di collaborazioni internazionali, dalla sezione economia del Diproval, Università degli Studi di Bologna. Giulio Zucchi è professore ordinario alla Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Bologna.