Francis Scott Fitzgerald
Arnoldo Mondadori Editore

Carlo Porta
Arnoldo Mondadori Editore

Romano Guardini
Vita e Pensiero

Le «cose ultime» sono quelle che avvengono al termine dell'esistenza umana e le conferiscono il sigillo della definitività. Nel lessico cristiano esse hanno i nomi di morte, purificazione, resurrezione, giudizio, eternità: parole fuori corso nella nostra cultura, muta sulle questioni 'ultime'. A queste parole il saggio di Guardini restituisce nitore singolare, evitando tecnicismi teologici o ingenui riferimenti materiali all'aldilà: nessuna descrizione di mondi atroci o beati, nessun uso terroristico delle realtà ultime. Piuttosto, risalta anche qui la capacità, esemplare in Guardini, di illuminare l'intelligenza e il cuore. Infatti, la sua riflessione riesce a connettere le «cose ultime» con l'esperienza storica e psicologica dell'uomo: il «non-ancora» ha un rapporto intrinseco con il «già». In ciò si riflette la visione cristiana del mondo, che intende la salvezza come il compimento di quanto nelle vicende umane germinalmente si realizza di buono, di vero, e di bello. Così, la lettura di queste pagine non suscita il senso di intimorita estraneazione normalmente evocato da tali tematiche. La sintesi di Guardini ha come cardine l'evento della resurrezione, contenuto originale della fede cristiana sulle «cose ultime»: grazie ad essa, che già conosciamo in Gesù Cristo, l'uomo entra nell'eternità di Dio: «Mai come nel messaggio cristiano si attribuisce tanta grandezza all'uomo, nessun'altra dottrina prende tanto seriamente l'uomo, e mai come per mezzo di Cristo le cose create, che esistono nella temporalità, s'innalzano con tanta risolutezza verso Dio e sono assunte in lui. E tutto questo in un modo che nulla ha del mito o della favola, ma con una serietà divina, della quale è garante il destino di Cristo». Le 'cose ultime' - nelle quali si avvera quella grande promessa che è la nostra vita - fondano così la speranza anche nel tempo dell'angustia.

Luigi Pirandello
Arnoldo Mondadori Editore

Serenella Besio, Roberta Caldin
Guerini scientifica

Filippo Nanni
Compagnia editoriale

Clive Barker
Fanucci

Nell'arcipelago di Abarat, ogni isola è governata da un'ora diversa del giorno. Ma il Sire della Mezzanotte è determinato a dominarle tutte. Da quando Candy Quackenbush vi è arrivata dal Minnesota è stata coinvolta nei suoi subdoli piani e ciò che vive di ora in ora si fa sempre più strano. Viene infatti da chiedersi: come mai il Sire della Mezzanotte ha mandato i suoi scagnozzi a cercarla? Cosa potrà mai volere da una ragazzina del Minnesota? E perché improvvisamente Candy riesce a pronunciare parole magiche che non ricorda di aver mai imparato? Il Sire della Mezzanotte sospetta che la giovane ragazza possieda il potenziale per mandare a monte i suoi piani di dominio di Abarat. Grazie all'aiuto dei suoi compagni di viaggio, Candy deve risolvere il mistero del suo passato prima che le forze della Notte e del Giorno si scontrino e l'Assoluta Mezzanotte scenda sulle isole. La guerra finale sta per iniziare e lei dovrà prendere delle decisioni che potrebbero cambiare la sua vita per sempre...

Giulio Crosti
Compagnia editoriale

El joven cabrero 1852

Óleo sobre lienzo. Firmado y fechado abajo a la derecha: "Fil. Palizzi 1852". El artista napolitano Filippo Palizzi, también conocido como "el pintor de animales", es considerado un revitalizador de la pintura napolitana del siglo XIX. Tras abandonar la pintura académica y seguir sus experiencias en Francia, Palizzi se dedicó al estudio del natural, especialmente de temas humildes, como pequeños paisajes y pinturas de animales, creando obras de intenso realismo, pero impregnadas de un tono poético íntimo. Destacó sobre todo por la meticulosa ejecución de los temas que retrataba, una habilidad que también se aprecia en este pequeño cuadro, donde un joven cabrero yace en la hierba de la ladera de una montaña mientras sus cabras pastan. Los rebaños con pastores fueron un tema recurrente en la obra de Palizzi: por ejemplo, el mismo tema se puede ver en un lienzo también fechado en 1852, vendido en una subasta del Dorotheum en Viena el 23/10/2014. La pintura se encuentra en su primer lienzo y se presenta en un marco antiguo.

Inglaterra del siglo XX

Juego de cuatro sillones ingleses de madera de cerezo, con respaldos redondos abiertos con tallas en forma de hoja y reposabrazos curvos. Patas delanteras cónicas y piramidales truncadas. Inglaterra, siglo XX.

Giovanni Boccaccio
Coi tipi di Alberto Tallone

Philip Wilkinson
Rizzoli

Il grattacielo alto un miglio, la cupola che sovrasta gran parte di Lower Manhattan, l'arco trionfale a forma di elefante: alcuni degli edifici più impressionanti della storia dell'architettura non sono mai stati realizzati. In tali progetti, gli architetti hanno spinto l'uso dei materiali al limite estremo, esplorato idee nuove e ambiziose, sfidato le convenzioni, concedendosi libertà creative o aprendo la strada verso il futuro. Alcuni sono veri e propri capolavori dell'architettura, altri sono soltanto incantevoli voli di fantasia. Non è stata la mediocrità a ostacolarne la realizzazione; a fermarli sui tavoli da disegno sono stati piuttosto la politica, la mancanza di fondi oppure committenti troppo prudenti, che hanno preferito realizzare progetti tradizionali piuttosto che quelle visioni ardite. Tra questi edifici mai costruiti ci sono grandiosi progetti che sono diventati dei veri e propri biglietti da visita per i loro ideatori, sperimentazioni al limite della tecnologia, idee visionarie per la città del futuro e autentici articoli di fede architettonica. Strutture come la cupola di Richard Buckminster Fuller su New York o il grattacielo di Frank Lloyd Wright possono sembrare azzardati, ma di fatto hanno indicato una strada, tracciata decenni più tardi da edifici come l'Eden Project in Cornovaglia e lo Shard di Londra. Protagoniste assolute di questo libro illustrato, le architetture fantastiche sono molteplici. Alcune di esse sono disegni di grande bellezza, come l'enorme monumento sferico di Etienne-Louis Boullée per Isaac Newton; altre, come i piani urbanistici di Le Corbusier, sembrano volerci insegnare come vivere; altre ancora, come i «grattacieli orizzontali» di El Lissitzky e le torri coniche di Gaudi a New York, stravolgono ogni convenzione architettonica, oppure sono bizzarre e stimolanti allo stesso tempo, come la Walking City e la Plug-in City di Archigram.

Escritorio vintage de roble con doble fila de cajones y tablero de fórmica verde.

Italia Primera Mitad del Siglo XX

Cómoda del Barroco Tardío en haya y álamo chapada con nudo de olmo. El frente curvo cuenta con cuatro cajones, el primero de los cuales se encuentra en la sección inferior. Las patas curvas y el faldón están tallados con volutas. Los tiradores son de metal forjado. Italia, primera mitad del siglo XX.

Pareja de sillas de oficina con carcasa de plástico naranja, asiento y respaldo acolchados con espuma, tapizado de tela negra y patas metálicas de cuatro radios con ruedas. Lucen el logotipo del fabricante.

China del siglo XX

Jarrón de porcelana con decoraciones vegetales en forma de remolino en tonos azules.

Italia mediados del siglo XX

Cuenco de plata con borde moldeado, decoración de hojas y patas. Marcas de plata grabadas bajo la base. 308 gramos.

Italia, principios del siglo XIX

Cómoda vintage Directorio, fabricada en nogal macizo, con montantes con patas piramidales truncadas y tres cajones en el frente, el más pequeño bajo la tapa. Interior de álamo. La cómoda Directorio, con su simplicidad formal y la calidad de sus materiales, que la hacen elegante sin ser exigente, se presta a integrarse en entornos muy modernos.

Armario vintage de seis puertas con chapa de madera exótica y nudosa, patas de madera teñida tallada, interior con perchas y cajones.

Talla 40

Bustier negro de tejido elástico con paneles laterales con estampado de pitón verde y blanco de la línea Just Cavalli. Presenta copas con aros, cremallera trasera y cuatro ojales para sujetar los tirantes. Conserva su etiqueta original. Presenta una ligera costura en la parte inferior de la cremallera.

s.a.
s.e.

Italia, mediados del siglo XIX

Aparador Luis Felipe de nogal y madera de nogal nudoso, posteriormente reconvertido en mueble bar. La tapa abatible oculta compartimentos abiertos para botellas y vasos, y el panel de cristal está decorado con tela de seda ricamente bordada. Puertas laterales. Italia, mediados del siglo XIX.

Sarah Thornton
Feltrinelli