LIFICO0256496
Un'estetica implicita
Raffaella Di Castro
Guerini scientifica
"Il piacere di un contatto nel cuore di un chiasmo": questa metafora levinasiana della relazione etica, intesa dal filosofo come non-indifferenza verso la differenza dell'altro che sia già responsabilità incondizionata nei sui confronti, può essere utilizzata come sintesi immaginativa del presente saggio. L'orientamento anti-idolatrico, che l'"etica come filosofia prima" trae dalla propria radice ebraica, mostra nei confronti dell'estetica un'ambiguità di ostilità e seduzione, un intreccio confuso di chiasmi e contatti. Eppure questo stesso orientamento lascerà intravvedere la possibilità di sanare le molteplici fratture in un contatto profondo. Si delineeranno le coordinate di un possibile rapporto tra estetica, etica ed ebraismo, non attraverso una trattazione sistematica, logicamente ineccepibile, ma recuperando un significato arcaico e ormai dimenticato del termine "saggio", quello di "assaggio", così come per i maestri talmudici, secondo quanto ricorda Levinas, "i motivi logici di una conclusione" assomigliano "al sapore d'un cibo sostanzioso", "una nuova lezione del testo ha un buon sapore".