L'ipotesi del campo - Fisica e metafisica dell'evoluzione

John Gribbin
Macro Edizioni

Orazio Svelto
Plenum Press

R. G. Cooks This introduction has three purposes: (a) to summarize some of the chief features of energy spectrometry of ions and to sketch in a little of the background to this subject, (b) to present some simple facts about collision processes which one skilled in, say, mass spectrometry but innocent of any knowledge of bimolecular collisions might find of value, and (c) to indicate the scope and content of the volume. 1. The Subject This book takes as its subject, ion-molecule and ion-atom reactions occurring at high energies. It emphasizes the study of inelastic reactions at high energy through measurements of translational energy. The investiga tion of these reactions using other procedures has been important in the cases of the simpler systems. In particular, the emitted radiation has been investigated and this subject is therefore discussed where appropriate. For more complex species, however, there is little information available other than from energy spectra. The defining characteristic of the energy range of interest is that momentum transfer to the neutral target is negligible for small scattering angles. The result of this apparently bland condition is a welcome simplicity in the interpretation of the results of what appears to be developing into a R. G. Cooks • Department of Chemistry, Purdue University, West Lafayette, Indiana 47907. 2 Introduction unique form of spectroscopy. The names ion kinetic-energy spectrometry, translational energy spectrometry, collision spectroscopy, and energy-loss spectrometry have all been used to describe this subject (d. Section 5).

Paul Davies
Mondadori

Come è nata la vita? E' solo un bizzarro accidente chimico o è qualcosa di iscritto nelle leggi fondamentali dell'universo, destinato a emergere ovunque le condizioni lo consentano? Tra le ipotesi sull'origine della vita, Davies privilegia la teoria della genesi dallo spazio, contemplando la possibilità di un universo autorganizzato e governato da leggi che favoriscono l'evolversi della materia in direzione della vita e dell'intelligenza. Un universo in cui l'emergere di esseri pensanti è parte integrante e fondamentale dello schema generale delle cose, un universo "in cui non siamo soli".

Leon M. Lederman, David N. Schramm
Zanichelli Editore

Mario Pavan
Madis Novara

Lev D. Landau, Evgenij M. Lifsits, Lev P. Pitaevskij
Editori Riuniti

Gilles Cohen-Tannoudji, Michel Spiro
Jaca Book

AA.VV.
Stampatori Editore

Giuliano Toraldo di Francia
Istituto della enciclopedia italiana fondata da G. treccani

John S. Bell
Adelphi Edizioni

Dall'inizio degli anni Cinquanta fino alla morte, avvenuta nel 1990, Bell ha dedicato gran parte dei suoi studi - oggi considerati fra i più decisivi del secolo scorso - ai fondamenti della meccanica quantistica. Nel 1987 la quasi totalità dei suoi lavori di contenuto fondazionale è stata raccolta in questo libro, divenuto ormai una pietra miliare nel campo. Bell ha infatti riaperto il problema che soggiace a tutti gli altri: quale realtà possiamo attribuire ai mattoni microscopici che costituiscono la materia? Un problema che si pose per la prima volta con urgenza nei primi due decenni del Novecento, allorché i fisici furono costretti dai fatti sperimentali a constatare che alla materia microscopica non si poteva attribuire uno specifico "dove" e che la logica a essa applicabile cozzava violentemente con il senso comune. A questo stato di cose reagì Einstein, che insieme a Podolsky e Rosen tradusse lo strano comportamento previsto per le particelle microscopiche in un apparente paradosso insito nella teoria: il paradosso detto EPR dalle iniziali dei loro nomi. Trent'anni dopo Bell rianalizzò tutta la situazione EPR, e sintetizzò nell'ormai famosa "disuguaglianza di Bell" un criterio in grado - in linea di principio - di dirimere sperimentalmente il paradosso. Alain Aspect, prima di altri, portò avanti l'esperimento, avvalorando una novità sconvolgente: particelle opportunamente preparate si comportano come se fossero una cosa sola anche quando sono separate da distanze arbitrariamente grandi.

John D.Barrow
Adelphi Edizioni

John S. Bell
Adelphi Edizioni

Dall'inizio degli anni Cinquanta fino alla morte, avvenuta nel 1990, Bell ha dedicato gran parte dei suoi studi - oggi considerati fra i più decisivi del secolo scorso - ai fondamenti della meccanica quantistica. Nel 1987 la quasi totalità dei suoi lavori di contenuto fondazionale è stata raccolta in questo libro, divenuto ormai una pietra miliare nel campo. Bell ha infatti riaperto il problema che soggiace a tutti gli altri: quale realtà possiamo attribuire ai mattoni microscopici che costituiscono la materia? Un problema che si pose per la prima volta con urgenza nei primi due decenni del Novecento, allorché i fisici furono costretti dai fatti sperimentali a constatare che alla materia microscopica non si poteva attribuire uno specifico "dove" e che la logica a essa applicabile cozzava violentemente con il senso comune. A questo stato di cose reagì Einstein, che insieme a Podolsky e Rosen tradusse lo strano comportamento previsto per le particelle microscopiche in un apparente paradosso insito nella teoria: il paradosso detto EPR dalle iniziali dei loro nomi. Trent'anni dopo Bell rianalizzò tutta la situazione EPR, e sintetizzò nell'ormai famosa "disuguaglianza di Bell" un criterio in grado - in linea di principio - di dirimere sperimentalmente il paradosso. Alain Aspect, prima di altri, portò avanti l'esperimento, avvalorando una novità sconvolgente: particelle opportunamente preparate si comportano come se fossero una cosa sola anche quando sono separate da distanze arbitrariamente grandi.