Il cinema italiano - Dalle origini agli anni ottanta

Leonardo Sciascia
Arnoldo Mondadori Editore

Guido Chiesa
UTET Università

"lo credo che la prima cosa da fare, se si desidera girare un film, sia domandarsi: "Ho qualcosa da dire?". E non è necessario che la risposta sia articolata e possa essere espressa attraverso le parole. A volte capita soltanto di voler comunicare una sensazione, un'emozione, è sufficiente. E, credetemi, è già abbastanza difficile". È questo, secondo Martin Scorsese, il presupposto fondamentale per diventare registi: la volontà di comunicare. Ma è sufficiente questo desiderio per trasportare le idee sulla pellicola? Seguendo passo dopo passo l'ideazione e la realizzazione di un film, e facendo riferimento alle testimonianze di altri registi, Guido Chiesa, forte della propria esperienza personale, affronta con approccio pratico i problemi che ogni regista deve risolvere. Problemi che si innestano costantemente su riflessioni teoriche e da queste ricadono sull'agire: che cos'è la regia? Che cos'è un regista? Che cosa fa e come lo fa? Per chi lo fa? Manuale di regia cinematografica è un testo rivolto a un pubblico di aspiranti registi, studiosi di cinema, addetti ai lavori e semplici appassionati. Non un manuale in senso stretto, ma un testo che offre stimoli e percorsi possibili, lasciando poi a ciascuno la libertà di applicarli secondo i propri obiettivi e necessità.

Legs McNeil, Jennifer Osborne
HarperCollins

Monty Python, Bob McCabe
Sagoma Editore

"In molti mi hanno chiesto le motivazioni di questo libro. Per sommi capi potrei dire che era il momento giusto per scriverlo perché, primo, Graham era morto e quindi potevamo dire tutto quello che volevamo su di lui. Secondo, Cleese era uscito dalla rehab ed era in grado di raccontarci della sua vita prima del crack. Terzo, Eric si era messo finalmente il cuore in pace sul fatto che i Beatles si erano sciolti e aveva smesso di dire che magari, non si sa mai, lo avrebbero chiamato. Quarto, Palin si stava prendendo una pausa dai suoi viaggi in parti sempre più assurde del mondo. Quinto, Gilliam era diventato talmente un rischio - assicurativamente parlando - che nessuno avrebbe mai più sostenuto una delle sue pazzesche idee per un film (e poi, diciamocelo, il ragazzo è pazzo). Infine, anche Terry Jones pensava che fosse una buona idea. E lui è gallese, la sa lunga. Il risultato è questo tomo che vi svela tutto quello che avreste sempre voluto sapere sui Monty Python, ma anche roba che vi sareste volentieri risparmiati e qualcosa di un po' succoso (tette). Cosa volete di più? È grosso, è colorato, è patinato, e poi francamente - ci hanno dato una miseria per tutto questo lavoro e i diritti d'autore sono l'unico modo per cavarne quattro soldi. Sono certo che voi, menti elevate e assetate di cultura, lo capirete." Prefazione di Maurizio Nichetti. Prefazione di Francesco Alò.

Will Smith , Mark Manson
Longanesi & C.

Simone Bedetti, Massimo Mazzoni
editrice PuntoZero

Gangster eroici, donne fatali, cavalieri erranti, fantasmi cinesi. E poi sesso, melodramma, terrore e kung fu: un cocktail esplosivo, un patrimonio di tesori che tutto il mondo comincia a scoprire. Il volume esplora il cinema di Hong Kong: dalle arti marziali di Bruce Lee alla violenza metropolitana di John Woo, passando attraverso i filoni più marginali ed emarginati (l'erotico simil-occidentale, i kung fu freaks, l'horror demenziale), le figure più eterogenee (loschi produttori, registi tuttofare, socievoli attricette), i segreti dell'industria (i metodi di lavorazione, i rapporti con la politica, le intrusioni della malavita organizzata).

Pier Paolo Pasolini
Garzanti Editore

Enzo Sallustro
Silvana editoriale

Jeff Bond, Joe Fordham
Titan Books

In 1968 audiences around the world were transported to a world eerily similar to their own, but where apes ruled and mankind was subjugated. A terrifying, thrilling film, featuring one of the most famous twist endings in film history, Planet of the Apes is a science fiction masterpiece. The film birthed one of the longest running and most successful film franchises in cinema history, spawning seven further films, two television series, comics, novels and much more. Over 40 years later moviegoers around the world are still enthralled by this iconic, award-winning series.

Planet of the Apes: The Evolution of the Legend is the definitive guide to every aspect of this cultural phenomenon.

From the groundbreaking original to 2014's blockbuster Dawn of the Planet of the Apes, this book tells the whole story, accompanied by brand new interviews with key creatives and die-hard fans. The book is illustrated throughout by gorgeous behind the scenes photography, makeup tests, candid stills, and beautiful film frames. Highly rare conceptual artwork has been unearthed and promises fans an exclusive glimpse into the creation of this beloved series.

Detailing the writing and production process of all the films, the impact and influence, the makeup, the music, and much more. Planet of the Apes: The Evolution of the Legend is a landmark book and must-have for fans everywhere.

TM & © 2014 Twentieth Century Fox Film Corporation.  All Rights Reserved.

Roman Polanski
Bompiani

Regine e Peter W. Engelmeier
Gabriele Mazzotta

Barry Keith Grant
University of California Press

"Barry Grant has created a monumental resource for the study of a monumental filmmaker. The transcripts of these five films have been meticulously constructed without compromising the vitality and energy that characterizes the films themselves. This book should be invaluable to film scholars for as long as the films of Fred Wiseman are viewed, discussed and dissected—which we now know will be a long time indeed."—Ross McElwee, Director, Sherman's March and Bright Leaves

"Fred Wiseman is the perfect example of someone who has created a great canon of films. He is not just a great documentary filmmaker, he is a great filmmaker and artist. He has created some of the wildest, most personal, and oddly expressionistic filmmaking around. His origins are not in the movies but in the theater of the absurd. I imagine his smile of pleasure when the man in Welfare compares his situation to Godot. It's not life imitating art, but a strange admixture of both where the boundary lines between the two are no longer visible. Ultimately, Wiseman has showed us that the ultimate institution is life itself, and properly speaking, we should all be institutionalized."—Errol Morris