Angelo Pietrasanta, attribuibile a

Ritratto maschile

Olio su tela. Non firmato, ma riconducibile all'opera di Angelo Pietrasanta, pittore italiano della provincia di Milano di cui si conosce un'ampia produzione ritrattistica. Formatosi all'Accademia di Brera., dove fu discepolo di Francesco Hayez, ma subì anche l'influenza, nel taglio storicista e nelle ricerche sul colore, di Giuseppe Bertini, potè successivamente soggiornare e studiare anche a Firenze, ove frequentò il caffè Signorini e conobbe molti artisti, tra i quali Telemaco Signorini. Pietrasanta si inserì pienamente nel progetto dell'esaltazione dei personaggi di spicco della cultura e della storia italiana, a seguito della raggiunta unità nazionale. Nella sua ampia produzione ritrattistica si trovano numerosi personaggi pubblici (ricordiamo il Ritratto di Vittorio Emanuele II,Re di Italia) ma anche personaggi meno noti, appartenenti alla emergente classe media, che il Pietrasanta ritraeva,con grande efficacia verista, sottolineando l'orgoglio e la fierezza del loro status. L'opera presentata - di bella mano e notevole per l'intensità dello sguardo, l'accuratezza dei particolari, il forte verismo, la luminosità - è riconducibile alla produzione di questo artista. Presente qualche piccola caduta di colore; in cornice coeva.

Disegno di Raffaele Postiglione

Partenza per la guerra

China e acquarello su carta. Firmato in basso a sinistra. Nella scena di ambientazione classica, un soldato greco, già bardato per la guerra, saluta la moglie e il figlioletto disperati. Raffaele Postiglione, fratello dell'altrettanto famoso Luca, si dedicò prevalentemente alla pittura di soggetti storici e religiosi. Il disegno è presentato in cornice coeva.

Antonio Gianlisi, attribuibile a

Natura morta con tappeti, gioielli, frutta e specchio

Olio su tela. La natura morta è localizzata nella camera privata di una ricca signora, dalla tipologia dei numerosi oggetti sparsi nell'ambiente, tra cui la camicia gettata sulla poltrona, i gioielli e il tavolo da toeletta con lo specchio, la frutta e un vassoio con brocca e bicchieri. Restaurato e ritelato, è presentato in cornice antica coeva.

Il Tragico Ritorno

Olio su tela. Si tratta molto probabilmente di una rappresentazione pittorica di un tragico episodio antisemitico. A destra un militare in uniforme russa, di ritorno a casa ferito, si ritrova davanti agli occhi la drammatica scena della famiglia trucidata, che il rabbino sta vegliando in preghiera. La finestra divelta, i cassetti a soqquadro,indicano l'irruzione forzata degli assassini. A sinistra della specchiera troviamo una scritta in ebraico che potrebbe suggerire la localizzazione o la traccia che l'artista propone. La parola potrebbe essere tradotta con "Ciro", e potrebbe riferirsi alla zona della Georgia ed Azerbaijan attraversata dal Kura,fiume che dalla Turchia sfocia nel Mar Caspio, noto appunto nell'800 come Ciro. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice dell'800.

Ritratto maschile

Olio su tela. L'uomo ritratto, di età matura, è raffigurato in posizione ruotata di tre quarti, seduto su una poltroncina in stile impero sulla cui spalliera appoggia elegantemente il braccio, lo sguardo sereno e sicuro che fissa il suo osservatore. Pur se non firmato, il dipinto è sicuramente riconducibile ad autore di qualità, vicino ai modi di Vittorio Corcos (1859-1933). Ritelato, è in cornice in stile.

Enrico Benzoni

Ritratto maschile,1899

Olio su tela. Firmato e datato 1899 in basso a destra. L'autore , nato da Clusone (BG) da famiglia di artisti, fu attivo alla fine del XIX secolo, prevalentemente nei piccoli centri della Val Seriana; alcuni suoi dipinti si trovano nella chiesa parrocchiale di S.Bartolomeo di Songavazzo, comune poco sopra Clusone. Presentato in cornice dorata coeva.

Venere Dormiente con Amorino

Olio su tela. Sulla scia dell'omonima tela di Andrea D'Antoni (1811-1868), pittore palermitano neoclasssico attratto dai temi e dalle atmosfere tipiche della vena romantica, è qui raffigurata la Venere dormiente, nuda e languidamente sdraiata su un tappeto erboso sotto un albero, mentre un amorino curioso confronta la sua nudità con quella della donna; in secondo piano, altrettanto rilassato, il suo compagno; lo sfondo naturalistico, nei colori scuri, esalta il contrasto con il candore della pelle delle figure. Di mano dilettantesca ma gradevole. Già restaurato (toppe al retro), necessita di ritenzione della tela.

Enrico Benzoni

Ritratto femminile, 1896

Olio su tela. Firmato e datato 1896 in basso a destra. L'autore , nato da Clusone (BG) da famiglia di artisti, fu attivo alla fine del XIX secolo, prevalentemente nei piccoli centri della Val Seriana; alcuni suoi dipinti si trovano nella chiesa parrocchiale di S.Bartolomeo di Songavazzo, comune poco sopra Clusone. Presenta piccola lacerazione in basso a destra. Presentato in cornice dorata coeva.

Enrico Benzoni

Ritratto maschile,1894

Olio su cartone. Firmato e datato 1894 in basso a destra. L'autore, nato da Clusone (BG) da famiglia di artisti, fu attivo alla fine del XIX secolo, prevalentemente nei piccoli centri della Val Seriana; alcuni suoi dipinti si trovano nella chiesa parrocchiale di S.Bartolomeo di Songavazzo, comune poco sopra Clusone. Presentato in cornice dorata coeva.

Ritratto maschile

Olio su cartone. Presentato in cornice coeva.

Ritratto di dama

Olio su tavola di rovere. La dama è ritratta in un momento di relax informale, nel suo studio ove si dedica alle belle arti, come dal libro che tiene in mano e dalla mandola appoggiata al divano su cui è seduta. Risaltano il rosso della sopravveste e la ghirlanda di rose che incornicia il quadro alle sue spalle, analogo al mazzo ai suoi piedi. Sul retro della tavola è presente un'etichetta cartacea di inventario, con scritta attributiva in francese a "Serrur, né au XVIII siècles, école francaise, peintre de genre et de portraits": si riferisce a Henry Auguste César Serrur (1794-1865), che effettivamente produsse molti ritratti di personaggi importanti. L'etichetta identifica inoltre la dama ritratta nella Princesse des Ursins: con tale titolo, corruzione del nome Orsini che essa si attribuì e le fu permesso di usare, solitamente ci si riferiva a Marie Anne de La Trémoille (1642 – 1722), nobildonna francese che giocò un ruolo di centrale importanza alla Corte Reale Spagnola durante i primi anni di regno di re Filippo V. Si tratterebbe quindi di un ritratto non dal vero eseguito dal pittore francese. L'opera è presentata in cornice coeva.

Ritratto di Bambina

Annetta

Acquarello su carta. Delicato e ben realizzato ritratto di bambina, con il nome scritto a mano in basso. E' presentato in cornice dorata coeva.