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ARTE CONTEMPORANEA
 

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In queste sezione puoi trovare tutte le opere di Arte Contemporanea in vendita nel nostro catalogo online. Un’ampia e raffinata selezione che comprende dipinti, disegni, collage, serigrafie, litografie, sculture, manifesti di artisti italiani e internazionali. Tutti pezzi unici con cui potrai arredare la tua abitazione

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Opera di Bepi Romagnoni 1960
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ARARCO0202736
Opera di Bepi Romagnoni 1960

ARARCO0202736
Opera di Bepi Romagnoni 1960

Grafite su carta. Firmato e datato agosto 1960 in basso a destra. Corredata da autentica su foto dello Studio Marconi di Milano. Bepi Romagnoni, giovane artista milanese morto tragicamente in giovane età, è stato un esponente del movimento pittorico del realismo esistenziale che si ispirava alla filosofia di Kierkegaard, di Camus, di Sartre: si ritrova tale ispirazione nei temi scelti a soggetto delle sue opere - vuoto, l'incomunicabilità fra i personaggi, la solitudine e le differenze fra ceti sociali-, sia in quelle pittoriche che nei successivi collages. Fu sempre aggiornato nei confronti dell'arte contemporanea internazionale (come il gruppo Cobra e l'informale europeo) e si interessò anche alla pittura muralista messicana di José Clemente Orozco, cominciando a risentire nella sua produzione di forti accenti espressionistici, e poi, dalla fine degli anni '50 e inizi '60, delle influenze surrealiste, popolando la sua pittura di segni grafici e creando talvolta immagini fitomorfe e zoomorfe. L'opera proposta appartiene a questo periodo. E' presentata in cornice.

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Opera di Bepi Romagnoni 1960
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ARARCO0202735
Opera di Bepi Romagnoni 1960

ARARCO0202735
Opera di Bepi Romagnoni 1960

Tecnica mista su carta. Firmato e datato giugno 1960 in basso a destra. Corredata da autentica su foto dello Studio Marconi di Milano. Bepi Romagnoni, giovane artista milanese morto tragicamente in giovane età, è stato un esponente del movimento pittorico del realismo esistenziale che si ispirava alla filosofia di Kierkegaard, di Camus, di Sartre: si ritrova tale ispirazione nei temi scelti a soggetto delle sue opere - vuoto, l'incomunicabilità fra i personaggi, la solitudine e le differenze fra ceti sociali-, sia in quelle pittoriche che nei successivi collages. Fu sempre aggiornato nei confronti dell'arte contemporanea internazionale (come il gruppo Cobra e l'informale europeo) e si interessò anche alla pittura muralista messicana di José Clemente Orozco, cominciando a risentire nella sua produzione di forti accenti espressionistici, e poi, dalla fine degli anni '50 e inizi '60, delle influenze surrealiste, popolando la sua pittura di segni grafici e creando talvolta immagini fitomorfe e zoomorfe. L'opera proposta appartiene a questo periodo. E' presentata in cornice.

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Opera di Aldo Spoldi
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ARARCO0202388
Opera di Aldo Spoldi

Figura 1979

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Opera di Aldo Spoldi

Figura 1979

Matite su carta. Firmato e datato in basso a destra. Artista ironico, ludico, teatrale Aldo Spoldi è pittore, scultore, musicista, scrittore, docente all'Accademia di Brera e membro della Società di Patafisica, definita inizialmente come la scienza delle soluzioni immaginarie dal suo creatore, lo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry, e spesso considerata come una logica dell'assurdo, uno schema metafisico eccentrico e una parodia della metafisica. La produzione di Spoldi, in tutte le sue forme, segue questa visione appunto patafisica della realtà. , maturandone le variazioni sulla scia dei cambiamenti del tempo. Questa figura di uomo in biciletta appare quasi visionaria, per la sua mancanza di parti, come se il personaggio si stesse dissolvendo. L'opera è presentata in cornice.

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Opera di Davide Benati
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ARARCO0202392
Opera di Davide Benati

Suoni Silenzio 1992

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Opera di Davide Benati

Suoni Silenzio 1992

Grafite su carta. Firmato e datato in basso a destra.. Corredato di foto con i dati dell'opera (titolo, data ,dimensioni, tecnica) e il numero d'archivio della collezione. Utilizzando soprattutto l'acquarello e la grafite, Davide Benati dà vita a un universo di forme fluttuanti, transitorie e fugaci, espresse attraverso una pittura colta, fatta di suggestioni e di memorie letterarie e personali; le sue figure attingono al mondo della natura, dove fiori e foglie diventano un puro organismo pittorico, ove prevalgono le spazialità . L'opera proviene da un'importante collezione privata storica milanese. E' presentata in cornice.

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Dipinto di Dedo Domenicone
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ARARCO0200952
Dipinto di Dedo Domenicone

L'ispezione 1970

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Dipinto di Dedo Domenicone

L'ispezione 1970

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Al retro ulteriore firma con dichiarazione di autenticità, e il titolo. Citate inoltre le catalogazione dell'opera su riviste e pubblicazioni. Originario di Gattinara nel vercellese, Dedo Domenicone amò raffigurare piccole creature animali, spesso reinterpretate in chiave fantastica, e collocate in un ambiente quasi onirico. L'opera è presentata in cornice.

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Dipinto firmato Dedo Domenicone
ARARCO0197925
Dipinto firmato Dedo Domenicone

Fanta Viaggio all'Isola Bella

ARARCO0197925
Dipinto firmato Dedo Domenicone

Fanta Viaggio all'Isola Bella

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Al retro ulteriore firma con dichiarazione di autenticità, e il titolo. Originario di Gattinara nel vercellese, Dedo Domenicone raffigurò spesso nelle sue opere luoghi e personaggi delle sue terre, reinterpretandoli in una chiave fantastica, come questo scorcio dell'Isola Bella sul Lago Maggiore, sorvolata da un grande insetto cavalcato da un bambino azzurro. L'opera è presentata in cornice.

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Dipinto di Claudio Astrologo
ARARCO0198518
Dipinto di Claudio Astrologo

Composizione con Figure 1969

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Dipinto di Claudio Astrologo

Composizione con Figure 1969

Olio su tela. Firmato e datato in alto a destra. Al retro presente ulteriore firma e data. L'artista autodidatta Claudio Astrologo ha privilegiato nella sua pittura soggetti sociali, pur senza concentrarsi sulla denuncia, ma piuttosto su una riflessione sull'uomo; legato all'ambiente romano di Guttuso, nel dopoguerra sviluppa unna figurazione di tipo realista, che dagli anni Sessanta si volge verso un linguaggio astratto-espressionista, che giunge poi in seguito a una sorta di sperimentalismo figurativo.

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1984
ARARCO0190586
Disegno su Carta di Fausto Melotti 1984

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1984

Tempera, matita e carboncino su carta. Firmato al retro. Il disegno è registrato presso l'Archivio Fausto con codice DIS 84020. Fausto Melotti, fu un artista poliedrico e molto prolifico e risulta quasi impossibile legare la sua produzione ad una particolare tecnica o tematica, senza fornire una visione solo parziale della sua visione artistica. Le caratteristiche salienti che risultano costanti in Melotti sono il geometrismo, lo studio dell'astrazione, che lo porta ad utilizzare elementi realistici ma non accurati scientificamente, e il disporre gli elementi in modo che ricordino un ritmo musicale, un particolare che rimanda alla sua formazione da musicista Scultore, pittore, musicista, poeta, realizzò numerosi disegni progettuali per le sue opere. Il disegno ha rappresentato per lui un esercizio fondamentale, per trasfondere l' originale tratto grafico dai fogli di carta nelle sculture e nelle ceramiche. Le sculture per cui è maggiormente conosciuto sono costituite da elementi geometrici realizzati con metalli (ottone, ferro e oro) lavorati in filamenti sottili, dando vita a composizioni eteree, senza peso e quasi fragili. L'opera è presentata in cornice.

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1972
ARARCO0190585
Disegno su Carta di Fausto Melotti 1972

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1972

Matita su carta. Firmato al retro. Il disegno è registrato presso l'Archivio Fausto Melotti con codice DIS 72010, riportante i dati dell'opera. Fausto Melotti, fu un artista poliedrico e molto prolifico e risulta quasi impossibile legare la sua produzione ad una particolare tecnica o tematica, senza fornire una visione solo parziale della sua visione artistica. Le caratteristiche salienti che risultano costanti in Melotti sono il geometrismo, lo studio dell'astrazione, che lo porta ad utilizzare elementi realistici ma non accurati scientificamente, e il disporre gli elementi in modo che ricordino un ritmo musicale, un particolare che rimanda alla sua formazione da musicista Scultore, pittore, musicista, poeta, realizzò numerosi disegni progettuali per le sue opere. Il disegno ha rappresentato per lui un esercizio fondamentale, per trasfondere l' originale tratto grafico dai fogli di carta nelle sculture e nelle ceramiche. Le sculture per cui è maggiormente conosciuto sono costituite da elementi geometrici realizzati con metalli (ottone, ferro e oro) lavorati in filamenti sottili, dando vita a composizioni eteree, senza peso e quasi fragili. L'opera è presentata in cornice.

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1972
ARARCO0190587
Disegno su Carta di Fausto Melotti 1972

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1972

Matita su carta. Firmato al retro. Il disegno è registrato presso l'Archivio Fausto Melotti, con codice DIS 72016. Fausto Melotti, fu un artista poliedrico e molto prolifico e risulta quasi impossibile legare la sua produzione ad una particolare tecnica o tematica, senza fornire una visione solo parziale della sua visione artistica. Le caratteristiche salienti che risultano costanti in Melotti sono il geometrismo, lo studio dell'astrazione, che lo porta ad utilizzare elementi realistici ma non accurati scientificamente, e il disporre gli elementi in modo che ricordino un ritmo musicale, un particolare che rimanda alla sua formazione da musicista Scultore, pittore, musicista, poeta, realizzò numerosi disegni progettuali per le sue opere. Il disegno ha rappresentato per lui un esercizio fondamentale, per trasfondere l' originale tratto grafico dai fogli di carta nelle sculture e nelle ceramiche. Le sculture per cui è maggiormente conosciuto sono costituite da elementi geometrici realizzati con metalli (ottone, ferro e oro) lavorati in filamenti sottili, dando vita a composizioni eteree, senza peso e quasi fragili. L'opera è presentata in cornice.

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1979
ARARCO0190590
Disegno su Carta di Fausto Melotti 1979

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1979

Matita su carta. Firmato al retro. Il disegno è registrato presso l'Archivio Fausto Melotti, con codice DIS 79005. Fausto Melotti, fu un artista poliedrico e molto prolifico e risulta quasi impossibile legare la sua produzione ad una particolare tecnica o tematica, senza fornire una visione solo parziale della sua visione artistica. Le caratteristiche salienti che risultano costanti in Melotti sono il geometrismo, lo studio dell'astrazione, che lo porta ad utilizzare elementi realistici ma non accurati scientificamente, e il disporre gli elementi in modo che ricordino un ritmo musicale, un particolare che rimanda alla sua formazione da musicista Scultore, pittore, musicista, poeta, realizzò numerosi disegni progettuali per le sue opere. Il disegno ha rappresentato per lui un esercizio fondamentale, per trasfondere l' originale tratto grafico dai fogli di carta nelle sculture e nelle ceramiche. Le sculture per cui è maggiormente conosciuto sono costituite da elementi geometrici realizzati con metalli (ottone, ferro e oro) lavorati in filamenti sottili, dando vita a composizioni eteree, senza peso e quasi fragili. L'opera è presentata in cornice.

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1980
ARARCO0190589
Disegno su Carta di Fausto Melotti 1980

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Disegno su Carta di Fausto Melotti 1980

Matita su carta. Firmato al retro. Il disegno è registrato presso l'Archivio Fausto Melotti, con codice DIS 80037. Fausto Melotti, fu un artista poliedrico e molto prolifico e risulta quasi impossibile legare la sua produzione ad una particolare tecnica o tematica, senza fornire una visione solo parziale della sua visione artistica. Le caratteristiche salienti che risultano costanti in Melotti sono il geometrismo, lo studio dell'astrazione, che lo porta ad utilizzare elementi realistici ma non accurati scientificamente, e il disporre gli elementi in modo che ricordino un ritmo musicale, un particolare che rimanda alla sua formazione da musicista Scultore, pittore, musicista, poeta, realizzò numerosi disegni progettuali per le sue opere. Il disegno ha rappresentato per lui un esercizio fondamentale, per trasfondere l' originale tratto grafico dai fogli di carta nelle sculture e nelle ceramiche. Le sculture per cui è maggiormente conosciuto sono costituite da elementi geometrici realizzati con metalli (ottone, ferro e oro) lavorati in filamenti sottili, dando vita a composizioni eteree, senza peso e quasi fragili. L'opera è presentata in cornice.

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Dipinto Naif di Mario Previ
ARARCO0193029
Dipinto Naif di Mario Previ

La Semina 1979

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Dipinto Naif di Mario Previ

La Semina 1979

Olio su vetro. Firmato e datato in basso a destra, con il simbolo dell'artista, la figurina stilizzata di un uomo in carrozzina. AL retro etichetta con ulteriore firma e di dati dell'opera. Il dipinto in stile naif propone un momento della vita contadina, ovvero la semina del piccolo campo; il contadino lavora nel piccolo appezzamento di terreno, quasi un orto, con le galline che becchettano intorno a lui, e all'intorno verdi colline, illuminate da un enorme sole sfavillante. E' un'opera su vetro del pittore Mario Previ, che dall'età di diciotto anni vive e dipinge su una carrozzina, per una tetraplegia conseguente ad un tuffo nel suo Taro. Ha detto di sè :" Il mondo, il passare del tempo, da questo punto di vista (la sedia a rotelle) insegnano tante cose. Impari a svegliarti ogni mattina con uno scopo, anche se il tuo corpo è dolente, se ogni gesto genera sofferenza e dipendi dagli altri e mollare potrebbe essere una soluzione facile. E invece, l'arte, la pittura, insieme alla serenità del mio mondo, degli amici, mi danno un'energia incredibile. Mi hanno salvato, dandomi la forza di vivere". Nel 1974, tre anni dopo l'incidente, ispirato da una trasmissione televisiva sui pittori naif jugoslavi, in particolare dalle opere su vetro di Mijo Kovacic, Previ inizia a dipingere e ad imparare l'arte della pittura su vetro da autodidatta, fino ad arrivare a farsi conoscere ed apprezzare per i suoi dipinti. Nei suoi naif Mario Previ racconta una realtà ormai quasi scomparsa, storie reali se pur in tono fiabesco, fa rivivere tradizioni perdute, spaccati di vita appartenuta ad altre generazioni, quelle della civiltà contadina (da cui peraltro lui proviene), ma ciò che più emerge dalle sue visioni sono le “forë”, quelle che si potevano ascoltare un tempo nei “firossi”, le serate tradizionali delle frazioni del parmense dedicate al ritrovarsi per raccontare aneddoti, racconti e curiosità storiche, spesso di fronte al fuoco del caminetto, quando fuori c'era freddo e nevicava. L'opera è presentata in cornice.

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Disegno di Fausto Melotti
SELECTED
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ARARCO0190584
Disegno di Fausto Melotti

Progetto per Scultura

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Disegno di Fausto Melotti

Progetto per Scultura

Matita su carta filigranata. Firmato in basso a sinistra. Il disegno è corredato di autentica su foto dell'Archivio Fausto Melotti, con codice DIS 36 015, riportante i dati dell'opera. Fausto Melotti, fu un artista poliedrico e molto prolifico e risulta quasi impossibile legare la sua produzione ad una particolare tecnica o tematica, senza fornire una visione solo parziale della sua visione artistica. Le caratteristiche salienti che risultano costanti in Melotti sono il geometrismo, lo studio dell'astrazione, che lo porta ad utilizzare elementi realistici ma non accurati scientificamente, e il disporre gli elementi in modo che ricordino un ritmo musicale, un particolare che rimanda alla sua formazione da musicista Scultore, pittore, musicista, poeta, realizzò numerosi disegni progettuali per le sue opere. Il disegno ha rappresentato per lui un esercizio fondamentale, per trasfondere l' originale tratto grafico dai fogli di carta nelle sculture e nelle ceramiche. Le sculture per cui è maggiormente conosciuto sono costituite da elementi geometrici realizzati con metalli (ottone, ferro e oro) lavorati in filamenti sottili, dando vita a composizioni eteree, senza peso e quasi fragili. L'opera è presentata in cornice.

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Nikas Safronov
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Nikas Safronov

San Giorgio 1992

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Nikas Safronov

San Giorgio 1992

Olio su tavola. Firmato in basso a destra. Al retro in cirillico presenti il titolo, la data e la localizzazione a Bergamo. L'artista lituano, che attualmente vive e lavora tra Mosca, l'Italia e il Regno Unito, è considerato uno dei più importanti artisti russi contemporanei. Nella sua ampia produzione si trovano paesaggi, nature morte, molti ritratti di personaggi famosi e le sue composizioni surreali, espressione di una sua peculiare "visione onirica" della realtà. Anche in questa tavola, seppur nello stile delle icone tradizionali, viene proposta la raffigurazione del famoso San Giorgio in una chiave surreale che rimanda a De Chirico, ove al drago viene sostituito un'oca, la testa del santo è un uovo, di contorno vi sono figure di maghe..... un'interpretazione chiaramente poco ortodossa! La tavola presenta una fenditura verticale. L'opera è presentata in cornice.

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Due disegni di Jean Cocteau
SELECTED
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ARARCO0189007
Due disegni di Jean Cocteau

Tre Volti otto Foglie

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Due disegni di Jean Cocteau

Tre Volti otto Foglie

Gouache su carta. Al retro son presenti adesivi di provenienza da Asta Sotheby's con il nome dell'artista e il titolo originale "Three faces eight leaves". Si tratta di due disegni simili, con lo stesso soggetto seppur con piccole differenze, e colorati con tecniche diverse. Jean Cocteau fu artista poliedrico: scrittore, drammaturgo, commediografo, si dilettò anche di arti visive, amando sperimentare tutte le avanguardie del suo secolo. Jean Cocteau pubblicò il suo primo libro di disegni nel 1923, a soli 36 anni. In esso il poeta ha ritratto i suoi amici Raymond Radiguet, Pablo Picasso, Erik Satie, Francis Poulenc, ma anche numerose scene di vita quotidiana parigina, i balletti russi di Nijinski, allegorie, caricature, immagini poetiche. Cocteau si rivela un bozzettista pieno di talento, ma soprattutto un artista capace di cogliere l'essenza dei volti, dei comportamenti, delle debolezze umane. Opera in cornice.

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Opera di Luca Caccioni
ARARCO0190687
Opera di Luca Caccioni

'guardo Ulisse Aldrovandi' 1991-92

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Opera di Luca Caccioni

'guardo Ulisse Aldrovandi' 1991-92

Tecnica mista su carta. Al retro il timbro dell'artista con la firma, il titolo e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera presentata in cornice.

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Opera di Luca Caccioni
ARARCO0190688
Opera di Luca Caccioni

Eolico 1991

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Opera di Luca Caccioni

Eolico 1991

Tecnica mista su carta. Al retro il timbro dell'artista con la firma, il titolo e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera presentata in cornice.

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Opera di Luca Caccioni 1992
ARARCO0183628
Opera di Luca Caccioni 1992

ARARCO0183628
Opera di Luca Caccioni 1992

Tecnica mista su carta. Al retro il timbro dell'artista con la firma e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera in cornice.

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Opera di Luca Caccioni 1991
ARARCO0183626
Opera di Luca Caccioni 1991

ARARCO0183626
Opera di Luca Caccioni 1991

Tecnica mista su carta. Al retro il timbro dell'artista con la firma e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera in cornice.

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