Le prime vittime del petrolio - Kut-El-Amara 1916

Franco Giannantoni, Ibio Paolucci
Edizioni Arterigere

Nelson Cenci
U. Mursia editore

Mario Rigoni Stern era il suo sergente e con lui Nelson Cenci ha vissuto la guerra sul fronte russo. Ufficiale degli alpini nel battaglione Vestone, partito per la Russia nel giugno del '42, Cenci ricorda e narra - con un linguaggio rapido e tagliente - l'odissea del suo reparto attraverso la pianura russa fino alle montagne del Caucaso. Ferito alla gamba nella battaglia di Nikolajewka, Cenci è costretto ad abbandonare il fronte, caricato su una slitta trainata da un mulo, verso l'ospedale di Karkov. Verso la libertà, la quiete che non esiste per aver abbandonato tanti compagni al loro destino, il ritorno a casa. I ricordi si affastellano, obbligano a narrare, a scrivere, a tornare al fronte con la penna in mano.

Giovanni Bonomi
Nuove Edizioni

Correlli Barnett
Biblioteca Universale Rizzoli

Annette Wieviorka, Séverine Nikel
Edition Albin Michel

Annette Wieviorka a vécu cette expérience rare pour un chercheur de voir son objet d'étude la mémoire du génocide des Juifs passionner le grand public, les médias, les pouvoirs publics. Depuis la publication de sa thèse, Déportation et génocide, en 1992, elle a été partie prenante de tous les débats et a participé à la mission Mattéoli sur la spoliation des Juifs de France et au soixantième anniversaire de l'ouverture des camps d'Auschwitz.

Pourquoi la « mémoire de la Shoah », le « devoir de mémoire » et le « témoin » tiennent-ils la place qu'ils occupent aujourd'hui dans nos sociétés ? Quel sens cela a-t-il et quels malentendus se sont installés ? Que faut-il transmettre aux générations futures ? Ce sont quelques-unes des questions posées au fil de ce dialogue, qui retrace un itinéraire intellectuel singulier, placé sous le signe de la liberté de pensée, et dont les grandes préoccupations puisent du côté des interrogations les plus douloureuses et les plus controversées du tragique XXe siècle.

Marco Patricelli
Hobby & Work Publishing

"La mia fuga dal Gran Sasso fu la più audace e moderna di tutte...". Così Mussolini nel suo "Storia di un anno". A distanza di molti decenni da quei fatti è ancora difficile dargli torto. L'Operazione Quercia, il blitz che nel 1943 liberò il Duce da Campo Imperatore, non fu soltanto un esempio perfetto di assalto su microscala, ma rappresentò anche la premessa politica alla nascita della R.S.I. Eppure molte ombre gravano ancora sui retroscena dell'operazione, a partire dal ruolo truffaldino giocatovi dalI'SS Otto Skorzeny, che si unì al salvataggio solo all'ultimo istante, rischiò di farlo fallire e, a cose fatte, "scippò" il successo al vero protagonista del raid, il maggiore Harald Mors, ufficiale competente e modesto il cui futuro immediato contemplerà, come "premio", un trasferimento sul fronte orientale. Forte di acquisizioni e testimonianze inedite, "Liberate il Duce!" di Marco Patricelli torna in libreria con una nuova edizione riveduta e ampliata. Il saggio ricostruisce ogni dettaglio dell'Operazione Quercia, dall'arresto del Duce alle affannose ricerche tedesche per individuarne il luogo di prigionia, dai concitati preparativi del blitz al suo fulmineo svolgimento, fino all'arrivo nel Reich di un frastornato Mussolini. Introduzione di Giordano Bruno Guerri.

Paolo Di Martino
Le Château Edizioni

Max Frisch
Edizioni Casagrande

AA. VV.
Istituto Editoriale Cisalpino

Daniela Stanco, Patrizia Giuliani
Rivista Marittima

Angelo Pirocchi
Osprey Military - Ravelin

The Italian Reparti d'Assalto (Assault Units) of World War I (1914-1918) were a truly elite force. The word ardito (pl. arditi) means bold or daring, and, as their name suggests, their role required courage, as well as specific combat skills. This book takes a close look at the origins, training, dress, weaponry and equipment of the Arditi, and examines the daily life, motivation and combat role of these elite soldiers. The legacy of their identity is also examined, in the presence of D'Annunzio and rise to power of Mussolini in post-war Italy.

Renzo Modiano
Mimesis

Un semplice appunto sulla pagella delle elementari, una condanna orribile, una lunga fuga miracolosa, tra i pericoli della grande storia e la solidarietà della gente. "Di razza ebraica" racconta la vicenda di un bimbo di sette anni, catapultato dalle leggi razziali in un viaggio alla ricerca della salvezza. Allontanato dai genitori, dalla cruda quanto efficace intuizione del padre che divide la famiglia per salvarla, il piccolo protagonista di queste pagine impara sulla sua pelle la legge dei potenti. Impara a non fare domande, a reprimere ogni sentimento per sopportare il dramma. Ma alla fine il piccolo protagonista, grazie all'umanità di chi lo ha nascosto, si salva e si ricongiunge con la sua famiglia. Il libro è dedicato a tutti i bambini strappati alle loro case in Roma il 16 Ottobre 1943.