Goyard Baule Armadio Antico

Baule da viaggio anni '20 firmato Goyard Paris. Si tratta di un raro baule cassettone: una volta aperto il coperchio e la parte anteriore ci troviamo davanti tre ampi cassetti: all'epoca era un modo per mantenere gli indumenti in ordine fino a destinazione, nonostante i lunghi viaggi transoceanici. La rarità è data anche dal colore nero, ottenuto dalla copertura del legno da parte di carta cerata, che serviva per proteggere dall'acqua. Le bordure sono in lousine e gli angoli e le maniglie in ottone, particolari e borchie in bronzo. Goyard Paris è uno dei marchi più importanti al mondo ormai da duecento anni. Ha iniziato a produrre bauli come pezzi unici e interamente realizzati a mano già a fine '700 con la Maison Martin, che creava imballaggi di qualità per articoli di pregio. Francois Goyard fu assunto come apprendista presso la Maison nel 1845, per prenderne successivamente il timone e passarlo al figlio Edmond. Negli anni i bauli hanno continuato a seguire gli standard più elevati e rigorosi. Questo pezzo, oggetto da arredo o collezione, può essere restaurato a richiesta.

Lombardia Metà XVIII Secolo

Comò barocchetto lombardo sorretto da eleganti gambe mosse, presenta fianchi e fronte bombati e mossi, è dotato di due cassetti. Impiallacciato in radica di noce, è ornato con filettature in bois de rose; interni in pioppo.

Olio su tela. Scuola veneta del XVII secolo. Sulle cornici sono apposte targhette attributive all'ambito di Elisabetta Marchioni , la pittrice originaria di Rovigo e attiva tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, specializzata in nature morte di fiori e frutta. Le due composizioni sono caratterizzate da grappoli di fiori di diversi colori -in una tela un'unica varietà floreale, le peonie, in cromie diverse, nell'altra fiori differenti con una gamma più vasta anche di colori-, collocati in modo piuttosto disordinato su sfondi molto scuri, dominati dal nero, da cui emergono con la loro forza cromatica; in uno dei dipinti i fiori sono raccolti in un mazzo dentro un vaso color rame, nell'altro invece si intravvede un piatto in peltro e forse un sottile vaso, appena accennato, su cui si fiori sono appoggiati. I dipinti sono stati restaurati e ritelati. Sono presentati in cornice dorate di fine '800.

Italia XX Secolo

Coppia di lampade da terra in bronzo dorato, dalla forma di tripodi poggianti su piedi ferini, a sostenere la parte superiore ornata da teste leonine, drappi e ceramiche parzialmente dorate e smaltate ornate con greche fitomorfe; presentano paralume in tessuto.

Olio su tela. Scuola romana del XVII secolo. Il paesaggio, ampio ed arioso, pervaso da una atmosfera "classica", senza tempo, si inserisce nella corrente classicheggiante delle vedute ideali tratte dalla campagna romana, introdotte a Roma con grande fortuna nel corso del XVII secolo sull'esempio di Carracci, Domenico, Albani e dei francesi Poussin, Dughet, Lorrain, e continuate poi anche nel secolo successivo con artisti quali Andrea Locatelli. Questo tipo di dipinti di paesaggio miravano ad esaltare i princìpi di bellezza, ragione, ordine e misura propri del mondo classico, a celebrare il valore della storia, la fiducia ereditata dagli antichi nelle virtù dell'uomo e nelle sue possibilità. Nella natura di questi paesaggi, che non è abbandonata al caos, ma è composta, ordinata, non turbata da elementi violenti o disordinati, si collocano le figure umane, vestite all'antica come in questo dipinto, in cui una coppia abbigliata con tuniche classiche conversa amabilmente seduta (anzi, semisdraiata quasi come se fossero su un triclinio) in mezzo ad una campagna ombrosa e verdeggiante, in prossimità di un tranquillo fiumicello; in lontananza si intravvedono le costruzioni di una città e lo sguardo si perde poi nella continuità ordinata e tranquilla delle dolci colline laziali. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

Italia XIX Secolo

Coppia di colonne porta busto realizzate in marmo verde antico tronco, con un basamento in marmo bianco di Carrara modanato.

Lombardia ultimo quarto XVIII secolo

Cassettone vicino alla produzione GBM con piano in marmo grigio, fronte a 3 cassetti di cui il più piccolo in fascia sottopiano, cassetti sottostanti recanti medaglione con intarsio con scena mitologica che viene riproposto sui fianchi. Tutta la struttura è intarsiata in bois de rose, bois de violette e acero a formare motivi floreali. Maniglie sostituite. Lombardia ultimo quarto XVIII secolo

475 x 318 cm

Tappeto Keshan in cotone e lana; nodo esxtra-fine. Fabbricazione mauale.