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Scrittoio Barocchetto Lombardo

Lombardia secondo quarto XVIII secolo

Codice: ANTASC0206738

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Scrittoio Barocchetto Lombardo - Lombardia secondo quarto XVIII secolo

Caratteristiche

Lombardia secondo quarto XVIII secolo

Stile:  Barocchetto (1720-1770)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Origine:  Lombardia, Italia

Essenza principale:  Acero Noce

Materiale:  Impiallacciatura di Radica di Noce

Descrizione

Scrittoio poggiante su gambe mosse con piedi caprini, cassetto nella fascia sottopiano, piano e alzata con cimasa intagliata raffigurante motivi fitomorfi e stella centrale. Sul fondo l'alzata presenta una sporgenza coeva indicante l'appartenenza del mobile ad una boiserie, probabilmente una libreria. Il mobile è decorato con intarsi ritraenti motivi floreali presenti nel legno massello del piano e impiallacciatura in radica di noce con filettaure in acero presente anche su cassetto e alzata. Lombardia secondo quarto XVIII secolo

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura. Cerchiamo di presentare lo stato reale del mobile nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni (cm):
Altezza: 80,5
Larghezza: 114,5
Profondità: 85,5

Dimensioni massime (cm):
Altezza: 126,5

Informazioni aggiuntive

Stile: Barocchetto (1720-1770)

Con questo termine si designa, per quanto specificatamente attiene alla mobilia, una parte della produzione eseguita in Italia nel periodo di tempo compreso tra l'epoca rococò e la prima fase del neoclassicismo.

Si caratterizza per l'impianto formale e decorativo ancora rigidamente in adesione ai dettami cari al periodo barocco (da cui il termine barocchetto) e alle mode Luigi XIV e tuttavia vi si colgono i nuovi tempi nell'adozione di volumetrie più contenute, moduli decorativi più eleganti, spesso direttamente ispirati alla moda francese, ma sempre eseguiti con rigorosi principi di simmetria ornamentale.

La tendenza ad assimilare novità formali e volumetriche ma non a recepirne l'elaborazione ornamentale trova naturale spiegazione in Italia nel fatto che in questo secolo la grande aristocrazia conosce un irrefrenabile declino politico e economico.

Se nel secolo precedente vi fu gran profusione di arredi destinati a ornare dimore di recente costruzione, per mostrare con orgoglio la potenza della famiglia committente, nel Settecento si bada piuttosto ad aggiornare il palazzo con la sola mobilia strettamente necessaria alle nuove esigenze imposte dalla moda o da necessità funzionali.

Si mantiene il vecchio apparato scenografico e il nuovo non deve troppo contrastare.

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Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Acero

Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Materiale: Impiallacciatura di Radica di Noce

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Tavolini modernariato:
Tavolino anni '50
Tavolino anni '40 ABV
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