Dioniso. Anno 35, N. 1, gennaio - Trimestrale di studi sul teatro antico

Giampiera Arrigoni
Viennepierre

Il mondo classico vive oggi una nuova stagione di interesse, documentata dal successo di mostre e iniziative incentrate sul fascino del mito nell'antica Grecia e a Roma. Un gruppo di archeologi (Arslan, Bejor, Orlandini, Sena Chiesa), due grecisti (Del Corno e Zanetto), una latinista (Gualandri), una storica delle religioni (Arrigoni) parlano con i lettori della presenza del mito classico fra noi. Le storie, i personaggi, i luoghi del mito sono oggi parte della nostra cultura e condizionano il nostro pensiero: i fili sottili che ci legano a un mondo mai del tutto scomparso giungono a noi attraverso la letteratura, l'archeologia e l'arte. Possiamo così ricostruire vicende di dei, eroi e mortali come se fossero ancora fra noi e comprendere il significato delle antiche leggende ispirate alle eterne vicende del vivere umano, l'amore, la vendetta, l'orgoglio, l'eroismo, la guerra e la pace. In queste conversazioni i racconti degli antichi scrittori e le recenti scoperte dell'archeologia si intrecciano in una ricostruzione piena di fascino del mondo classico. In una testimonianza avvincente abbaglianti capolavori della splendida arte greca fanno rivivere l'incanto di una classicità sempre attuale.

Gabriella Brusa Zeppellini
Lucchetti Editore

Luciano Perelli
La Nuova Italia editrice

Reinhold Merkelbach
ECIG

Enrico Livrea
Casa Editrice G. D'Anna

Jacqueline de Romilly
Il Mulino

Calogero Messina
Liviana editrice

Paola Della Morte, Eugenia Mastellone
Loffredo editore

Ida Mastrorosa
Accademia delle Scienze

Massimo Pizzocaro
Levante editore

Luciano Canfora
Salerno editrice

"Del buon uso del tradimento" è il titolo di un celebre libro di Pierre Vidal-Naquet sulla figura e sulla straripante opera del comandante militare, sacerdote, storico Giuseppe Flavio (nato nel 37 d.C. e vissuto fin sotto il regno di Traiano). Straripante e giunta a noi intatta. Come è avvenuta la straordinaria salvazione, caso unico in tutta la storiografia di lingua greca dei quattro secoli che intercorrono tra Polibio e Cassio Dione? Chi prese in carico l'opera e perché? Quale ruolo ebbe in questo prodigioso fenomeno storico-letterario il cosiddetto Testimonium sulla vita e morte di Gesú, inserito nelle Antichità giudaiche di Giuseppe? E cosa intendeva davvero essere quella sottile e tormentata testimonianza? L'interpolazione - se tale è - più controversa della storia dei testi greci racchiude la chiave che può avviare alla soluzione di queste domande. Con qualche sorpresa.

Luciano Canfora
Sellerio editore