Enrico Paribeni
L'Erma di Bretschneider

Edoardo Schuré
Gius. Laterza & Figli

Ugo Bellocchi
Poligrafici SpA

Olio su tela. Il grande dipinto racconta il famoso episodio mitologico del Giudizio di Paride, l'evento che contribuì a scatenare la guerra di Troia. Paride, principe troiano, fu chiamato a dirimere la controversia tra le tre dee Era, Atena e Afrodite, su chi meritasse l'assegnazione del pomo d'oro da assegnare "alla più bella", gettato dalla dea Discordia sulla mensa degli dei. Ognuna delle tre dee promise a Paride una ricompensa in cambio della mela, ed egli scelse Afrodite, che gli aveva promesso la donna più bella del mondo, ovvero Elena la moglie di Menelao, re di Sparta. Nella grande scena Paride è seduto al centro, tra le gambe della dea Afrodite, alla quale tende la mela con il braccio alzato; Afrodite con una mano sta prendendo il pomo, mentre si volta verso l'alto a indicare al dio Cupido, volteggiante sopra di lei, di svolgere il suo incarico. Sulla sinistra le altre due dee danno le spalle, indignate e corrucciate, mentre in alto il dio Mercurio decreta la vittoria di Afrodite, indicandola con il suo bastone, il caduceo simbolo dell' accordo raggiunto, e il dio Cupido, su indicazione di Afrodite, prepara lo strale infuocato con cui farà innamorare Elena di Paride. Completa la scena un putto che dall'alto rovescia da un vaso dell'acqua, forse una sorta di battesimo, ovvero consacrazione della scelta. Le figure, imponenti e fortemente carnali, riempiono la scena in un intreccio di corpi, che con la variazione dei colori degli incarnati - pallidi quelli delle divinità, più acceso quello del principe pastore, (l'unico mortale del fatto!), ma giocati tutti in un' unica gamma cromatica-, realizzano una omogeneità cromatica. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Friedrich Holderlin
Arnoldo Mondadori Editore

Olio su tela. Scuola olandese del XVII secolo. Il giovane nobiluomo, molto serio, si affaccia da una cornice dipinta ovale, su cui appoggia la mano a ostentare l'anello del casato. Il dipinto, già ritelato e applicato su telaio recente, necessita di ulteriore restauro per cadute di colore nella parte dipinta. Presentato in cornice in stile.

Tavolino da centro in legno impiallacciato teak.

Italia XVIII Secolo

Torcere in ferro battuto, poggiante su base a tre piedi. (da rielettrificare) Italia, XVIII Secolo.

Italia Metà '900 ca.

Scultura in bronzo su base in marmo raffigurante giovane pescatore. Sulla base firma dell'artista.

Italia, fine XIX Secolo

Divano Umbertino in noce, seduta, schienale e braccioli imbottiti, rivestiti in ottimo tessuto damascato. Piedi torniti, schienale con intagli fogliacei. Italia, fine XIX Secolo.

Centro Italia Inizio XVIII Secolo

Madia barocca in castagno e noce, centro Italia inizio XVIII secolo. Piano apribile, fronte pannellato. Il mobile è decorato da greca, modanature, cornici a losanga, elementi circolari e fusiformi torniti e da montanti intagliati a motivo fogliaceo.

250 x 155 cm

Tappeto Kerman in cotone e lana, nodo fine e fabbricazione manuale.

Germania Prima Metà XX Secolo

Statuina in porcellana raffigurante una venditrice di fiori. Molto curata l'esecuzione. Sotto la base marchio della manifattura.

Paolo D'Alessio
SEP Editrice

Svezia Anni '50 '60

Centrotavola in vetro pesante trasparente, di forma rettangolare con superficie battuta velata. Firma incisa sotto la base.

Cordelia Fine
Ponte alle Grazie

Gianpaolo Donzelli
La nave di Teseo. Fondazione Meyer

Marco Della Luna, Paolo Cioni
Macro Edizioni

Vincenzo Consolo
Arnoldo Mondadori Editore

Alice Munro
Arnoldo Mondadori Editore

Giovanni Porta
Nicola Zanichelli Editore

Giovanni Porta
Nicola Zanichelli Editore

Giovanni Porta
Nicola Zanichelli Editore

Fausto Melotti
All'insegna del pesce d'oro