XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Credenza neorinascimento fine '800 in noce e impiallacciata noce, sul fronte due ante, un cassetto sotto piano e uno nella base sopra i piedi, decorazioni con pannelli intagliati di gusto rinascimentale, piedi torniti.

Filippo Tommaso Marinetti
A. Mondadori editore

XX Secolo - dal 1901 al 2000

Tavolo in stile barocchetto realizzato nei primi anni del '900 in noce intagliato e impiallacciato in radica sulla fascia, all'interno del piano è contenuto un marmo in macchia vecchia. I fianchi sono apribili per permettere di allungare il tavolo, prolunghe non presenti.

XX Secolo - dal 1901 al 2000

Tavolo in stile neorinascimento realizzato in noce e impiallacciatura di noce della prima metà del XX secolo. Retto da sei colonne corinzie intagliate.

Giuseppe de Angelis (Peppe Dea)
s.e.

243 x 122 cm

Tappeto Mosul in lana, nodo grosso; fabbricazione manuale.

Luciano Silva
Elle Esse

Olivier Poncet
Perrin/ Bibliothèque nationale de France

Angela Pellicciari
Edizioni Ares

Che cos'è la massoneria? Quando la massoneria perla di morale, si riferisce a quella comunemente definita tale o ad altro? Chiesa cattolica e massoneria sono da sempre su fronti contrapposti e inconciliabili. L'autrice si ripromette di fare luce sulla massoneria moderna, ricorrendo al magistero pontificio, illustrato con considerazioni di tipo storico-documentale.

Lawrence Ferlinghetti
Edizioni minimum fax

Francesco Tomassetti
Istituto italiano dei castelli

Minach Gruber
Tipografia Ferrari Auer

Damian Ryan, Calvin Jones
Tecniche nuove

Arnaldo Benini
Garzanti

Nicolaos K. Martis
Athanassiades Bros

G. Carocci
Tipografia minori corrigendi

Delio Bischi, Ennio Cucchiarini
Fontana Edizioni

Joseph V. Mascelli
Dino Audino Editore

Federico Rampini
Arnoldo Mondadori Editore

Manfred Clauss
Newton & Compton editori

Giorgio Sturlese Tosi
BUR Rizzoli

Marco Pola
Arti Grafiche R. Manfrini

Specchiera in Stile Barocchetto Veneto

Specchiera in stile barocchetto veneto, intagliata con morbide volute rocaille e fiori, specchio composto da più parti con borchie.

Olio su tela. La donna rappresentata nella scena è riconducibile a Porzia, la nobildonna romana moglie di Bruto, vissuta quindi nel I secolo a.C.: secondo la leggenda ella si suicidò inghiottendo un carbone ardente, ed è in tale fatale momento che è qui raffigurata. Il dipinto è molto vicino ai modi pittorici dell' omonimo dipinto della scuola del Cignani, attribuito al suo allievo Marcantonio Franceschini e conservato presso Palazzo Tozzoni ad Imola. La figura di Porzia, collocata in un interno con elementi classici, occupa tutto il campo della scena, ed è rappresentata seduta davanti al braciere ardente, nell'atto di mettersi in bocca il carbone; la sua espressione rivela la sofferenza del gesto che sta compiendo, ma anche la sua determinazione, lo sguardo che guarda lontano già la colloca lontana dalla vita che sta lasciando. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice antica del XVIII secolo.