Carlo Antoni
Riccardo Ricciardi Editore

Nicolò Rasmo
Comune di Bolzano Assessorato alla Cultura

Antoine de Saint-Exupérie
Le Club du meilleur livre

AA.VV.
Albert Skira

Gae Aulenti, Franca Sozzani, Gini Alhadeff
Skira Editore

La Venditrice di Arance

Olio su tela. Africa occidentale. Il dipinto in stile naif raffigura una venditrice di arance all' interno di un mercato urbano. Questo tipo di dipinti, usati spesso come pubblicità per le bancarelle del mercato, rimandano ai valori tradizionali africani di maternità, fertilità e prosperità, ma trasposti in un contesto culturale contemporaneo.

Cassettiera vintage di manifattura italiana riadattata a mobile bagno nei nostri laboratori di restauro; presenta sei cassetti con maniglie in legno e ottone, gambe in legno di faggio tinto nero con puntali in ottone, piano in formica nera, impiallacciatura in mogano e doppio lavabo in ceramica.

Italia Fine XIX Secolo

Coppia di applique in bronzo dorato. Struttura finemente lavorata a motivi Rocaille, due luci sorrette da braccia intrecciate, con paralumi in vetro opalino lavorato a fiore. Italia, fine XIX Secolo.

Italia Inizio XX Secolo

Armadio in stile Neobarocco, laccato e dorato. Fronte con coppia di ante pannellate come sui fianchi, modanature del cappello e della base intagliate e dorate, piedi ferini. Ripiani interni regolabili con rastrelliera. Italia, inizio XX Secolo.

U.S.A. Primi '900

Vassoio in argento sterling cesellato. Bordo mosso, tesa con decoro a motivi ripetuti e iniziali incise al centro del piatto. Marchi dell'argento e dell'argentiere incussi al verso. Grammi 980.

Scrivania con doppia colonna cassetti laterali, struttura in metallo smaltato, legno impiallacciato teak.

Belgio Anni '30 '40

Portaghiaccio in vetro inciso con decoro raffigurante bosco e animali selvatici. Sul bordo greca a motivi ripetuti. Marchio della manifattura a graffio sotto la base.

David Kahn
Arnoldo Mondadori Editore

Germania, inizio XX Secolo

Mobile bar da centro, Jugendstil. Struttura in lamierino di rame ottonato lavorato a bulino, sorretto da quattro gambe in ferro con piedi a sciabola. Anta centrale sottopiano, due supporti reggi bicchieri sui lati, due bicchieri mancanti. Germania, inizio XX Secolo.

Lampada da tavolo in vetro lavorato a mano. Presenta 1 lampadina E27 max 100W

Senza Titolo 1992

Tecnica mista su carta. Firmato in basso al centro. Al retro il timbro dell'artista con la firma e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera in cornice.

Donatella Bernabò Silorata
Edizioni Iredon

AA. VV.
F. Angeli

Italia Centrale Primi '900

Coppia di piatti in maiolica policroma, con decoro a raffaellesche lungo la tesa e decoro a grisaille con scene di putti nel centro del cavetto. I piatti recano sul retro una data manoscritta che li colloca nel 1920 e due lettere manoscritte in rosso " G e P " , plausibilmente le iniziali del ceramista non identificato. Italia centrale, area tosco-marchigiana.

Jean-Luc Marion
Le Lettere

Dopo la donazione e la saturazione, questo saggio tenta di introdurre in filosofia il concetto di certezze negative. Riconoscere le certezze negative spinge inevitabilmente al paradosso. Questo paradosso non impedisce tuttavia la conoscenza dei fenomeni, ma definisce al contrario la figura che essi devono assumere per manifestarsi quando contraddicono le condizioni che la finitezza non può non imporgli. Un pensiero si misura esattamente in relazione ai paradossi che sopporta e che invoca.

José Saramago
Bompiani

Bruno de Halleux
Borla Editore

Vincenzo Bindi
Gruppo editoriale Forma

Andrea Di Miele
Mimesis