ARARNO0151904
Maurice Denis
Sur le Canapé d'Argent Pâle 1911
Litografia a colori su carta velina. Il titolo in basso a sinistra. Sul passepartout il nome e la dicitura "lithographie originale". E' la planche n.10 della serie "Amour", creata nel 1899 dall'artista francese e ispirata dalle poesie d'amore che Denis scrisse per la sua futura moglie, Marthe Meurier.
Della serie iniziale, furono fatte alcune repliche di cui quella su carta velina datata 1911.
Maurice Denis, pittore francese, si formò artisticamente in coincidenza della nascita del movimento simbolista che lo influenzò fortemente, imponendosi per la sua semplicità e per la sua filosofia di un'arte che fosse sintesi tra mondo esterno e spiritualità dell'artista.
Nelle sue primissime opere, lo stile pittorico fu di stampo naturalista e neoimpressionista, ma col tempo tese verso un puro decorativismo, caratterizzato da zone di colore piatto e contorni netti.
Nel 1888, all'Accademia Julian di Parigi, Maurice Denis fondò con Paul Sérusier, Pierre Bonnard e Paul Ranson, il gruppo dei pittori Nabis (Profeti), gruppo che si rifaceva, nei propri ideali estetici, alle opere e alla poetica di Paul Gauguin, per il superamento del naturalismo impressionista tramite un ritorno all'arte primitiva e giapponese.
Delle riunioni dei Nabis, tenute solitamente nella redazione della rivista "Revue Blanche" o all'Accademia Ranson, Denis apprezzò in modo particolare il clima mistico, il gergo esoterico e il soprannome che ogni pittore ricevette dal gruppo: Denis venne chiamato "il Nabi dalle belle immagini".
Come "Nabi" Maurice Denis dipinse quadri di stampo intimistico, enigmatico ed i temi della sua pittura, di carattere religioso o situazioni della vita quotidiana, furono portati in una dimensione ideale ed irreale, in un'atmosfera di calda e serena intimità, ottenuta con un tratto estremamente delicato.
Una costante della sua vita fu la professione della fede cattolica, che ebbe sempre per lui un ruolo prioritario. Ricevette numerose commissioni per la decorazione di chiese e questo lo fece tornare alla grande tradizione della pittura murale eseguendo affreschi solenni di impianto monumentale, ispirati da un cattolicesimo letterario.
Il fervore religioso portò Maurice Denis a fondare, nel 1919, gli Ateliers d'Art Sacré, dedicando molto tempo alla preghiera, tanto da diventare terziario di San Domenico, senza isolarlo dal mondo, per cui partecipò alla vita sociale del tempo.
Oltre la vasta produzione di pittore, Denis fu un grande disegnatore e illustratore.
Fino alla sua morte Maurice Denis continuò a dipingere in un'interpretazione moderna della grande pittura antica, supportato dalla sua forte vena artistica, continuamente alimentata dai suoi viaggi, molti dei quali in Italia, che lo portarono ad entrare in contatto diretto con i preraffaelliti ed i neoclassici.