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ARTE, DIPINTI, QUADRI E SCULTURE ANTICHE E CONTEMPORANEE

- pagina 9

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Dipinto di Luca Caccioni
ARARCO0273455

Dipinto di Luca Caccioni

Segnali 1991

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Dipinto di Luca Caccioni

Segnali 1991

Tecnica mista su carta. In basso a sinistra il titolo. Al retro timbro dell'artista con il titolo, la data e la firma. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera in cornice.

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Dipinto di Luca Caccioni
ARARCO0273459

Dipinto di Luca Caccioni

Studio 1993

ARARCO0273459
Dipinto di Luca Caccioni

Studio 1993

Tecnica mista su carta. Al retro, la firma dell' artista, il titolo, la data e una dedica ad amico. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera in cornice.

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Madonna in trono con Bambino tra angeli e i santi
SELECTED
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Madonna in trono con Bambino tra angeli e i santi

Santi di Tito (Borgo San Sepolcro 1536 – Firenze 1603), 1560-1570 ca. Olio su tavola

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Dipinto di Luigi Brignoli
ARARNO0272405

Dipinto di Luigi Brignoli

La nascita di Venere 1935

ARARNO0272405
Dipinto di Luigi Brignoli

La nascita di Venere 1935

Olio su tela. Firmato e datato in basso a sinistra sulla tela laterale sinistra. La grande composizione è costituita da tre tele separate, di cui quella centrale sviluppata verticalmente (dimensioni 220 x 128 cm) e arrotondata sul margine superiore, le due laterali sviluppate orizzontalmente e sagomate agli angoli (dimensioni 150 x 328 cm). La tela centrale è dominata dalla figura di Venere, che erompe nuda dalla schiuma del mare, con un braccio levato a coprirsi gli occhi a protezione della luce dell'alba; sulle due tele laterali, assiste all'evento, con stupore e tripudio gioioso, una schiera di tritoni, sirene, ninfe del mare, mostri marini, capeggiati dal dio Poseidone, riconoscibile a sinistra dal tridente che impugna. Le figure si stagliano sullo sfondo di mare e cielo, fusi in un continuum luminoso di gradazioni del colore azzurro, in cui si insinua la luce rosata dell'alba, a illuminare la scena. Formatosi alla scuola di Cesare Tallone, il Brignoli apprese da lui il naturalismo derivante dalla tradizione veneta, l'osservazione della natura, la pennellata decisa, i forti contrasti di luce. Pealtro, dopo diversi viaggi in Africa, cominciati nel 1922, il Brignoli si avvicinò alla pittura orientalista, ma rifuggì da forme di retorica esotica, per rivivere piuttosto il nuovo soggetto con un' attenta ricerca dei colori e degli effetti luministici sul paesaggio. Quest'opera, appartenente al periodo già "africano" dell'artista, risente di questa impronta, nelle scelte cromatiche luminose e chiare. Per le sue dimensioni e la composizione delle tre tele, risulta di grande impatto scenografico: proveniente da una grande villa bresciana, ove era esposta sulla imponente scalinata, era probabilmente stata concepita e creata appositamente come elemento di decoro su misura. Le tele sono presentate in cornici dorate coeve, mancanti di alcune parti.

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Dipinto di Charles Christophe Coventry
ARAROT0272935

Dipinto di Charles Christophe Coventry

Il Pranzo in Famiglia 1802

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Dipinto di Charles Christophe Coventry

Il Pranzo in Famiglia 1802

Olio su tela. Firmato e datato in basso a sinistra. Scena di genere di gusto popolare, ritrae una famiglia borghese che si accinge a pranzare: il padre, già seduto al tavolo, sta per benedire il pasto, mentre la moglie e il figlio, in piedi, seguono la preghiera. Poco si sa di Charles Christophe Coventry, pittore inglese di cui si conoscono prevalentemente scene di genere di ambientazione popolare, come questa. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Dipinto Falso d'Autore Firmato Rognoni
ARARCO0272771

Dipinto Falso d'Autore Firmato Rognoni

Visione Fantastica con Figure

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Dipinto Falso d'Autore Firmato Rognoni

Visione Fantastica con Figure

Olio su tela. In basso a destra compare la firma del pittore Franco Rognoni, ma l'opera non è stata riconosciuta come autentica dall' Archivio dell' artista. Ben riprende peraltro lo stile pittorico del Rognoni, caratterizzato da figure, sia gli uomini che case disegnate in nero con pochi precisi tratti, e riempite poi di colore che sfuma nello sfondo. Nella tela compare, una elegante figura maschile che si appoggia con fare impassibile e indifferente alla ringhiera fiorita di una terrazza affacciata su un città; sotto di lui, in basso a sinistra, sbuca un altro volto (lo stesso uomo ?) che calza un elmetto militare ed è collocato su uno sfondo cittadino più cupo, meno solare: che sia l'uomo in guerra a ricordare il tempo di pace o viceversa, è evidente comunque il richiamo alla alternanza nella vita di pace e guerra, di serenità e dramma. L'opera è presentata in cornice.

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Dipinto Ritratto Femminile
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Dipinto Ritratto Femminile

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Dipinto Ritratto Femminile

Olio su tela. Scuola centro-europea del XVIII secolo. La distinta signora, che ostenta un vestito arricchito di fiocchi e trine, è seduta al suo scrittoio e tiene in mano una lettera; in basso a sinistra una busta reca tracce di un nome, purtroppo mal leggibile, espediente per far conoscere il personaggio ritratto. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

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Dipinto Paesaggio con Figure ed Armenti
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Dipinto Paesaggio con Figure ed Armenti

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Dipinto Paesaggio con Figure ed Armenti

Olio su tela. Scuola francese della seconda metà del XVIII secolo. Bucolico è questo paesaggio di campagna verdeggiante, che si apre sullo sfondo in campi e montagne azzurrate. In primo piano, presso una imponente fontana costituita da un monumentale basamento marmoreo su cui poggia un vaso ad anfora, un pastore e una pastorella si intrattengono in conversazione, mentre si riposano insieme alla loro mandria di mucche e pecore. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice dorata di fine '800.

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Dipinto di Paolo Patelli
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Dipinto di Paolo Patelli

Senza Titolo 2003

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Dipinto di Paolo Patelli

Senza Titolo 2003

Tecnica mista su carta. Firmato e numerato al retro. Esemplare N. 40 di edizione di 350, di cui le prime 50 copie numerate e firmate dall'artista. Tali opere sono state realizzate in allegato al Catalogo della 1040 mostra della Galleria del Cavallino -Venezia, tenutasi nell 'ottobre 2003 e dedicata alle opere di Paolo Patelli, come da indicazioni al colophon della brochure, ove si trova ulteriore firma dell'artista e dedica. Paolo Patelli, artista di origini istriane, esprime la gioia di dipingere, creando lavori che sono arricchiti dalla sua passione per la musica. Lo spirito ritmico dello stile dell'artista cattura i movimenti traslandoli in un linguaggio visuale che rompe gli schemi dei modelli artistici tradizionali, rendendo visibile ogni linea ed ogni pennellata lasciando un'ampia esposizione della superficie cartacea.

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Busto Virile
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ARTART0000188

Busto Virile

Giovanni Antonio Emanuelli, 1838

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Pannello Scultura con Composizione Astratta
ARARCO0272036

Pannello Scultura con Composizione Astratta

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Pannello Scultura con Composizione Astratta

Lastra di rame brunito e lavorato, con decori a macchie più chiare, sbalzi e fori, montato su pannello di compensato tinto di rosso.

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Pannello Scultura in Rame e Ottone Anni  70
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Pannello Scultura in Rame e Ottone Anni 70

ARARCO0272035
Pannello Scultura in Rame e Ottone Anni 70

Pannello in rame e ottone, lavorato a figure geometriche irregolari. Ispirato alle opere dello scultore e pittore Lino Bersani (Genova 1935). Montato su pannello ligneo laccato bianco.

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Mobile animato Enrico Baj
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Mobile animato Enrico Baj

Realizzato da Stefano Bini

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Dipinto La Veronica
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Dipinto La Veronica

ARARPI0270140
Dipinto La Veronica

Olio su tela. Scuola nord- italiana del XVII secolo. La Veronica, personaggio che compare durante la Passione di Cristo, fu la pia donna che, seguendo Gesù nella sua salita al Calvario con la croce sulle spalle, gli deterse il viso con un panno: secondo la tradizione, il volto di Gesù rimase impresso sul telo. Perciò la santa viene iconograficamente raffigurata mentre presenta tale telo, a memoria del miracolo ricevuto a seguito del suo gesto caritatevole, come in questo dipinto, dove sulla sinistra compaiono sullo sfondo le tre Croci del Golgota, verso le quali Veronica si volge, a ricordare che fu testimone della morte di Gesù. Già restaurata e ritelata, probabilmente a fine '800 -inizio '900, la tela presenta ulteriori piccole cadute di colore e macchie. E' presentata in cornice antica ridorata.

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Davide e Abigail
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Davide e Abigail

Vincent Malò ,quarto decennio del XVII secolo

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Dal perduto affresco con allegoria dell Asia
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Dal perduto affresco con allegoria dell Asia

Andrea Appiani

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Dipinto con Scena di Battaglia
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Dipinto con Scena di Battaglia

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Dipinto con Scena di Battaglia

Olio su tela. La scena raffigura una battaglia tra un esercito di mori e soldati bianchi, a difesa di una fortificazione da cui sparano cannoni, mentre sullo sfondo emerge, sulla cima di un promontorio, una bianca città. Ambientata in prossimità del mare, con diversi vascelli degli invasori che si dirigono verso la costa, la scena è incentrata sulla cattura del re moro, al centro sul suo cavallo bianco, con un' espressione sgomenta sul viso perchè circondato da soldati avversari che tentano di disarcionarlo, mentre i suoi cercano di difenderlo. L'atmosfera della scena è dominata dalla polvere e dal fumo dei cannoni, che rivestono tutti i personaggi di una velatura terrosa, anche dove i colori delle vesti sarebbero più vivaci. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Busto in marmo Primavera
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Busto in marmo Primavera

Prima metà XIX secolo

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Dipinto Paesaggio con Scena di Predicazione
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Dipinto Paesaggio con Scena di Predicazione

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Dipinto Paesaggio con Scena di Predicazione

Olio su tela. Scuola veneta del XVIII secolo. Il grande paesaggio nordico, con pendici montuose verdeggianti in mezzo alle quali scorre un fiume, è abitata da diverse figure in primo piano: un gruppo di persone sta ascoltando un giovane in piedi al centro, che annuncia qualcosa, indicando, con il braccio proteso verso l'alto, il sole che squarcia le nubi scure. Evoca una predicazione di San Giovanni Battista, benchè nessun elemento iconografico riconduca specificamente a tale personaggio. Il dipinto, restaurato e ritelato, è montato su telaio di inizio '900. E' presentato in cornice coeva.

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Dipinto di Christian Georg Schütz I
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ARARPI0233328

Dipinto di Christian Georg Schütz I

Paesaggio fluviale con Pastorella e Rovine

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Dipinto di Christian Georg Schütz I

Paesaggio fluviale con Pastorella e Rovine

Olio su tela. Firmato " Schütz fecit" sul rudere a destra della pastorella. Christian Georg Schütz il Vecchio cattura un paesaggio idilliaco e sereno, attraversato da un fiume sinuoso e lento; sulla riva destra si ergono alcune rovine architettoniche di strutture classicheggianti, mentre in primo piano, seduta al centro, serena e composta, una pastorella fila la lana mentre sorveglia il suo piccolo gregge di caprette e vacche. Il dipinto è un inno alla natura, dove gli elementi naturalistici, la terra, il cielo, il fiume si incontrano per formare una scena armoniosa ed equilibrata, pervasa di luce rosata, in cui le figure viventi e i resti architettonici si inseriscono con equilibrio e pacatezza. Schütz realizzò soprattutto scorci fluviali del Reno e del Meno, luoghi da lui abitati, e lavorò per importanti committenti tedeschi, nobili e prelati. Il dipinto ha partecipato a diverse aste d'arte. Restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

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Dipinto di Giuseppe Canella
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ARAROT0267791

Dipinto di Giuseppe Canella

Scontro tra Militari e Guerriglieri in Spagna

ARAROT0267791
Dipinto di Giuseppe Canella

Scontro tra Militari e Guerriglieri in Spagna

Olio su tela. Corredato da expertise del professor Fernando Mazzocca. Il dipinto appartiene ad una serie di opere del pittore veronese Giuseppe Canella ambientate in Spagna, a seguito del soggiorno dell'artista in tal paese tra il 1820 e il 1823, che lo portò a sostare presso diverse città spagnole, ultima Madrid ove frequentò la corte. Dai suoi viaggi in giro per l'Europa, il Canella riportava numerosi disegni da cui prendeva gli spunti per le opere rielaborate successivamente nel suo studio di Milano, sovente poi presentate alle Esposizioni dell'Accademia di Brera. In quest' opera il rimando è ad un periodo drammatico della storia della Spagna, segnata dai moti costituzionali contro il re Ferdinando VII di Borbone, che provocarono l'intervento francese in appoggio alla monarchia contro i rivoltosi. In realtà l'evento storico è quasi un pretesto per il Canella per rievocare l'asprezza e il fascino del paesaggio montuoso, che fa da scenografia monumentale allo scontro tra l'esercito e i rivoltosi, figurine piccole e quasi indistinte. Il dipinto, in ottime condizioni, presenta solo lievissime cadute di colore, già restaurate. E' presentato in cornice coeva.

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Dipinto di Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini
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ARARPI0266288

Dipinto di Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini

Venditrice di Ciliegie corteggiata e due Suonatori 1720 ca.

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Dipinto di Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini

Venditrice di Ciliegie corteggiata e due Suonatori 1720 ca.

Olio su tela. Il dipinto è corredato di expertise dello storico dell'arte dottor Giuseppe Sava. Protagonista della scena di mercato all'aperto è una venditrice di ciliegie, che indossa un vistoso cappello di paglia e siede al fianco di una cesta di tali frutti posata su una panca di legno, a fianco di un cippo su cui poggia la stadera. Con lo sguardo sorridente, quasi ammiccante, rivolto verso lo spettatore, sta accettando le avances dell' uomo che, alle sue spalle, le sta poggiando una mano sulla spalla, con uno sguardo lascivo, mentre due suonatori sulla sinistra improvvisano un concertino. Il gruppo composito e allegro rimanda alla produzione di Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini (1664 -1736), pittore di origini austriache ma lombardo per formazione e stile pittorico, che fu un "cantore di contadini, venditori ambulanti intenti nelle loro occupazioni quotidiane o negli svaghi", specialista di scene di mercato, concertini all'aperto, giocatori di carte, scene di umile vita quotidiana realizzati con ridenti forzature caricaturali e una ricerca dell'effetto comico. Il Cipper attinse questa stile narrativo dal pittore danese detto Monsù Bernardo, a lungo attivo in Italia tra Bergamo e Milano: in particolare da lui derivò la predilezione per le storie quotidiane e i personaggi umili, così come l'indole impertinente di tali personaggi, che cercano l'attenzione dell' osservatore attraverso un sguardo fisso su di lui. Anche in questo dipinto la donna protagonista appunta il suo sguardo malizioso sull' osservatore, sorridendo con complicità e ironia del gioco del corteggiamento di cui i tre uomini la fanno protagonista, sottintendendo un "mercato" che non è più solo quello delle ciliegie. Nella sua expertise il dottor Sava sottolinea le relazioni stilistiche e tipologiche di questo dipinto con altri personaggi del Cipper, a suffragio della attribuzione; è inoltre spiegata l'evoluzione stilistica negli aspetti formali e tecnici delle sue opere - i colori che si schiariscono, con un' evidente predilezione per gli ocra, i nocciola, il verde salvia, tra cui si insinua l'azzurro polvere; i fondali lattiginosi la luminosità più soffusa e il chiaroscuro meno plastico-, evoluzione che consente di collocare l'opera nella sua produzione degli inizi del '700. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice antica adattata.

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Dipinto L'attesa della Battaglia
ARARPI0267775

Dipinto L'attesa della Battaglia

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Dipinto L'attesa della Battaglia

Olio su tela. La scena di grandi dimensioni è ambientata all'esterno di una fortezza rocciosa e presenta una guarnigione di soldati che si sta preparando alla battaglia: in primo piano a sinistra, presso un albero, il gruppo dei comandanti a cavallo osserva i lavori e danno gli ordini, mentre le truppe armano i cannoni sugli spalti, preparano rudimentali lance e affilano le armi bianche. I colori sono tersi e spenti, con gradazioni di grigi che passano dal cielo terso con nuvoloni alla fortezza rocciosa, per perdersi nel terreno virando ad un beige sabbioso; spiccano solo alcune divise degli ufficiali, che spezzano l'uniformità cromatica. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice dorata di inizio '900.

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Dipinto di Angelos Giallinas
ARAROT0267699

Dipinto di Angelos Giallinas

Scorcio di Corfù con Chiesetta e Monaco

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Dipinto di Angelos Giallinas

Scorcio di Corfù con Chiesetta e Monaco

Acquarello su carta. Firmato in basso a sinistra. Angelos Giallinas, nato a Corfù, si distinse per le numerose vedute della sua isola nativa, anche se la sua produzione paesaggistica include scorci della Grecia, di altre isole greche, di città italiane e orientali. I suoi scorci ad acquarello sono pervasi da un'atmosfera sospesa, velata. Il dipinto presenta lievi graffi. In cornice.

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