Fabio Mora
L'Erma di Bretschneider

Numero 38

Mule a punta in pelle color corallo, con dettaglio ad anello. Altezza tacco: 6.5 cm. Lievissime imperfezioni che non ne compromettono l'utilizzo.

Italia Metà '900 ca

Pinza per dolci in argento sbalzato e cesellato a foggia di conchiglia. Marchi dell'argento incussi, in evidenza il rivenditore "Fornari Roma". Grammi 158.

Europa XIX Secolo

Orologio da viaggio in bronzo e vetro bisellato. Movimento con scappamento a cilindro e meccanismo a vista. Mostra in metallo smaltato con ore e minuti a numeri arabi. Completo di chiave di carica.

Pura Seta

Foulard "Globe Terrestre" della linea 1° Classe di Alviero Martini. Realizzato in pura seta, rappresenta vari mappamondi. L'articolo è in ottime condizioni, probabilmente non è mai stato indossato, ed è dotato della sua confezione originale.

Anni 70

Iconica lampada da tavolo in metallo smaltato bianco modello 'Eclisse' premiata con il Compasso d'Oro nel 1967.

Coppia di tavolini; struttura in bambù, piani in legno ricoperto con trafilati in bambù intrecciati.

Comodini ad ante battenti, legno impiallacciato legno esotico, piano in vetro retro trattato e mensola in vetro trasparente, puntali in ottone.

Christian Metz
Casa editrice Valentino Bompiani

Svizzera 1994

Coppia di orologi bianco e nero dedicati al Campionato Internazionale di Roller e Pattini in Linea 1995.

180 x 145 cm

Tappeto Melas in lana, nodo fine e fabbricazione manuale.

Italia Anni '70

Modellino in ferro di maggiolino Volkswagen in scala 1/25.

Taglia L

Trench in tessuto marrone a effetto metallizzato, con allacciatura doppiopetto, ampio revers e cintura. L'articolo è una 42 tedesca, che corrisponde a una taglia L, riportiamo di seguito le misure specifiche. Circonferenza torace: 114 cm. Lunghezza: 112 cm.

Flavio Giuseppe
Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore

Danimarca 1983

Mappamondo in plastica elettrificato. Versione per l'Italia. Marchio della manifattura stampato sul globo.

Taglia L

Tubino Pierre Cardin anni 60 in tessuto misto lino e cotone bicolore beige e marrone scuro. Veste la taglia 46 italiana di oggi (lunghezza 109 cm senza orlo, larghezza 92 cm)

OPI Milano

Porta riviste in materiale plastico nero trasparente di forma cilindrica.

Isaac Bashevis Singer
Longanesi & C.

Massimo Cotto
Arnoldo Mondadori Editore

"Il palco è la sentenza di Cassazione del rock. L'ultimo grado di giudizio. Inappellabile." Massimo Cotto, voce storica della radiofonia, di Virgin Radio e giornalista musicale, il palco lo conosce da quarant'anni, perché da quarant'anni segue dal vivo il rock in tutte le sue evoluzioni. "Rock Live" è il racconto di tutte quelle volte in cui la musica è rinata in un concerto e Cotto ne è stato testimone: Bob Marley a San Siro, Roger Waters con il suo Muro davanti al muro di Berlino, Bob Dylan a Bologna davanti a Giovanni Paolo II, Simon & Garfunkel a Central Park, Clash e Sex Pistols in una Londra che brucia, Jeff Buckley nel suo breve volo, i Guns N' Roses nel loro volo lungo. E ancora gli AC/DC a Imola, Noa a Gerusalemme, Bon Jovi a Città del Messico, Iggy Pop nella California degli anni Ottanta, Self Aid a Dublino, Bowie e Radiohead al festival di Glastonbury. Racconti in prima persona, in prima fila e dietro le quinte, perché lo spettacolo non è sempre solo sul palco, è anche dietro, in quei camerini dove in pochi hanno accesso. Ma "Rock Live" non è la rendicontazione di concerti memorabili: ogni concerto è il punto di partenza per un viaggio nella memoria, in cui Massimo Cotto fa parlare le rockstar. Anzi: fa parlare il rock. Aneddoti, storie, fantasmi, ricordi esclusivi, una coinvolgente partitura con una continua altalena di assoli. Alla fine è un viaggio di note, passione e amore, sesso e bellezza, una specie di Grande Romanzo del Rock che non muore perché rinasce ogni volta che un chitarrista attacca il suo jack a un amplificatore.

Tavolo con cassetti e sgabello, proveniente da una bigiotteria del centro di Milano, probabile attribuzione ad Osvaldo Borsani; legno impiallacciato ebanizzato con finitura a poliestere, piano ricoperto in tessuto.

Giovanni Pico della Mirandola
Giulio Einaudi Editore

Dipartimento di italianistica università degli studi di Bologna
Editrice CLUEB

Vincent Berger
Editions Sirey

Entrée en fonction en 1959, la Cour de Strasbourg peut être saisie directement par chacun des huit cents millions d'Européens, sans compter les « organisations non gouvernementales » et les « groupes de particuliers ». Elle est l'interprète suprême et le gardien ultime de la Convention de sauvegarde des droits de l'homme et des libertés fondamentales, qu'elle qualifie d'« instrument constitutionnel de l'ordre public européen » et qui s'applique directement dans la quasi-totalité des quarante-sept États parties - dont la France -, tous membres du Conseil de l'Europe. Sa jurisprudence touche toutes les branches du droit et traite de questions très diverses : méthodes d'interrogatoire par la police, durée des détentions provisoires, lutte contre le terrorisme, internement des aliénés, règles pénitentiaires, droits de la défense, durée des procédures judiciaires, contentieux de la sécurité sociale, contrôle de l'immigration, respect de la vie privée, prise en charge d'enfants par l'autorité publique, droits environnementaux, prosélytisme et intégrisme, régime de la presse et de l'audiovisuel, rôle des associations et syndicats, protection des minorités nationales, régime de l'enseignement, systèmes électoraux, refus d'allocations, contrôle des loyers, servitudes d'urbanisme, conflits géopolitiques, etc. Les arrêts de la Cour entraînent souvent des changements de législation, de jurisprudence ou de pratique, notamment sur le terrain de la procédure judiciaire et des libertés publiques. Dans sa onzième édition, entièrement mise à jour et refondue, le présent ouvrage - qui est aussi publié en allemand, en anglais, en hongrois, en lituanien, en roumain et en tchèque - offre de l'activité de la Cour un panorama clair et fidèle à l'intention des praticiens, des étudiants et des justiciables ainsi que des membres des associations de défense des droits de l'homme.

Eligio Resta
Editori Laterza

Dalla vita quotidiana ai nuovi scenari della politica internazionale la violenza, nelle sue varie dimensioni, appare in una forma di inquietante continuità. E appare logorata e sempre più paradossale la risposta tradizionale fondata sulla distinzione tra violenza legittima e violenza illegittima. Eligio Resta, docente di Filosofia del diritto all'Università di Roma Tre, ripercorre queste vicende suggerendone una lettura critica.