Piccolo Scrittoio con Anta a Ribalta Napoleone III - Francia Terzo Quarto XIX Secolo
Caratteristiche
Francia Terzo Quarto XIX Secolo
Stile: Napoleone III (1848-1870)
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Origine: Francia
Essenza principale: Acero , Bois de Rose , Frassino , Noce , Pioppo
Materiale: Bronzo Dorato , Imbottito , Impiallacciatura di Noce , Impiallacciatura di Radica d'Acero , Legno Dipinto , Legno Intagliato , Panno
Descrizione
Piccolo scrittoio a giorno con anta a ribalta Napoleone III, realizzato in noce dipinto a palissandro, Francia terzo quarto XIX secolo. Piano superiore con ringhierina in alzata e tre cassetti nella fascia, anta a ribalta celante scarabattolo con cassetti dotati di maniglie in bronzo dorato, vano segreto amovibile e inserto in panno. Lo scarabattolo è impiallacciato in radica d'acero e ornato da bordure in bois de rose. Gambe intagliate abbellite da riserve, riccioli e pinnacoli torniti, culminanti con piedi a ricciolo e raccordate da traversa con pianetto poggiapiedi imbottito. Ad eccezione delle gambe, il mobile è decorato da riserve in frassino. Interni acero e pioppo.
Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura. Cerchiamo di presentare lo stato reale del mobile nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni (cm):
Altezza: 104,5
Larghezza: 73
Profondità: 47
Informazioni aggiuntive
Stile: Napoleone III (1848-1870)
Con Napoleone III imperatore, la Francia vive una stagione di straordinaria prosperità economica, un fattore che permise di ricostituire una formidabile macchina bellica.In breve si rivive il sogno che già fu del Bonaparte: la Francia grande potenza egemone europea.
L'euforia e la grandeur trovano perfetta corrispondenza anche negli arredi che caratterizzarono il Secondo Impero.
In Italia lo Stile Napoleone III ebbe dapprima effetti insignificanti, imponendo arredi di imitazione Luigi XVI con valenza ornamentale solo risolta a intaglio e del tutto priva di orpelli bronzei, in ossequio a un gusto più sobrio che sempre caratterizzerà la committenza italiana.
Solo nei primi decenni del Novecento trovò importanti sbocchi commerciali nel nostro paese il mobile "alla francese".
E' così chiamata la produzione artistica della Francia sotto Napoleone III, presidente nel 1848 e imperatore dal 1852 al 1870, anno della sua abdicazione.
Più che di uno stile si può parlare di un insieme di stili, o meglio di revivals, dato che in questi anni si sviluppa fino alle estreme conseguenze la tendenza eclettica già apparsa durante il precedente regno Luigi Filippo.
La spinta a rivalutare la storia e il Medioevo deriva anche dallo spirito romantico, così come da quello nazionalistico.
Le case vengono quindi arredate mescolando stili diversi e attingendo sia dal passato sia dall'Oriente, con una tendenza al lusso e allo sfarzo che riflette il desiderio di grandeur dell'imperatore.
In generale c'è un ritorno a tutto il '700, con particolare attenzione al Luigi XVI; si conferma la moda dei legni scuri (ebano e palissandro), di quelli esotici e delle applicazioni in bronzo.
Dal '600 si recupera l'intarsio ideato da André-Charles Boulle, il grande ebanista di Luigi XIV che creò una tecnica di intarsio in bronzo dorato e tartaruga, in cui uno dei due materiali funge da fondo ai disegni traforati dell'altro.
Rispetto alla raffinatezza degli esemplari originali, i mobili "alla Boulle" di questo periodo risultano però più pesanti e anche appariscenti, data l'aggiunta di colori vivaci tramite lamine dipinte o parti in corno colorato di blu, rosso o verde.
Sempre sulla scia dell'eclettismo, suscita particolare interesse la mobilia veneziana che stimola la produzione di mobili policromi e dorati, in cui spesso appaiono figure di moretti in funzione di sostegno.
Questi ultimi sono da collegare anche alla passione per l'esotico che porta alla moda delle cineserie (in specie dopo la conquista di Pechino nel 1860).
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La storia dello scrittoio
Napoleone III: il fascino dell'esotico nel mobilio
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Essenza principale:
Acero
Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.Bois de Rose
Si tratta di un legno duro, biondo chiaro, ma con forti venature rosse e rosate, che si ottiene da alberi tropicali simili al legno di palissandro. Le sue venature ricordano i tulipani a righe, per questo nelle aree anglofone è chiamato tulipwood. Viene usato per tarsie, spesso affiancato al bois de violette. Nel '700 e '800 venne molto apprezzato e impiegato in Francia e Inghilterra per impiallacciature pregiate. Emana profumo per decenni se non secoli dopo la stagionatura.Frassino
Il legno di frassino si divide in due tipologie. La prima, frassino bianco, si ricava dalla fraxinus americana che cresce in America del Nord e in Europa, è molto elastica e resistente ma soggetta al tarlo. Viene impiegata nella costruzione dei mobili e più raramente come ornamento. La seconda tipologia, il frassino comune, si ricava dal fraxinus excelsior che cresce in Europa, Africa nordoccidentale e Asia occidentale, venne utilizzato dagli ebanisti inglesi ed americani per fabbricare sedie. -Noce
Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.Pioppo
Essenza considerata “povera”, è un legno bianco, con sfumature giallognole o grigiastre, leggero e tenero, che si tarla facilmente. È impiegato per mobili rustici o nella costruzione dei mobili. L'impiego più pregiato che ha avuto nella storia del mobile è in Germania, nell''800, per impiallacciature e tarsie nel periodo Biedermeier.Materiale:
Bronzo Dorato
Imbottito
Impiallacciatura di Noce
Impiallacciatura di Radica d'Acero
Legno Dipinto
Legno Intagliato
Panno
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