Gemme d'arti italiane. Anno quinto
Caratteristiche
Autore: s.a.
Editore: Paolo Ripamonti Carpano
Luogo di stampa: Milano - Venezia - Verona
Anno pubblicazione: [1852]
Condizione prodotto:
Esemplare in buone condizioni. Legatura usurata e sporca con titoli al dorso e al piatto anteriore su fogli applicati; le decorazioni al dorso, al piatto anteriore e i titoli risultano in parte cancellati; piccolo tassello cartaceo con scritta quinto in numero romano applicato al piatto anteriore; stemma dorato al piatto posteriore. Le cuffie, i bordi e gli angoli ricurvi presentano abrasioni e piccole mancanze. Sguardie color marrone con macchie e fioriture. Carte ben conservate con ampi margini e sparse fioriture; testo delle carte inquadrato da ricche cornici a tema floreale. Tavole in buone condizioni, con fioriture ai margini, protette da fogli di carta velina; tavola alla pagina 53 leggermente scollata. Annotazioni a matita al primo foglio di guardia e al primo frontespizio. Piccola scritta a matita "1849" al secondo frontespizio. Testo in Lingua Italiana.
Pagine: (10),XXXV,(1),107,(5)
Formato: In ottavo
Dimensioni (cm):
Altezza: 27
Larghezza: 20
Descrizione
Ambiziosa pubblicazione annuale dell'editore Paolo Ripamonti Carpano, che conosciamo soprattutto grazie alle sue preziose Strenne illustrate da belle cromolitografie, graditi omaggi in occasione del Capodanno nelle famiglie della borghesia del XIX secolo. Pubblicate a partire dal 1845, sospese nel 1849 e riprese nel 1852, le Gemme d'arti italiane avevano l'ambizioso proposito di presentarsi come un breve excursus del panorama artistico del momento attraverso incisioni e descrizioni di opere di pittori e scultori del tempo. Nel nostro volume vengono proposte 11 belle tavole incise in rame accompagnate da un commento storico-artistico (tra i pittori rappresentati Domenico Induno e Francesco Hayez), precedute da un doppio frontespizio (il secondo in cromolitografia), l'avviso dell'editore sulla ripresa della pubblicazione dopo la sospensione per tre anni, la dedica al Marchese Guglielmo di Bevilacqua in bella cornice cromolitografica e una lunga introduzione a cura di Antonio Zoncada. Alle tavole seguono i Cenni sull'Esposizione di Belle Arti in Brera per l'anno 1851.
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