Dipinto di ORAZI - Scena di Corrida 1950 ca.
Caratteristiche
Scena di Corrida 1950 ca.
Artista: ORAZI (1906-1979)
Titolo opera: Scena di corrida
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Animali
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Scena di corrida
Olio su tela. Il dipinto raffigura un toro che sta incornando un cavallo, sellato ma senza il cavaliere, evidentemente durante una corrida, soggetto ricorrente nella produzione dell'artista. Il dipinto è riconducibile alla fase pittorica dell'artista francese risalente al periodo 1948- 1958, detta Peinture du Mouvement, caratterizzata dal lavoro sugli effetti dinamici del corpo umano e degli animali in movimento, enfatizzati dalla forza del colore. La tela presenta qualche piccola caduta di colore. IL dipinto proviene da collezione privata della famiglia dell'artista.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 80
Larghezza: 99
Profondità: 2
Informazioni aggiuntive
Artista: ORAZI (1906-1979)
Nato a Parigi nel 1906 ORAZI, fu un pittore membro dell' École de Paris (o nouvelle École de Paris). ORAZI è il nome che egli adottò durante la sua carriera, scritto in genere in lettere maiuscole, specialmente in Francia, per distinguersi da una serie di artisti, anche del medesimo albero familiare, attivi in Francia - sin dal XVII, XVIII secolo - e originari del Bolognese e dell'Italia. ORAZI seguì studi classici, interessandosi in particolare a storia, filosofia, estetica greca e romana, storia dell'arte, oltre a studiare pianoforte e poi composizione. A partire dalla scuola secondaria si impegnò anche nella pittura e nello studio delle tecniche artistiche. Egli ebbe dunque una formazione approfondita nelle scienze umane e nell'arte, che avrebbe costituito una solida base per le sue successive esperienze artistiche. Nel 1934 espose per la prima volta presso la Galleria Pesaro di Milano, con il sostegno di Leonardo Dudreville che scrisse l'introduzione al catalogo della mostra. Già in quello stesso anno si trasferì a Parigi, installando il suo atelier a Montparnasse. Fu un membro storico del Salon de Mai di Parigi. Tale Salon testimoniava la presenza di una generazione di artisti, maturata negli anni della lotta contro l'occupazione tedesca, di cui il largo pubblico ignorava l'esistenza e l'impegno, e che ora emergeva con energia. Il nuovo Salon s'impose rapidamente e divenne molto presto una delle più importanti manifestazioni artistiche francesi, che ogni anno veniva attesa con viva curiosità: qui Orazi espose le sue opere continuativamente dal 1947 al 1979. Nel 1952 fu nominato Sociétaire, per la sezione Pittura della Société du Salon d'Automne. Partecipò a numerose esposizioni: nel 1934 e nel 1936 fu alla Biennale di Venezia, nel 1935 alla Quadriennale di Roma; 1937 tenne una mostra personale alle Galerie de Paris. Espose anche in altre località della Francia, come pure in Europa, Messico e Giappone. Vi sono state anche alcune mostre personali post mortem, dal 1980 al 2006. Successivamente ad esse, il fotografo e artista statunitense Peter H Beard riprodusse nel Calendario Pirelli del 2009 quattro sue opere della fase Peinture en Relief, pubblicate on line. ORAZI è morto Parigi nel 1979. La produzione artistica di ORAZI ha seguito un'evoluzione che spinse la sua ricerca dal figurativo all'astrazione. I lavori dagli esordi sino approssimativamente al 1945-1946, furono essenzialmente ritratti, nature morte, paesaggi, composizioni, che rivelano chiaramente gli elementi distintivi della sua pittura, caratterizzata non solo dal suo legame con le avanguardie storiche ma anche con i grandi nomi dell'arte Post-impressionista francese e nella quale un posto predominante era riservato alla ricerca sul colore nella rappresentazione fisica di oggetti e personaggi. Dalla fine degli anni quaranta, al Salon du Mai, ORAZI si fece notare per un suo nuovo stile, che fu chiamato dal critico d'arte francese Jean-Pierre Pietri Peinture du Mouvement, caratterizzato dal lavoro sugli effetti dinamici del corpo umano (e degli animali) in movimento, enfatizzati dalla forza del colore. Nel 1955 prima e poi nel 1956-57 ORAZI soggiornò nel Messico, che costituiva un mondo eccezionalmente attrattivo per intellettuali e artisti di allora. Lo scenario naturale, i costumi e le tradizioni della popolazione locale furono i temi che confluirono nella serie di dipinti denominata Peintures sur le Mexique, paesaggi, composizioni e ritratti senza cedimento verso il gusto per l'esoticità, con un lavoro estremamente curato sul colore per rappresentare, senza descrittivismo, gli elementi della natura e le figure di uomini e donne, già proiettati verso l'astrattismo. A partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta ORAZI' rivolse il proprio lavoro artistico verso la pittura astratta, in cui la sua sensibilità per il colore avrebbe avuto un ruolo essenziale. In particolare nel periodo dal 1958 al 1968 circa ORAZI si dedicò a raccogliere e utilizzare materie e fibre di diversa tipologia, specialmente materie e fibre naturali come per esempio minuscoli grani di sabbia, semi, filamenti vegetali e frammenti di corteccia, con cui creare forme in rilievo che emergevano dalla superficie della tela e assai di frequente fuoriuscivano dalla struttura dello châssis. La serie di queste opere è stata chiamata Peinture en Relief. Alla base di tale esperienza artistica vi era l'esplorazione della natura, delle sue componenti e dei suoi fenomeni (fiori, piante, sabbie, rocce, lave vulcaniche, coste e fondali marini, eruzioni, tempeste, meteoriti pietrificati). Già in alcune opere della Peinture en Relief artista espresse una forte inclinazione a creare forme circolari, sovente annodate o concentriche. Tale tendenza divenne centrale nella fase pittorica successiva, propria degli anni 1970-1977, chiamata Ligne Circulaire, nella quale egli abbandonò le creazioni in rilievo. Nelle opere appartenenti alla Ligne Circulaire viene meno il riferimento alle forme e agli impressionanti eventi della natura. I dipinti raffigurano invece la dimensione d'armonia dell'universo, la nascita e il movimento dei pianeti, la vastità del firmamento. I colori si ammorbidiscono, sono ricchi e al tempo stesso teneri. Accanto a tali opere, vi fu poi un gruppo di dipinti, chiamato Têtes-Paysage, in cui egli creò composizioni che raffigurano misteriose teste umane o di fauni e di figure mitologiche (talora accompagnati da insetti loro compagni, un'ape, una vespa, una zanzara): le linee, in questi dipinti, si intrecciano a formare simultaneamente dei paesaggi siaterrestri che celesti. Nei suoi ultimi anni, a cominciare dal 1976 fino alla sua morte, , accanto alle opere del periodo Ligne Circulaire, ORAZI tornò a lavorare ancora sul tema del paesaggio, con un piccolo gruppo di dipinti, chiamati Paysages de l'Imaginaire, costituito di "paesaggi di memoria", rappresentazioni del paesaggio ridotte all'essenziale. ORAZI, che morì nel 1979.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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Soggetto: Animali
Tecnica artistica: Pittura
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.Specifica tecnica: Olio su Tela
La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con basi inerti e oli.Altri clienti hanno cercato:
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