Lampada con Appendiabiti '4706' di BBPR per Kartel
Caratteristiche
Designer: Studio BBPR
Produzione: Kartell
Modello: 4706
Periodo: 1970 - 1979
Paese produzione: Milano, Lombardia, Italia
Materiale: Materiale Plastico , Metallo Laccato
Descrizione
Lampada a piantana con appendiabiti in materiale plastico e metallo laccato bianco.
Condizione prodotto:
Lampada in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale delle lampade nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni (cm):
Altezza: 172
Larghezza: 57
Profondità: 55
Informazioni aggiuntive
Designer: Studio BBPR
BBPR è l'acronimo che indica il gruppo di architetti italiani costituito nel 1932 da: Gian Luigi Banfi (1910 - 1945) Lodovico Barbiano di Belgiojoso (1909 - 2004) Enrico Peressutti (1908 - 1976) Ernesto Nathan Rogers (1909 - 1969). Laureatisi al Politecnico di Milano, i quattro progettisti nei loro lavori iniziali seguono i temi del razionalismo italiano degli anni trenta, collaborano per alcuni progetti con Figini e Pollini. Si distinguono per vari piani urbanistici, Piano regolatore di Pavia (1932), Piano turistico dell'Isola d'Elba (1939), e soprattutto per il più importante e di ampio respiro il Piano regolatore della Valle d'Aosta (1936-1937). In questo periodo partecipano attivamente alla polemica sorta tra razionalisti e tradizionalisti e in un primo tempo, al pari di altri, ritengono di poter sostenere lo scontro per la libertà di espressione e per il trionfo dell'architettura moderna all'interno del fascismo, ma dopo l'introduzione delle leggi razziali del 1938 che colpiscono anche un loro collaboratore, gli architetti del BBPR abbracciano i valori della Resistenza. Le vicissitudini della guerra portano Ernesto Nathan Rogers a fuggire in Svizzera e Gian Luigi Banfi a prender parte attiva alla Resistenza e a morire nel campo di sterminio di Gusen nel 1945. Anche Lodovico Barbiano Belgiojoso è deportato a Mauthausen-Gusen, ma riesce a sopravvivere alla prigionia del campo. Allo studio BBPR viene affidato l'allestimento della IX Triennale di Milano nel 1951.Scopri di più sul BBPR con i nostri approfondimenti:
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Produzione: Kartell
Kartell è un'azienda italiana fondata nel 1949 a Noviglio, in provincia di Milano, che produce mobili e oggetti di disegno industriale ricercato in plastica. L'azienda fu fondata da Giulio Castelli, un ingegnere chimico che cominciò la propria attività producendo accessori per le auto e casalinghi in plastica. Il successo del marchio si è consolidato negli anni sessanta, un periodo particolarmente positivo per il design italiano. La consacrazione a livello internazionale è arrivata nel 1972 con la partecipazione ad una mostra presso il Museum of Modern Art di New York dedicata all'arredamento made in Italy, e i pezzi presentati in quell'occasione, disegnati da Gae Aulenti, Ettore Sottsass e Marco Zanuso, fanno tuttora parte della collezione permanente del museo. Negli anni novanta iniziò una collaborazione duratura con diversi designer di fama internazionale, tra cui Antonio Citterio, Ron Arad, Vico Magistretti, Philippe Starck, Piero Lissoni e molti altri. Nel 1999 inoltre Kartell ha fondato l'omonimo museo, che raccoglie ed espone più di 1000 creazioni. A diversi prodotti Kartell sono stati conferiti premi internazionali, tra cui il Compasso d'Oro, il premio assegnato annualmente dall'ADI (Associazione per il Disegno industriale), considerato il più importante premio al mondo nel settore. La particolarità di Kartell è l'utilizzo della plastica in arredamento in un modo del tutto originale e con l'uso di tecnologie di lavorazione tradizionalmente usate in altri settori industriali. I prodotti Kartell sono totalmente prodotti in Italia, anche se il maggiore mercato di vendita è costituito dagli Stati Uniti. Tra i prodotti più famosi e di maggior successo ci sono le serie di sedute Maui di Magistretti, la sedia trasparente in soli due pezzi La Marie, le poltroncine Eros e la serie di sedie monopezzo a stampaggio rotazionale "Ghost" e Bubble di Starck, la libreria Bookworm di Ron Arad. -Periodo: 1970 - 1979
Materiale:
Materiale Plastico
Metallo Laccato
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