TAVOLINI ANTICHI - pagina 3

Francia Inizio XX Secolo

Tavolino da lavoro in mogano, cassetti sul fronte e lato sinistro e tiretto sottopiano. Piano in marmo macchia vecchia con balaustra in lamierino ottonato, gambe mosse, piedi con scarpette in bronzo. Francia, inizio XX Secolo.

Italia Secondo Quarto XIX Secolo

Tavolino Carlo X in ciliegio e lastrone di ciliegio, Italia secondo quarto XIX secolo. Piano e fascia sottopiano intarsiati con motivi fitomorfi in noce, tipici del periodo; il piano presenta inoltre filettature in noce. Fusto centrale tornito, poggiante su quattro gambe sagomate. Struttura interna piano in abete.

Italia, XX Secolo

Tavolino da centro in pioppo e faggio, cassetto sottopiano, gambe mosse ebanizzate, piani intarsiati in bois de rose, modanature in metallo dorato. Italia, XX Secolo.

Tavolino laccato a Chinoiserie

Tavolino a chinoiserie inizio del '900 con piano a vassoio in cristallo amovibile, laccato a motivi orientali su lacca rossa e parti dorate.

Italia XX Secolo

Tavolino in stile sorretto da montanti sagomati connessi da coppia di traverse, presente cassetto nella fascia sottopiano; in pino.

Italia XX Secolo

Étagère in faggio, gambe mosse ebanizzate, ripiani intarsiati in essenze varie, con motivi floreali e cornici, modanature in lamierino lavorato e dorato. Italia, XX Secolo.

Napoli Metà XIX Secolo

Consolle in mogano e lastrone di mogano Luigi Filippo con specchio basculante in alzata, Napoli metà XIX secolo. Piano in marmo bianco sagomato, cassetto nella fascia, gambe raccordate da traversa a crociera. Riccamente intagliata con motivi di gusto rocaille, tra cui riccioli, conchiglie ed elementi fogliacei. Interni pioppo.

Cina XX Secolo

Coppia di tavolini rotondi, Cina XX secolo. Struttura in legno laccato, ornata da motivi orientali dipinti color oro. I piani sono poi decorati con scene raffiguranti figure femminili danzanti, realizzate in pietra saponaria e inserite all'interno di un paesaggio dipinto; inserti in madreperla abbelliscono le bordure dei piani. Le gambe amovibili possono essere posizionate e fissate sotto al piano, facilitandone il trasporto.

Cina XX Secolo

Tavolino in Mogano, Cina XX secolo.

Francia Fine XIX Secolo

Producto en buen estado mostrando algunos signos de desgaste. Intentamos presentar el estado real lo más completo posible con fotografías. Si algún detalle no está claro en las fotografías, prevalecerá la descripción.

Emilia Metà XVIII Secolo

Tavolino barocchetto sorretto da gambe mosse, in noce, sul piano è ornato da intarsi fitomorfi in acero. Il meccanismo che consentiva l'apertura è stato bloccato e modificato, trasformandolo in un tavolo fisso.

Italia metà XVIII secolo

Comodino a giorno in noce con piano sagomato e intarsiato, fronte con anta recante pomello intagliato e gambe mosse con piedini intagliati. Tutta la struttura è intarsiata con bois de violette, bois de rose e acero. Italia XVIII secolo.

Rolo seconda metà XIX secolo

Tavolo con piano rotondo intarsiato con ulivo, acero, ciliegio e noce e decorato con scena centrale raffigurante San Giorgio che uccide il drago e greche sui bordi. Fusto in olmo tornito e intarsiato e gambe mosse. Rolo seconda metà XIX secolo

Toscana Terzo Quarto XVIII Secolo

Tavolino da gioco apribile di gusto barocchetto inglese finito a giorno, lastronato noce e noce rigatino, Toscana terzo quarto XVIII secolo. Piano sagomato apribile filettato in acero, dotato di inserto in panno verde, cassetto nella fascia. Sorretto da cinque gambe mosse con piedi a testa di mazza da golf, di cui una apribile a compasso con funzione di supporto al piano aperto. Interni pioppo. Maniglia sostituita.

Italia XX secolo

Tavolino in stile con piano composto da diversi tipi di breccia lavorati a commesso con rosone centrale. Struttura d'appoggio in metallo. Italia, XX secolo.

XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Due pole screen Giorgio IV, sorretti da tre gambe mosse, sulle quali poggia un balaustro tornito nel quale si innesta il palo, terminante con elemento a vasetto. Due pannelli dalla forma di scudo sono fissati attraverso anelli e viti, in modo da poterne regolare l'altezza. In citronnier, dipinto con motivi fitomorfi, gli schermi presentano inserti in stoffa ricamata. Se nel XIX secolo i pole screen hanno oramai una funzione ornamentale, nel Settecento venivano usati per riparare il viso dal calore diretto del fuoco, che poteva generare pericolose reazioni tossiche con i cosmetici a base di biacca (carbonato basico di piombo), largamente usati all'epoca sia da uomini che da donne. L'altezza regolabile consentiva infatti di personalizzarli in base alle necessità di chi li usava, posizionandoli come schermo tra il proprio volto e il camino.