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17 cm 260 cm

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ARTE, DIPINTI, QUADRI E SCULTURE ANTICHE E CONTEMPORANEE - pagina 5

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Bassorilievo Studio 1975
ARARCO0272040

Bassorilievo Studio 1975

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Bassorilievo Studio 1975

Bassorilievo a tecnica mista su truciolare. Composizione astratta, con data 1975 in basso a sinistra. Al retro il titolo, la data, e la dichiarazione di revisione della stessa, con dedica e firma dell'artista Stefano Colombo.

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Bassorilievo Composizione Astratta Anni  70
ARARCO0272034

Bassorilievo Composizione Astratta Anni 70

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Bassorilievo Composizione Astratta Anni 70

Bassorilievo in legno, stoffa e tempera bianca, evocante un Crocifisso stilizzato. Montato su pannello e presentato in teca.

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Sacra Famiglia con San Giovannino
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ARARPI0125327

Sacra Famiglia con San Giovannino

Bartolomeo Ramenghi, scuola di, prima metà XVI secolo

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Mobile animato Enrico Baj
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Mobile animato Enrico Baj

Realizzato da Stefano Bini

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Dipinto La Veronica
ARARPI0270140

Dipinto La Veronica

ARARPI0270140
Dipinto La Veronica

Olio su tela. Scuola nord- italiana del XVII secolo. La Veronica, personaggio che compare durante la Passione di Cristo, fu la pia donna che, seguendo Gesù nella sua salita al Calvario con la croce sulle spalle, gli deterse il viso con un panno: secondo la tradizione, il volto di Gesù rimase impresso sul telo. Perciò la santa viene iconograficamente raffigurata mentre presenta tale telo, a memoria del miracolo ricevuto a seguito del suo gesto caritatevole, come in questo dipinto, dove sulla sinistra compaiono sullo sfondo le tre Croci del Golgota, verso le quali Veronica si volge, a ricordare che fu testimone della morte di Gesù. Già restaurata e ritelata, probabilmente a fine '800 -inizio '900, la tela presenta ulteriori piccole cadute di colore e macchie. E' presentata in cornice antica ridorata.

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Busto del Barone Antonio Negri
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ARTART0000177

Busto del Barone Antonio Negri

Gaetano Monti, 1837

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Davide e Abigail
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Davide e Abigail

Vincent Malò ,quarto decennio del XVII secolo

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Dal perduto affresco con allegoria dell'Asia
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Dal perduto affresco con allegoria dell'Asia

Andrea Appiani

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Dipinto di Giovanni Buffa
ARARNO0267784

Dipinto di Giovanni Buffa

Scena Pastorale con Santa e Agnello

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Dipinto di Giovanni Buffa

Scena Pastorale con Santa e Agnello

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Nel grande dipinto, una giovane donna aureolata sta cingendo con una corona di fiori il collo di un agnellino; le due figure sono collocate in un prato ricco di cespugli fioriti, parte di una pianura verdeggiante che spazia fino alle cime montuose in lontananza. La fanciulla, completamente vestita di rosso, porta sul capo l'aureola: tale simbolo e la presenza dell'agnello rimandano a Sant'Agnese, tradizionalmente raffigurata con tale animale simbolo di purezza; il rosso dell'abito può indicare il martirio della giovinetta. E' l' ambientazione paesaggistica che rende particolare e inusuale la raffigurazione della santa, che diventa l' elemento centrale dell'ampio paesaggio. Giovanni Buffa, pittore, scultore e decoratore attivo a Milano, si affermò soprattutto per le sue vetrate istoriate, realizzate da solo o in collaborazione con la famosa ditta Beltrami & C. – Vetrate artistiche, protagonista quasi assoluta della brevissima stagione del Liberty nazionale in questo settore, specializzata nell'esecuzione di vetrate di carattere sia sacro che profano. Il Buffa contribuì in particolare con la realizzazione dei cartoni preparatori per molte vetrate del duomo di Milano e di altre chiese nazionali. La sua produzione pittorica annovera diversi ritratti di personaggi soprattutto milanesi, ma anche alcune scene di genere in esterno, cittadine o in ambientazioni naturalistiche.

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Dipinto Scena di Pentimento di un Re
ARARPI0270021

Dipinto Scena di Pentimento di un Re

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Dipinto Scena di Pentimento di un Re

Olio su tela. Al centro della scena un re si inginocchia in atteggiamento contrito davanti ad un uomo anziano, che si china verso di lui con atteggiamento di benevola accoglienza; all'intorno i soldati del seguito e altri dignitari assistono partecipi e ossequianti. Potrebbe trattarsi dell'episodio biblico del pentimento di re Davide davanti al profeta Natan, che gli ha aperto gli occhi sul suo peccato di concubinato con Betsabea e di omicidio del marito Uria, e gli assicura poi il perdono del Signore. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile, composta con elementi antichi, con diverse mancanze.

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Jefte e la figlia, Girolamo Forabosco e aiuti
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Jefte e la figlia, Girolamo Forabosco e aiuti

XVII secolo

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Dipinto con Scena di Battaglia
ARARPI0267459

Dipinto con Scena di Battaglia

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Dipinto con Scena di Battaglia

Olio su tela. La scena raffigura una battaglia tra un esercito di mori e soldati bianchi, a difesa di una fortificazione da cui sparano cannoni, mentre sullo sfondo emerge, sulla cima di un promontorio, una bianca città. Ambientata in prossimità del mare, con diversi vascelli degli invasori che si dirigono verso la costa, la scena è incentrata sulla cattura del re moro, al centro sul suo cavallo bianco, con un' espressione sgomenta sul viso perchè circondato da soldati avversari che tentano di disarcionarlo, mentre i suoi cercano di difenderlo. L'atmosfera della scena è dominata dalla polvere e dal fumo dei cannoni, che rivestono tutti i personaggi di una velatura terrosa, anche dove i colori delle vesti sarebbero più vivaci. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Dipinto con Scena di Battaglia
ARARPI0270148

Dipinto con Scena di Battaglia

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Dipinto con Scena di Battaglia

Olio su tela. Scuola lombarda della fine del XVII secolo. Scena di una battaglia combattuta in una piana tra le cavallerie di due eserciti nordici. Al centro due cavalieri si stanno affrontando all'arma bianca, mentre intorno a loro c'è chi spara, chi suona la tromba, chi caduto da cavallo implora aiuto; polvere e nuvole sfumano i contorni del paesaggio circostante. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Busto in marmo Primavera
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ARTART0000155

Busto in marmo Primavera

Prima metà XIX secolo

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Dipinto di Lorenzo Gignous
ARARNO0269697

Dipinto di Lorenzo Gignous

Paesaggio con Figure

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Dipinto di Lorenzo Gignous

Paesaggio con Figure

Olio su tela applicata a tavola. Firmato in basso a sinistra. Al retro è presente cartiglio con autentica peritale datata 1944 e firmata da critico d'arte milanese. Nella vasta pianura, verde ma di scarsi alberi, che rimanda alle pianure lombarde, due contadini lavorano in prossimità di uno stagno, vicino al loro casolare; di sfondo si intravvedono le cime montuose della catena alpina. Il soggetto rientra nella produzione di forte matrice naturalistica del pittore, nativo di Modena ma cresciuto artisticamente a Milano e dintorni, luoghi che furono temi frequenti della sua produzione paesaggistica. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Dipinto Il Giudizio di Paride
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Dipinto Il Giudizio di Paride

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Dipinto Il Giudizio di Paride

Olio su tela. Il grande dipinto racconta il famoso episodio mitologico del Giudizio di Paride, l'evento che contribuì a scatenare la guerra di Troia. Paride, principe troiano, fu chiamato a dirimere la controversia tra le tre dee Era, Atena e Afrodite, su chi meritasse l'assegnazione del pomo d'oro da assegnare "alla più bella", gettato dalla dea Discordia sulla mensa degli dei. Ognuna delle tre dee promise a Paride una ricompensa in cambio della mela, ed egli scelse Afrodite, che gli aveva promesso la donna più bella del mondo, ovvero Elena la moglie di Menelao, re di Sparta. Nella grande scena Paride è seduto al centro, tra le gambe della dea Afrodite, alla quale tende la mela con il braccio alzato; Afrodite con una mano sta prendendo il pomo, mentre si volta verso l'alto a indicare al dio Cupido, volteggiante sopra di lei, di svolgere il suo incarico. Sulla sinistra le altre due dee danno le spalle, indignate e corrucciate, mentre in alto il dio Mercurio decreta la vittoria di Afrodite, indicandola con il suo bastone, il caduceo simbolo dell' accordo raggiunto, e il dio Cupido, su indicazione di Afrodite, prepara lo strale infuocato con cui farà innamorare Elena di Paride. Completa la scena un putto che dall'alto rovescia da un vaso dell'acqua, forse una sorta di battesimo, ovvero consacrazione della scelta. Le figure, imponenti e fortemente carnali, riempiono la scena in un intreccio di corpi, che con la variazione dei colori degli incarnati - pallidi quelli delle divinità, più acceso quello del principe pastore, (l'unico mortale del fatto!), ma giocati tutti in un' unica gamma cromatica-, realizzano una omogeneità cromatica. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Dipinto Ritratto di Giovane Nobiluomo
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Dipinto Ritratto di Giovane Nobiluomo

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Dipinto Ritratto di Giovane Nobiluomo

Olio su tela. Scuola olandese del XVII secolo. Il giovane nobiluomo, molto serio, si affaccia da una cornice dipinta ovale, su cui appoggia la mano a ostentare l'anello del casato. Il dipinto, già ritelato e applicato su telaio recente, necessita di ulteriore restauro per cadute di colore nella parte dipinta. Presentato in cornice in stile.

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Dipinto Ritratto Maschile
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Dipinto Ritratto Maschile

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Dipinto Ritratto Maschile

Olio su tela. Scuola olandese del XVII secolo. Il giovane nobiluomo, molto serio, si affaccia da una cornice dipinta ovale, su cui appoggia la mano a ostentare l'anello del casato. Il dipinto, già ritelato e applicato su telaio recente, necessita di ulteriore restauro per cadute di colore nella parte dipinta. Presentato in cornice in stile.

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Dipinto Paesaggio con Scena di Predicazione
ARARPI0267795

Dipinto Paesaggio con Scena di Predicazione

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Dipinto Paesaggio con Scena di Predicazione

Olio su tela. Scuola veneta del XVIII secolo. Il grande paesaggio nordico, con pendici montuose verdeggianti in mezzo alle quali scorre un fiume, è abitata da diverse figure in primo piano: un gruppo di persone sta ascoltando un giovane in piedi al centro, che annuncia qualcosa, indicando, con il braccio proteso verso l'alto, il sole che squarcia le nubi scure. Evoca una predicazione di San Giovanni Battista, benchè nessun elemento iconografico riconduca specificamente a tale personaggio. Il dipinto, restaurato e ritelato, è montato su telaio di inizio '900. E' presentato in cornice coeva.

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Dipinto con Trionfo di Bacco
ARARPI0267785

Dipinto con Trionfo di Bacco

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Dipinto con Trionfo di Bacco

Olio su tela. Il grande dipinto rappresenta il trionfo del dio Bacco, incarnazione del piacere, che ormai ebbro, se ne sta seduto per terra, tenendo tra le gambe un orcio da cui sgorga il vino, mentre intorno a lui diverse Menadi danzano, suonano, e una donna ingioiellata, forse Arianna di stirpe regale, gli getta sul capo petali di fiori; in alto un angelo suona una tromba in segno di festa, mentre in basso a sinistra dormono, accovacciati per terra, due piccoli satiri . L'intreccio dei corpi e la gamma cromatica piuttosto omogenea, che va dagli incarnati rosa pallido delle ninfe al colore rubizzo terroso di Bacco, sfumante nello sfondo anch'esso rossiccio, conferiscono alla scena uniformità ma ampio movimento. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Dipinto Paesaggio Invernale con Figure
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Dipinto Paesaggio Invernale con Figure

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Dipinto Paesaggio Invernale con Figure

Olio su tela. L'ampia veduta inquadra un paesaggio montano innevato, con un'ampia vallata sotto cime aguzze, nella quale si apre un laghetto; piccole figure di viandanti percorrono il sentiero che parte dal borgo sulla sinistra. Il candore della neve crea un'atmosfera ovattata e luminosa, in contrasto con il cielo scuro di nubi. Il dipinto è presentato in cornice dorata di inizio '900.

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Dipinto di Christian Georg Schütz I
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ARARPI0233328

Dipinto di Christian Georg Schütz I

Paesaggio fluviale con Pastorella e Rovine

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Dipinto di Christian Georg Schütz I

Paesaggio fluviale con Pastorella e Rovine

Olio su tela. Firmato " Schütz fecit" sul rudere a destra della pastorella. Christian Georg Schütz il Vecchio cattura un paesaggio idilliaco e sereno, attraversato da un fiume sinuoso e lento; sulla riva destra si ergono alcune rovine architettoniche di strutture classicheggianti, mentre in primo piano, seduta al centro, serena e composta, una pastorella fila la lana mentre sorveglia il suo piccolo gregge di caprette e vacche. Il dipinto è un inno alla natura, dove gli elementi naturalistici, la terra, il cielo, il fiume si incontrano per formare una scena armoniosa ed equilibrata, pervasa di luce rosata, in cui le figure viventi e i resti architettonici si inseriscono con equilibrio e pacatezza. Schütz realizzò soprattutto scorci fluviali del Reno e del Meno, luoghi da lui abitati, e lavorò per importanti committenti tedeschi, nobili e prelati. Il dipinto ha partecipato a diverse aste d'arte. Restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

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Dipinto di Giuseppe Canella
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ARAROT0267791

Dipinto di Giuseppe Canella

Scontro tra Militari e Guerriglieri in Spagna

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Dipinto di Giuseppe Canella

Scontro tra Militari e Guerriglieri in Spagna

Olio su tela. Corredato da expertise del professor Fernando Mazzocca. Il dipinto appartiene ad una serie di opere del pittore veronese Giuseppe Canella ambientate in Spagna, a seguito del soggiorno dell'artista in tal paese tra il 1820 e il 1823, che lo portò a sostare presso diverse città spagnole, ultima Madrid ove frequentò la corte. Dai suoi viaggi in giro per l'Europa, il Canella riportava numerosi disegni da cui prendeva gli spunti per le opere rielaborate successivamente nel suo studio di Milano, sovente poi presentate alle Esposizioni dell'Accademia di Brera. In quest' opera il rimando è ad un periodo drammatico della storia della Spagna, segnata dai moti costituzionali contro il re Ferdinando VII di Borbone, che provocarono l'intervento francese in appoggio alla monarchia contro i rivoltosi. In realtà l'evento storico è quasi un pretesto per il Canella per rievocare l'asprezza e il fascino del paesaggio montuoso, che fa da scenografia monumentale allo scontro tra l'esercito e i rivoltosi, figurine piccole e quasi indistinte. Il dipinto, in ottime condizioni, presenta solo lievissime cadute di colore, già restaurate. E' presentato in cornice coeva.

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Dipinto di Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini
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ARARPI0266288

Dipinto di Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini

Venditrice di Ciliegie corteggiata e due Suonatori 1720 ca.

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Dipinto di Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini

Venditrice di Ciliegie corteggiata e due Suonatori 1720 ca.

Olio su tela. Il dipinto è corredato di expertise dello storico dell'arte dottor Giuseppe Sava. Protagonista della scena di mercato all'aperto è una venditrice di ciliegie, che indossa un vistoso cappello di paglia e siede al fianco di una cesta di tali frutti posata su una panca di legno, a fianco di un cippo su cui poggia la stadera. Con lo sguardo sorridente, quasi ammiccante, rivolto verso lo spettatore, sta accettando le avances dell' uomo che, alle sue spalle, le sta poggiando una mano sulla spalla, con uno sguardo lascivo, mentre due suonatori sulla sinistra improvvisano un concertino. Il gruppo composito e allegro rimanda alla produzione di Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini (1664 -1736), pittore di origini austriache ma lombardo per formazione e stile pittorico, che fu un "cantore di contadini, venditori ambulanti intenti nelle loro occupazioni quotidiane o negli svaghi", specialista di scene di mercato, concertini all'aperto, giocatori di carte, scene di umile vita quotidiana realizzati con ridenti forzature caricaturali e una ricerca dell'effetto comico. Il Cipper attinse questa stile narrativo dal pittore danese detto Monsù Bernardo, a lungo attivo in Italia tra Bergamo e Milano: in particolare da lui derivò la predilezione per le storie quotidiane e i personaggi umili, così come l'indole impertinente di tali personaggi, che cercano l'attenzione dell' osservatore attraverso un sguardo fisso su di lui. Anche in questo dipinto la donna protagonista appunta il suo sguardo malizioso sull' osservatore, sorridendo con complicità e ironia del gioco del corteggiamento di cui i tre uomini la fanno protagonista, sottintendendo un "mercato" che non è più solo quello delle ciliegie. Nella sua expertise il dottor Sava sottolinea le relazioni stilistiche e tipologiche di questo dipinto con altri personaggi del Cipper, a suffragio della attribuzione; è inoltre spiegata l'evoluzione stilistica negli aspetti formali e tecnici delle sue opere - i colori che si schiariscono, con un' evidente predilezione per gli ocra, i nocciola, il verde salvia, tra cui si insinua l'azzurro polvere; i fondali lattiginosi la luminosità più soffusa e il chiaroscuro meno plastico-, evoluzione che consente di collocare l'opera nella sua produzione degli inizi del '700. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice antica adattata.

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