Dipinto di Noè Bordignon - Ritratto Femminile
Caratteristiche
Ritratto Femminile
Artista: Noè Bordignon (1841-1920)
Titolo opera: Ritratto femminile
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Soggetto: Ritratto/Volto
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Cartone
Descrizione : Ritratto femminile
Olio su cartone. Firmato in basso a sinistra. Noè Bordignon, artista della provincia di Treviso, si dedicò sia alla pittura di cavalletto, realizzando scene di vita rurale e ritratti di figure popolari, con grande resa psicologica di alcuni significativi personaggi dell'epoca e in particolare per le figure di bambini, adolescenti, madri, sia all' attività di affrescatore di soggetti sacri per le chiese del suo territorio. In quest' opera Bordignon ritrae una giovane popolana, realizzando un ritratto di forte intensità espressiva, pur nella grande resa naturalistica della figura. Opera in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 65
Larghezza: 56
Profondità: 3,5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 4334
Informazioni aggiuntive
Artista: Noè Bordignon (1841-1920)
Nato a Salvarosa (frazione del Comune di Castelfranco Veneto) nel 1841, Noè Bordignon ebbe una prima formazione caratterizzata dall'incontro con personaggi importanti e di spicco, e tutto ciò, per un uomo di famiglia umile, non era poco a quel tempo. Il suo talento artistico e la sua vocazione, gli diedero modo di assicurarsi l'interesse di alcune personalità di spicco in quegli anni, grazie alle quali egli riuscì ad ottenere una prima educazione artistica e culturale a Castelfranco, località decisamente più proficua rispetto al suo luogo di nascita. Una volta appresi i primi rudimenti dell'arte, il pittore proseguì la sua attività studiando presso l'Accademia di Venezia, che gli fu di grande aiuto per esprimere al meglio il suo talento e per entrare in contatto con le più importanti personalità del luogo e del tempo. Infatti, in quell'ambiente egli poté conoscere, a partire dal 1859, personalità come Michelangelo Grigoletti, Pompeo Marino Molmenti, Giacomo Favretto, Guglielmo Ciardi, e tra gli altri anche l'artista Tranquillo Cremona, con cui instaurò anche un buon rapporto di amicizia. L'anno decisivo per il pittore fu il 1865, quando terminò gli studi all' Accademia ed ottenne una borsa di studio a Roma, e qualche anno dopo, nel 1869, aprì un proprio studio a Venezia. Bordignon fu pittore di cavalletto ma anche affrescatore, e lavorò per molte chiese del suo territorio. Nonostante abbia goduto in vita di una discreta fortuna internazionale, dato che i suoi dipinti sono stati premiati ed esposti in tutto il mondo, Noè Bordignon non ha partecipato invece di quella rivalutazione, avvenuta tra le due guerre e negli anni della ricostruzione seguiti al secondo conflitto mondiale, di certa pittura dell'Ottocento entrata nel circuito delle retrospettive alle Biennali veneziane e negli orizzonti del collezionismo facente capo ai nuovi imprenditori emergenti del Nord industrializzato. Se la sua produzione da cavalletto poteva infatti anche rientrare nel panorama di un naturalismo, legato all'evoluzione della pittura di genere, la cui fisionomia si andava sempre più delineando agli studi, era invece difficile recuperare la sua vastissima e per tanti versi sorprendente produzione ad affresco che svelava il suo profondo radicamento con il territorio e con la tradizione immobile, “senza tempo” (Zeri) della pittura sacra." Bordignon morì a San Zenone degli Ezzelini (Treviso) nel 1920.Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Le rivoluzioni in Europa tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, accelerando cambiamenti sociali, politici ed economici, favoriscono la nascita di un nuovo movimento artistico, il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l'amor di patria e che, distaccandosi dalle forme del Neoclassicismo, propone uno stile che mostra le emozioni profonde dell'uomo, suscitate dalla vita reale. In particolare nella pittura si impongono i soggetti storici, le scene di vita popolare e di lotta patriottica, il paesaggio come espressione dell'amore per la natura e i soggetti orientalisti. Per esprimere emozioni e sentimenti, si cominciano ad utilizzare colori vivi, si sfumano i contorni, aumentano i contrasti di luci, per arrivare poi progressivamente ad una pittura, con i Macchiaioli prima econ gli Impressionisti poi, “en plein air”, pura esaltazione delle emozioni, degli effetti cromatici, delle impressioni soggettive.Scopri di più sul XIX secolo con i nostri approfondimenti:
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Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.Specifica tecnica: Olio su Cartone
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