Intervista Restauro Di Mano in Mano

Intervista • Restauro

Approfondiamo il restauro con Mario Ravasio

Responsabile del laboratorio di restauro di Di Mano in Mano.

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Consulenza sul tuo pezzo • Restauro conservativo o personalizzato

Approfondiamo le modalità e le tipologie di restauro assieme a Mario Ravasio, responsabile del laboratorio di restauro:

Mario, che tipologie di restauro offre il laboratorio di Di Mano in Mano?
Io e i miei colleghi restauratori siamo in grado di offrire differenti tipologie di restauro, da quello conservativo, finalizzato al recupero completo, a quello personalizzato, col quale invece si vuole dare una nuova vita e un nuovo impiego al pezzo.
Cosa si intende per restauro conservativo?
Si tratta di una prassi con la quale si vuole riportare l’arredo o il complemento al suo splendore originario, facendo allo stesso tempo attenzione alla sua storicità e al suo vissuto. Il pezzo deve dunque essere prima contestualizzato, identificando l’epoca e l’area geografica di produzione, elementi che consentono di comprendere, in supporto a un’analisi visiva, le modalità di costruzione e i materiali utilizzati. Ecco che dunque il nostro intervento è attuato impiegando materiali che siano coerenti con il contesto di produzione: a esempio il restauro di un mobile del Settecento prevede l’uso di colle naturali come quella di coniglio o di pesce, mentre per arredi moderni si prediligono colle più recenti e idonee.
Ma quindi che tipologia di articoli potete trattare?
Dalla credenza di antiquariato al divano di design, attraverso i dipinti olio su tela, siamo in grado di prendere in carico qualsiasi pezzo. Il nostro laboratorio è costituito da oltre 10 restauratori professionisti, ciascuno specializzato in una specifica pratica. Intagliatori, intarsiatori, doratori, ma anche specialisti del restauro pittorico e dell’illuminazione sono le figure presenti, ma disponiamo anche di collaboratori esterni come vetrai, orologiai, tappezzieri, marmisti. Tutti laboratori di alta specializzazione con i quali abbiamo intessuto una rete che negli anni è andata sempre più consolidandosi.
Come funziona la vostra presa in carico?
Il nostro intervento viene richiesto già durante la fase precedente all’acquisto: a una valutazione visiva dello stato dell’articolo siamo in grado immediatamente di fare una stima degli interventi necessari e fornire di conseguenza il preventivo. Il plus di avere a disposizione un restauratore in questa fase è la possibilità di conoscere nel dettaglio gli interventi che verranno attuati, con un focus sulle modalità tecniche e sui materiali. Siamo in grado di fornire anche più opzioni: da una semplice pulizia a operazioni più invasive comprensive di ricostruzioni.
A proposito, in che cosa consiste la pulizia?
La pulizia deve essere fatta in modo differente in base all’articolo interessato:
  • Lampadari: la pulizia accurata di un lampadario può consistere nello smontaggio e nel lavaggio con acqua e idonei detergenti, se si tratta di un esemplare in vetro, oppure nel passaggio con un panno inumidito per un lampadario in metallo al quale è necessario semplicemente rimuovere la polvere.
  • Arredi: che siano modernariato o antiquariato, la pulizia solitamente prevede la rimozione della vernice di lucidatura, che con il tempo tende a rovinarsi e a virare in un antiestetico color giallo. Prima di procedere alla successiva laccatura, che per il mobile antico può essere stesa a tampone o a cera, un passaggio fondamentale per i mobili lignei è il trattamento antitarlo. Questo è possibile sia per anossia che tramite apposite diluizioni: la prima prevede la collocazione dei pezzi all’interno di un sacco sottovuoto, con diminuzione dell’ossigeno e conseguente aumento dell’anidride carbonica, portando a caratteristiche ambientali incompatibili con la vita degli insetti xilofagi. Complementare a questa tecnica è la stesura di un’apposita vernice che impregna il legno, rendendolo immune da eventuali successivi attacchi.
  • Dipinti: anche in questo caso la pulizia solitamente comporta la rimozione dello strato di vernice più superficiale, e talvolta anche di evidenti ridipinture stratificatesi nel corso degli anni che possono aver compromesso l’estetica e la storicità dell’opera. In questo caso, dove l’asportazione del film pittorico più recente scopre lacune sottostanti, può rendersi necessaria un’integrazione pittorica, comunque realizzata in modo coerente con il dipinto originario. Successivamente viene steso uno strato di vernice, che funge anche da protezione.
Naturalmente la pulizia è possibile anche su tutti gli altri articoli da noi proposti, come orologi, cornici, sculture in marmo o bronzo.
Mentre per gli interventi più invasivi, che cosa fate operativamente?
Come prima, e forse ancora di più, il restauro invasivo deve essere studiato sul singolo pezzo. Alcuni articoli necessitano solamente di sistemazioni minime, come piccole scheggiature nell’impiallacciatura, mentre altri il rifacimento di intere parti per garantirne la stabilità. Più in generale, la maggior parte di questi interventi riguardano l’arte dell’ebanisteria, termine generico che racchiude un’infinità di pratiche, ma che da idea dell’artigianalità e dell’alta specializzazione.

Consolidamento strutturale: alcuni arredi, a causa della igroscopicità del legno o al deterioramento delle colle, tendono con gli anni a perdere di stabilità, andando dunque a compromettere la funzione per la quale sono stati realizzati. E’ il caso delle sedute, spesso traballanti; il nostro intervento prevede uno scollamento dei vari componenti e un loro successivo riassemblamento, garantendo un prodotto saldo e sicuro.

Ripristino delle forme originarie: come accennavamo, il legno è un materiale vivo, che si muove. Può succedere che nei punti più fragili, come nelle parti più nodose e venate, ci siano delle vere e proprie spaccature dannose tanto per l’estetica quanto per la funzionalità. Fianchi di comò, fronti di cassetti, ma anche piani di tavolo risultano veramente compromessi. In queste occasioni, se la deformazione subita dalla tavola è minima e non ne pregiudica l’uso, si può intervenire con una semplice filettatura usando stucchi, se di piccole dimensioni, oppure con un inserto ligneo se si tratta di una vera e propria spaccatura. Ma se la tavola di legno si è proprio imbarcata, l’azione richiesta è molto più invasiva, arrivando addirittura a spaccare ulteriormente il legno in sezioni più piccole, che successivamente vengono reincollate portandole in piano e tenute in tensione, fino alla definitiva asciugatura, grazie all’uso di apposite morse.

Ricostruzione: I nostri intagliatori sono capaci di ricostruire ex novo parti mancanti e oramai perdute. Da elementi strutturali come i piedini dei mobili, a motivi decorativi come gli intagli fogliacei, i nostri restauratori sono in grado di svolgere questo lavoro grazie a una grande manualità e un’attenzione particolare all’originalità del pezzo. Soprattutto per il mobile antico, infatti, alcuni elementi costruttivi, come i già citati piedi, sono diretta espressione dello stile, nonché del luogo e degli anni di produzione. Per realizzare un lavoro coerente spesso deve esserci una minuziosa attività di studio, confrontando e analizzando arredi simili per provenienza, al fine di realizzare una ricostruzione il più coerente possibile.

Interventi sull’impiallacciatura: Che siano lastroni antichi o sottili impiallacciature moderne, anche in questo caso possono accadere dei distaccamenti e sollevamenti del materiale, nostro compito è procedere al reincollaggio per garantirne l’integrità. Ma talvolta può accadere che alcuni pezzi siano completamente mancanti e che dunque sia necessaria l’integrazione di parti lignee di dimensioni più o meno grandi. Anche in questo caso bisogna porre attenzione non solo all’essenza lignea impiegata, che naturalmente deve essere identica a quella di partenza, ma anche allo specifico pezzo, il quale deve presentare sfumature cromatiche e venature coerenti con quelle del mobile. Vicino a questa tipologia di interventi è anche il rifacimento di parti di decorazioni a intarsio, per le quali si rende necessaria una grande abilità, data dalla difficoltà di trattare e sagomare pezzi lignei di dimensioni minuscole.

Come è facile intuire, tutte queste operazioni necessitano di tanto ed eterogeneo materiale. Disponiamo di un vero e proprio magazzino-archivio di materiali: varie essenze lignee, ma anche bocchette e maniglie di mobili e chiavi per aprire ante e cassetti.
Ma non solo legno, come vi comportate con materiali differenti?
Certamente, come dicevamo realizziamo restauri anche di pezzi in altri materiali:
  • Vetro: da antichi lampadari di Murano con bicchieri reggi-luce rotti, ai paralume delle lampade di modernariato e ancora ai piani dei tavoli, grazie al supporto di mastri vetrai esterni possiamo ricostruire intere parti rotte o danneggiate, sempre coerenti con il pezzo originale.
  • Doratura: Sovente la doratura realizzata a foglia su complementi come cornici, ma anche su mobili, prevalentemente antichi, può essere caduta o essersi deteriorata nel tempo. I nostri doratori sono in grado di riportare questi pezzi al loro antico splendore.
  • Tessuti e imbottiti: poltrone e divani con stoffe strappate e imbottiture deterioratesi non solo non sono esteticamente poco appetibili, ma anche la funzionalità è compromessa. I nostri collaboratori esterni sono in grado di ripristinarli, attraverso la sostituzione dell’imbottitura e delle stoffe, usando anche materiali contemporanei e pratici, ma sempre in un’ottica di coerenza.
  • Pietre: collaboriamo con diversi marmisti esterni, attivi da anni nel settore e a capo di laboratori di alta specializzazione, per il rifacimento di piani di comò, tavoli o altri arredi in marmo.
  • Dipinti: Oltre alla già citata pratica di pulizia e di intervento di rifacimento sul film pittorico, pratiche interne al nostro laboratorio, anche per il restauro pittorico più invasivo ci avvaliamo di atelier e professionisti esterni, a seconda delle necessità del dipinto, sovente legate al contesto geografico, cronologico e culturale di realizzazione.
  • Orologi: Soprattutto se particolarmente datati, oltre che al restauro della cassa esterna e degli elementi decorativi, gli orologi necessitano di una revisione periodica e di un eventuale intervento sul meccanismo. I nostri esperti sono in gradi di praticare questa operazione di precisione per garantire la precisione di questi piccoli capolavori di ingegneria.
E se oltre ai pezzi acquistati presso Di Mano in Mano ho necessità di restaurare anche degli articoli di mia proprietà?
Nessun problema! Il nostro laboratorio accoglie anche articoli già in possesso dei nostri clienti. Io e i miei colleghi ti accompagneremo nella scelta di quella che è la soluzione ideale per le tue esigenze.
“Il restauro migliore è quello che rispetta la storia del pezzo e lo rende di nuovo vivo nel presente.”
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