Pentimento di San Pietro
Caratteristiche
Artista: Anonimo
Titolo opera: Pentimento di San Pietro
Scuola Artistica: Scuola Italiana
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Figure di Santi
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Pentimento di San Pietro
Olio su tela. Scuola italiana. Il santo, riconoscibile dai tratti fisiognomici a lui tradizionalmente attribuiti (un uomo anziano dalla folta barba bianca), è raffigurato, ai margini di un bosco, in atteggiamento di accorata preghiera, in ginocchio con le mani giunte e lo sguardo lacrimevole e pentito rivolto verso l'alto; di sfondo sulla destra le mura della città di Gerusalemme. La scena è riconducibile all'episodio evangelico del pentimento del santo in seguito al suo rinnegamento di Gesù, che il vangelo racconta con le parole "uscito fuor, pianse amaramente". Emerge il pathos del personaggio, il cui volto, pur stravolto dal dolore, è però illuminato dalla luce che proviene dall'alto, simbolo della presenza divina. L'opera, restaurata e ritelata, è presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 146
Larghezza: 156
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 125
Larghezza: 135
Informazioni aggiuntive
Artista: Anonimo
Scuola Artistica: Scuola Italiana
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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