Scena di Vendemmia 1959

Olio su tela. Firmato e datato in basso a destra. L' artista bresciano Eliodoro Coccoli "non fu per vocazione pittore di cavalletto", ma si affermò soprattutto come decoratore di interni e di esterni, realizzando affreschi profani per diverse ville lombarde e a soggetto sacro per numerose chiese. Pochissime sono le sue tele e prevalentemente antecedenti il 1922, anno in cui si ampliò molto la sua produzione decorativa, ma restano di lui numerosi bozzetti e diverse tele preparatorie per affreschi. Forse anche questa scena di vendemmia rientra in questo tipo di produzione, benchè sia definita e dettagliata nei particolari. Lo stile del Coccoli non è riconducibile a nessuna corrente particolare, anzi è considerato un esperto di eclettismo: sceglie di volta in volta il repertorio figurativo più adatto alle esigenze del committente, adegua lo stile a seconda del soggetto e delle caratteristiche architettoniche del luogo. Peraltro denota una perizia tecnica raffinata, talvolta virtuosistica. L'opera è presentata in cornice.

Olio su tela. Gradevole veduta del piccolo borgo di Omegna, della provincia del Verbano Cusio Ossola, che sorge all'estremità Settentrionale del Lago d'Orta; alle sue spalle le cime alpine. La vita del borgo ferve di attività, con molteplici figurine sia a terra che in navigazione su barchette. Il dipinto presenta al retro traccia di restauro.

Interno con Focolare

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. E qui proposto un tema ricorrente del pittore fiorentino Mario Fattori, che ritrasse momenti della vita contadina e pastorale, prevalentemente della Toscana. Qui la scena è ambientata in uno stanzone di una cascina, poveramente arredato, con un grande camino davanti al quale si svolgono tutte le attività femminili della casa: mentre bolle sul fuoco il pentolone, le donne cuciono, cardano la lana, cucinano, mentre le galline razzolano liberamente. L'opera è presentata in cornice coeva.

Ritratto di Signora con Cagnolino 1934

Olio su tela. Firmato e datato in basso a sinistra. Opera del pittore ungherese Géza Kövesdy che realizzò soprattutto ritratti femminili e paesaggi, a volte animati da figure naif. Ricorrente la figura femminile con il cagnolino, quasi un simbolo dello stato sociale di queste signore di una ricca borghesia. Lo stile pittorico risente dell' influenza impressionista, negli sfumati enei giochi di luci. Il dipinto è presentato in cornice coeva.

Incisione a rilievo. Firmata in basso a destra; a sinistra il numero di edizione 25/99. Piza, pittore, scultore e incisore brasiliano, si è affermato soprattutto per la sua tecnica di incisione con lo scalpello, realizzata tagliando le lastre di rame a formare piccole scaglie. In cornice.

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. L'episodio vetero-testamentario di Lot e delle sue figlie è stato ampiamente soggetto di rappresentazione pittorica, seppur raffigurando momenti diversi della vicenda. In questo caso l'uomo e le due ragazze sono raffigurati nel momento della fuga da Sodoma, città che Dio distrugge per punire la depravazione dei suoi abitanti; per la sua rettitudine, Lot viene avvisato da un angelo di fuggire con la sua famiglia. Le tre figure sono raffigurate in primo piano, a mezzo busto, con il padre che guarda avanti esortando le figlie a fare lo stesso, per non incorrere nella punizione divina che già ha colpito la moglie, trasformata in statua di sale per aver disobbedito all' esortazione divina di non guardarsi indietro. La tela, già precedentemente ritelata, presenta attualmente diverse cadute di colore, necessitanti di restauro. È presentata in cornice lignea di inizio '900.

Italia XIX Secolo

Statua lignea raffigurante Madonna con Bambino.

Incisione a rilievo. Firmata in basso a destra; a sinistra il numero di edizione 68/99. Piza, pittore, scultore e incisore brasiliano, si è affermato soprattutto per la sua tecnica di incisione con lo scalpello, realizzata tagliando le lastre di rame a formare piccole scaglie. In cornice.

Paesaggio con Scorcio Lacustre

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Si hanno poche notizie biografiche di Angelo Rovida, pittore lodigiano di paesaggio, che ritrasse paesaggi e scorci urbani prevalentemente del Nord Italia. Il dipinto è presentato in cornice coeva guilloché.

Olio su tela. Firma non identificata in basso a destra. Elegante e raffinata composizione di rose nelle delicate sfumature del rosa e bianco, collocate in un bacile di metallo dorato, posato su un tavolino insieme ad alcuni melograni, simbolo di fertilità e prosperità, ad un piatto di argento sbalzato e ad un cofanetto contenente una collana di perle. Lo sfondo in un' unica cromia sfumata terrosa, fa risaltare gli effetti luministici dei fiori e degli oggetti.

Maurizio Arena Dirige..." 1991

Acquarello e pennarello su carta. Firmato in basso a destra,con l'aggiunta dell' autodefinizione "quasi cieco"; il titolo in alto. L'opera è corredata di autentica su foto della Fondazione Museo Luciano Minguzzi. Scultore, incisore, medaglista, Minguzzi realizzò anche numerosi disegni, spesso bozzetti per pere scultoree. Il disegno è presentato in cornice

Pastelli su carta. Scuola genovese del XVII secolo. Già attribuito a Luca Cambiaso, (1527-1585), il disegno è da considerarsi leggermente successivo. Raffigura due putti intenti a raccogliere frutti da un albero, allegoria della vita. È presentato in cornice in stile.

Rio a Venezia, 1970

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Al retro presente titolo, timbro della Galleria Bolzani di Milano e indirizzo dello studio dell'artista. Il pittore veneto Eugenio Polesello si dedicò soprattutto al paesaggio, che seppe realizzare in toni limpidi e scelte cromatiche semplici, memori sempre dell'originaria formazione veneta. Opera in cornice.

Olio su tela. Scuola centro-italiana del XVII-XVIII secolo. In un paesaggio con pendii rocciosi e brulli, è raffigurata in primo piano una mandria di buoi e capre, accudita da una coppia di pastori che si spostano su asinelli. L'opera è presentata in cornice in stile. Precedentemente ritelata, presenta alcune piccole cadute di colore.

Olio su tela. Firma non identificata in basso a destra. Pannelli decorativi con diversi fiori - rose, garofani, viole - sparsi liberamente sullo sfondo chiaro. Presenti diverse piccole cadute di colore sparse, prevalenti del colore di sfondo. Incorniciati con cornici a listello.

Canale a Venezia

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Al retro presente titolo, timbro della Galleria Bolzani di Milano e indirizzo dello studio dell'artista. Il pittore veneto Eugenio Polesello si dedicò soprattutto al paesaggio, che seppe realizzare in toni limpidi e scelte cromatiche semplici, memori sempre dell'originaria formazione veneta. Opera in cornice.

Toro

Acquarello e carboncino su carta. Firmato in basso a destra. L'opera è corredata di autentica su foto della Fondazione Museo Luciano Minguzzi. Scultore, incisore, medaglista, Minguzzi realizzò anche numerosi disegni, spesso bozzetti per pere scultoree. Il disegno è presentato in cornice.

Olio su tela applicata a tavola. Le tre figure risultano raffigurate nella sola parte superiore, ad evidenziare i volti dei tre personaggi: al centro Maria con il piccolo Gesù, sui quali è centrata la luce dell' opera; entrambi guardano verso il piccolo Giovanni, riconoscibile dai suoi segni iconografici (il bastone sormontato dalla Croce e la pelle di bestia che lo riveste) il quale, più in ombra nell'angolo inferiore destro, riceve la benedizione del Cristo. Il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

Olio su tela. Firmato e datato in basso a destra. A forma di mezzaluna, perchè nato come sovraporta, la tela propone una gradevole ma malinconica composizione di rose disposte sciolte sul piano rialzato dipinto. L'opera è presentata in cornice in stile.

Olio su tela. In basso a sinistra è firmato A. Dronsart. Delicata composizione di rose in vaso, in gamme cromatiche tenui e pallide, che giocano su effetti sfumati. È presentato in cornice dorata coeva.

Figura con Fiori

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Al retro ulteriore firma, timbro e dichiarazione di autenticità. Influenzato nei suoi anni parigini dal contatto con l'Espressionismo, Fantuzzi ha posto nelle sue opere un marcato accento sull'espressione delle emozioni, degli stati d'animo. Domina nelle sue tele il colore nelle sue gamme più marcate, solitamente, i toni freddi dei blu, dei verdi e dei viola, che creano contrasti a volte violenti. I temi principali di Fantuzzi sono la solitudine delle metropoli e la difficoltà di comunicazione nei rapporti interpersonali; spesso dipinge figure poco definite, volti privi di occhi. In cornice.

Natura Morta con Orologio e Frutta

Olio su faesite. Firmato in basso a sinistra. L'artista milanese, figlio del famoso pittore Alcide Davide Campestrini, si dedicò alla natura morta, alla pittura di figura e al paesaggio alpino, con una tecnica legata alla scuola paterna ed alla tradizione tardo ottocentesca. Tipica della sua produzione è la composizione qui presentata, che affianca alla frutta sparsa, in questo caso arance e uva, un elegante e antico orologio da tavolo. Il dipinto è presentato in cornice coeva (anni '60-'70).

Figura con Fiori

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Al retro ulteriore firma, timbro e dichiarazione di autenticità. Influenzato nei suoi anni parigini dal contatto con l'Espressionismo, Fantuzzi ha posto nelle sue opere un marcato accento sull'espressione delle emozioni, degli stati d'animo. Domina nelle sue tele il colore nelle sue gamme più marcate, solitamente, i toni freddi dei blu, dei verdi e dei viola, che creano contrasti a volte violenti. I temi principali di Fantuzzi sono la solitudine delle metropoli e la difficoltà di comunicazione nei rapporti interpersonali; spesso dipinge figure poco definite, volti privi di occhi. In cornice.