Dipinto di Bruno Croatto - Ritratto di Giovane Donna con Manto Rosso,1928
Caratteristiche
Ritratto di Giovane Donna con Manto Rosso,1928
Artista: Bruno Croatto (1875-1948)
Titolo opera: Ritratto di giovane donna con manto rosso
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Ritratto di giovane donna con manto rosso
Olio su tavola. Firma, data e localizzazione Roma in alto a destra. Bruno Croatto, artista triestino, è considerato un maestro del Realismo Magico. La sua produzione artistica, soprattutto dopo gli anni '20, si orienta verso una produzione ritrattistica che guarda ai grandi maestri Quattrocento italiano (in particolare ad Antonello da Messina), mantenendosi attaccato alla tradizione antica nel linguaggio e nella tecnica, ma scegliendo un linguaggio moderno nell'ambientazione, nell'abbigliamento e, a volte, nella sfrontatezza o viceversa nell'alterigia dei suoi modelli. La chiarezza del segno, la nitidezza dei colori, la forza plastica degli oggetti porta il Croatto a esprimere un naturalismo puro e raffinato, un'attenzione meticolosa al dato reale. In sintonia con il gusto caratteristico delle sue raffinatissime nature morte, in cui compaiono fiori, vasi e oggetti orientali o anche spesso preziosi vetri di Murano (molto in voga tra la borghesia degli anni Trenta), anche nei suoi ritratti femminili sono presenti elementi raffinati, abiti da sera o da giorno, sete, gioielli, acconciature alla moda, e sono realizzati sia in interno che su sfondo paesaggistico, spesso diviso dalla figura umana da un drappo scuro su modello del Rinascimento veneto. Anche in questo ritratto femminile, la giovane donna si appoggia alla colonna di una loggia che si affaccia su un paesaggio romano, nel quale si riconosce il Mausoleo di Cecilia Metella, sull'Appia antica. La modella qui ritratta appare in molte altre opere del Croatto, così come è ricorrente nei suoi ritratti anche la presenza di un elemento d'abbigliamento avvolgente, uno scialle frangiato, una mantella, una stola, spesso di colore rosso vivo. L'opera è presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 89
Larghezza: 80
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 78
Larghezza: 69
Informazioni aggiuntive
Artista: Bruno Croatto (1875-1948)
Nato a Trieste il 7 aprile 1875, Bruno Croatto ebbe la prima formazione artistica nella sua città natale quale allievo di Garzolini. A sedici anni si recò a Monaco di Baviera per seguire un corso di studi biennale tenuto dal pittore G. Hackl. Ritornato in Italia, partecipò nel 1897 alla II Esposizione internazionale d'arte (biennale) di Venezia; fu poi presente a queste manifestazioni dal 1912 al 1924. Nel 1908, anno di un suo soggiorno a Orvieto, cominciò a dedicarsi alla tecnica dell'incisione (acquaforte e acquatinta), attività in cui si distinse in modo particolare. Nell'ambito della ricca attività grafica, merita menzione la raccolta di acqueforti di Paesaggi siciliani, caratterizzata dalla delicatezza del segno e dall'immediatezza dell'immagine. Si stabilì definitivamente a Roma nel 1925 con la moglie Igea Finzi, continuando a viaggiare e ad esporre: nella stessa Roma, a Trieste, in diverse città europee tra cui Parigi, Praga, Atene. La sua formazione monacense lo portò a sviluppare una pittura impressionistica di matrice tedesca, dalla pennellata sfatta e fortemente contrastata. Sempre con questi modi pittorici, nel periodo tra il 1920 e il 1923, dipinse quadri di soggetto biblico di particolare suggestione. In seguito si indirizzò verso il genere della natura morta, prendendo ispirazione dalla pittura olandese del Seicento e, a partire dagli anni Venti, si avvicinò alla corrente del Realismo Magico e alla ritrattistica, subendo l'influenza della pittura di Felice Casorati, imbevuta di riferimenti al Rinascimento di Piero della Francesca e Antonello da Messina. Particolare attenzione è stata sempre riservata al Croatto dalla critica a proposito delle mostre personali romane e triestine, tenutesi, con regolarità, dagli anni Venti alla sua morte. È stato messo in evidenza il suo "verismo" il suo attaccamento alla realtà, definito Realismo Magico, talvolta per taluni "fin troppo oggettivo", punto di arrivo di un'evoluzione lenta, ma meditata attraverso i frequenti viaggi e lo studio della pittura italiana del Rinascimento, che lo portò ad "una sorta di moderno classicismo pittorico". La chiarezza del segno, la nitidezza dei colori, la forza plastica degli oggetti lo pportarono a esprimere un naturalismo puro e raffinato, un'attenzione meticolosa al dato reale. Il senso di finitezza, vivo nell'evidenza corporea delle figure dai colori brillanti, quasi smaltati, ne caratterizza le ultime opere. Bruno Croatto morì a Roma nel 1948. Sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private europee e americane, tra le quali in Italia il Museo civico Revoltella di Trieste, la Galleria nazionale d'arte moderna di Roma e la Galleria d'arte moderna di Milano.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.Specifica tecnica: Olio su Tavola
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